Le azioni Telecom Italia potrebbero registrare variazioni di prezzo anche di una certe rilevanza a seguito dell’ulteriore aumento della quota dell’ex monopolista in mano a Poste Italiane. La notizia della giornata di borsa (ultima di ottava) è proprio la salita della quotata gialla nel capitale di TIM al 27,32% a seguito dell’acquisizione della quota residuale in mano ai francesi di Vivendi che, a seguito di questa mossa, sono ora fuori da Telecom Italia dopo una presenza ultradecennale.
Cosa significa tutto questo dal punto di vista societario (prima domanda) e quali potrebbero essere le conseguenze sulle azioni TIM sono le due domande che la fanno da padrone nel pre-market di Piazza Affari.
Poste Italiane sale in Telecom Italia: cosa è successo nelle ultime ore
La salita di Poste Italiane al 27,32% del capitale di TIM è una potenziale notizia price sensitive ma non è una sorpresa. L’ulteriore scalata di Poste nel colosso delle Tlc era infatti attesa.
Tecnicamente Poste Italiane ha comprato quella quota residuale del 2,51% delle azioni TIM (384.099.915 titoli complessivi, pari all’1,8% del capitale) che era ancora in mano a Vivendi. Risultato è che ora l’accreditamento è al 27,32% e i francesi sono fuori.
L’operazione di fatto comporta il superamento dell’attuale soglia di OPA. Proprio a tal riguardo, il management della quotata gialla ha già reso noto che intendere avvalersi dell’esenzione dell’obbligo di offerta pubblica di acquisto come previsto dalla normativa vigente.
Il corrispettivo per l’acquisto del 2,51% residuale è stato pari prezzo di chiusura delle azioni TIM nella seduta di ieri 10 dicembre (0,4948 euro) e ha determinato un esborso complessivamente pari a euro 187 milioni. L’intera operazione, hanno chiarito dal management di Poste Italiane, sarà finanziata mediante cassa disponibile.
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Salita Poste Italiane nel capitale di Telecom Italia: cosa succederà adesso?
Ad eccezione di quelle che potrebbero essere le possibili ripercussioni in borsa su entrambe le quotate coinvolte, niente. Come abbiamo già detto in precedenza non ci sarà infatti obbligo di OPA su Telecom Italia.
Poste Italiane, inoltre, sempre in linea con la normativa vigente, si è impegnata a cedere a parti non correlate le azioni ordinarie di TIM detenute in eccedenza rispetto alla soglia rilevante non oltre i 12 mesi dal perfezionamento dell’acquisto della nuova quota, impegnandosi allo stesso tempo a non esercitare in questo frangente i diritti di voto connessi con queste azioni. Detto in parole povere Poste Italiane tornerà sotto alla soglia che implica lo scatto dell’OPA su TIM.
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Quali potrebbero essere le conseguenze sulle azioni TIM in borsa?
La chiusura in rialzo messa a segno ieri dalle azioni Telecom Italia è arrivata dopo ben tre sessioni di fila in rosso. Il titolo dell’ex monopolista dopo aver raggiunto i massimi di periodo nella seduta del 5 dicembre scorso sfondando quota 0,50 euro è stato al centro di naturali prese di profitto che comunque non hanno alternato più di tanto il bilancio di medio e lungo termine. Le azioni TIM, infatti, restano in rosso del 2% su base mensile ma al tempo stesso si sono apprezzate del 96% da inizio anno.
Quest’ultima performance fa di Telecom Italia una delle quotate migliori di tutto il Ftse Mib. Uno dei driver che nei mesi passati ha contributo a dare visibilità a TIM è stata proprio la progressiva salita di Poste e il parallelo progressivo ridimensionamento di Vivendi (capitale e azioni).
Spesso se un titolo cresce tanto sui lunghi intervalli, gli analisi tendono a raffreddare la loro valutazione. Non sembra però essere questo il caso delle azioni TIM che, invece, hanno incassato solo conferme di valutazioni buy. Appena pochi giorni fa l’ultimo in ordine temporale: quello di Intesa Sanpaolo. Gli analisti della banca guidata da Messina hanno anche rivisto al rialzo a 0,57 euro il prezzo obiettivo su TIM lasciando intendere che convenga comprare perchè c’è spazio di upside ulteriore. Sulla stessa scia pochi giorni prima anche Exane che aveva ribadito il rating buy alzando l’obiettivo di prezzo a 0,56 euro e Bank of America (sempre buy con target price a 0,57 euro). Insomma la view dominante è che le azioni TIM possa salire ancora.
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