Bot in asta
Asta BOT 26 novembre 2025 (www.risparmioggi.it)

Dopo aver bucato l’appuntamento di ottobre quando ci furono riaperture di titoli già in negoziazione, i BOT semestrali tornano i veri protagonisti della seconda asta zero-coupon del mese. In emissione il 26 novembre ci sarà infatti il BOT a sei mesi scadenza 29 maggio 2026. Ammontare di collocamento pari a 7,5 miliardi di euro, il nuovo BOT semestrale non avrà effetti dilatativi sulla massa di Buoni Ordinari del Tesoro in circolazione, anzi.

In scadenza il 28 novembre, infatti, andranno BOT a sei mesi per complessivi 8,65 miliardi. Sommando l’ammontare messo in asta dal MEF con il 10% in più dell’asta supplementare, si arriva ad un totale di 8,25 miliardi di euro. Quindi nel caso di integrale sottoscrizione anche nella supplementare, ci sarebbe comunque un restringimento dei BOT semestrali in circolazione (pari a 27,426 miliardi nella rilevazione di metà novembre).

Queste le coordinate generali. Vediamo adesso caratteristiche, calendario e poi cosa fare per partecipare.

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Asta BOT semestrali 26 novembre 2025: caratteristiche e calendario

Con comunicato del 21 novembre, il Tesoro ha annunciato il collocamento di un nuovo BOT semestrale che avrà una durata effettiva di 182 giorni. L’emissione avverrà il 28 novembre, mentre la scadenza è fissata al 29 maggio 2026.

Come di consueto, l’asta seguirà la modalità competitiva: gli operatori istituzionali presenteranno le proprie domande specificando il rendimento offerto. Il regime fiscale sarà quello ordinario dei Titoli di Stato, con un’aliquota agevolata del 12,5%, grazie alla quale da sempre i BOT restano rispetto a strumenti soggetti a tassazione del 26%.

Il codice ISIN sarà comunicato a ridosso dell’apertura dell’asta, in linea con la prassi sulle prime tranche.

Il taglio minimo di sottoscrizione è pari a 1.000 euro proprio per favorire l’accesso immediato anche ai piccoli risparmiatori. Pur essendo l’asta primaria riservata solo agli operatori qualificati, il pubblico può partecipare tramite banche, poste e piattaforme di trading autorizzate.

Per chi intende partecipare, il rispetto delle scadenze è cruciale:

  • 25 novembre – Ultimo giorno per effettuare la prenotazione tramite il proprio intermediario.
  • 26 novembreasta primaria riservata agli operatori professionali.
  • 27 novembrecollocamento supplementare destinato agli specialisti, pari al 10% dell’importo aggiudicato.
  • 28 novembreregolamento dell’operazione e accredito dei titoli.

La procedura di asta sarà gestita dalla Banca d’Italia, unica sede autorizzata alla raccolta delle richieste. Dall’esito dell’asta sarà determinato il rendimento finale, frutto dell’incontro tra domanda di mercato e aspettative macroeconomiche: un equilibrio che spesso consente ai BOT di offrire una remunerazione interessante mantenendo un rischio operativo praticamente nullo.

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Cosa fare con l’asta di BOT semestrali del 26 novembre 2025?

In generale i BOT semestrali grazie alla loro struttura e alla scadenza cortissima (più corti dei BOT a sei mesi solo sono quelli trimestrali che però mancano da anni) sono usati come porto sicuro per la liquidità in attesa di fiutare migliori occasioni di mercato. Il rischio è praticamente nullo. Fatta salva la possibilità sempre presente di vendere BOT prima della scadenza, si comprano e si tengono fino alla scadenza naturale e a quel punto torna il nominale a 100 più il rendimento. Il nocciolo della questione è tutto sul ritorno espresso come differenza di prezzo.

Cosa fare quindi? Lo scorso mese non c’è stato il collocamento di alcun semestrale ma solo riaperture. Bisogna andare quindi a settembre per trovare i precedenti. Allora il BOT semestrale scadenza 31 marzo 2026 (ISIN IT0005670895) esitò un prezzo di aggiudicazione pari a 98,977 e un rendimento lordo pari al 2,044% corrispondente a un netto dell’1,595%.

Altro dato: a ottobre il rendimento medio lordo dei BOT è stato pari all’1,973% in calo dall’1985% del mese precedente. L’indicazione è arrivata poche settimane fa dalla Banca d’Italia e indica una ben precisa direzione della curva. Meglio non avere quindi grandi aspettativa sull’esito dell’asta del 26 novembre prima di decidere cosa fare.

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Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo e non si può considerare in alcun modo un’indicazione operativa. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità sull’utilizzo delle informazioni riportate.