Con la comunicazione ufficiale dei tassi cedolari minimi garantiti del BTP Valore ottobre 2025, il rendimento del titolo nell’arco dei sette anni di durata complessiva (scadenza ottobre 2032) è oramai noto. Certo potrebbe andare meglio se il Tesoro dal termine dell’emissione dovesse decidere di incrementare i tassi step-up, ma ad oggi la situazione è questa e sulla base di questa progressione cedolare 3+2+2 i potenziali sottoscrittori dovranno decidere se conviene comprare a questo rendimento o no. Avranno tempo cinque giorni per farlo essendo la finestra di sottoscrizione da lunedì 20 ottobre alle ore 13 di venerdì 24 salvo la solita chiusura anticipata.
In questo articolo confronteremo il rendimento medio totale del nuovo BTP Valore ISIN T0005672016 con quello del BTP tradizionale di pari durata assumendo come ipotesi base uno scenario ben preciso: il titolo viene portato alla scadenza naturale e quindi niente vendita in anticipo sul secondario. Questo per due ragioni: vendendo sul MOT il nuovo BTP Valore andrebbe a perdere il premio fedeltà finale dello 0,8% e quindi il rendimento non potrebbe dare il meglio di sé; inoltre una vendita prima della scadenza sarebbe soggetta alla variabile del prezzo di cessione che, a sua volta, dipende da tanti fattori ad oggi non noti.
Quindi i risparmiatori che vogliono approfittare del “silenzio di riflessione” prima dell’avvio del collocamento di lunedì per capire se conviene comprare il BTP Valore dovranno porsi una semplice domanda: se lo acquistassi ora, quanto mi renderebbe a scadenza, più o meno del BTP tradizionale?
Indice
BTP Valore ISIN IT0005672016: rendimenti annui e rendimento medio ponderato
I tassi cedolari minimi del BTP Valore ottobre 2025 sono i seguenti:
- 2,6% lordo dal primo al terzo anno
- 3,1% dal quarto al quinto anno
- 4% dal sesto al settimo anno
Tutti valori al lordo e quindi con la tassazione agevolata al 12,5% annuo.
Per i primi tre anni di durata il nuovo BTP Valore renderà il 2,6%, non tantissimo ma va tenuto conto che, stando a tutte le previsioni, per il prossimo triennio i tassi di riferimento non dovrebbero essere eccezionali. Quindi il Tesoro sembra essersi mantenuto basso con i rendimenti per il triennio iniziale per poi alzare l’asta nel biennio successivo e ancora di più negli ultimi due anni di durata.
Dai rendimenti annui (ripartiti con il pagamento trimestrale delle cedole) si arriva ad un rendimento medio settennale del 3,14% (2,6% X 3 a cui aggiungere 3,1% X 2 e 4% X 2). Questo dato però non consente di stabilire se conviene comprare il nuovo BTP Valore perchè non rappresenta precisamente quello che è il ritorno.
E’ infatti necessario passare al rendimento medio ponderato che comprende anche lo 0,8% di premio fedeltà. Alla sommatoria precedente si aggiunge quindi anche questo valore pervenendo alla fine a un ritorno annuo lordo del 3,25%. Questo è quello che l’investitore che ha comprato il BTP Valore al momento dell’emissione si porterà a casa ogni anno tenendo il titolo fino alla scadenza. Sottraendo la tassazione del 12,5% si scende ad un netto del 2,84% annuo.
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Rendimento BTP Valore ottobre 2025 VS rendimento BTP novembre 2032
Quando si parla di titoli di stato, il confronto tra rendimenti può essere fatto solo con le stesse lunghezze. Il nuovo BTP Valore scade a ottobre 2032. Sul secondario non c’è nessun BTP tradizionale che ha la stessa durata precisa. Bisogna quindi accontentarsi del BTP novembre 2032. E’ un sette anni anche lui ma avrà qualche settimana di vita in più. Ebbene questo titolo stacca cedole del 3,25% ogni semestre e al momento in cui il Tesoro ha annunciato i tassi cedolari minimi garantiti del nuovo BTP Valore, prezzava a 102 sopra la pari. Per il confronto tra rendimenti ai risparmiatori interessa però il dato del ritorno annuo. Sempre al lordo il BTP novembre 2032 ritorna il 2,99%.
Questo è il dato finale per il raffronto e sulla base di questo balzo subito all’occhio una differenza di una trentina di punti: il nuovo BTP Valore, se portato in scadenza, rende di più del BTP settennale standard.
Su questo fronte, quindi, non ci sono dubbi: il rendimento del nuovo BTP Valore è migliore.
Quanto conviene comprare il BTP Valore ottobre 2025?
E’ il caso di introdurre altre variabili per capire se conviene comprare il BTP Valore ISIN IT0005672016 andando oltre il semplice confronto dei rendimenti per poter definire una valutazione più complessiva.
Restando sul raffronto con il settennale tradizionale, c’è il parametro cedola. Il nuovo BTP Valore come oramai tutti i retail di ultima emissione, la stacca ogni tre mesi; il BTP classico ogni semestre. Quindi ancora una volta, il titolo retail è più ottimizzato dal punto di vista fiscale perchè questo significa stacchi cedolari più ravvicinati.
Lasciamo il settennale tradizionale e introduciamo un altro fattore: il possibile andamento dell’inflazione. Su questo punto si può solo ragionare per previsioni: se l’inflazione per i prossimi 7 anni resta attorno al 2%, allora il nuovo BTP Valore con il suo rendimento medio annuo del 2,84% conviene. Se dovesse salire anche al 3%, non sarebbe più conveniente. Avendo però a che fare con delle prediction si può fare ben poco ad oggi perchè è tutta questione di fiducia.
Lato potenziale investitore il discorso si riassume così: pensi che l’inflazione media annua per i prossimi 7 anni sarà più alta del target BCE al 2%, allora il BTP Valore conviene. Se pensi che invece sarà di più non conviene. Insomma se comprare è si una questione di rendimento ma anche di aspettative di inflazione. Sul primo un raffronto lo si può fare e lo abbiamo infatti fatto, sul secondo no.
Tra i BTP c’è qualcosa che conviene più del nuovo BTP Valore?
Il BTP settennale 2032 esce sconfitto dal confronto con il rendimento del nuovo BTP Valore. Ma, sempre restano tra i titoli di stato, c’è qualcosa che ne esce al contrario vincente. Sulle durate 7-8 anni non ci sono titoli che, sul secondario, prezzano sotto la pari. L’asticella della durata va quindi alzata e anche tanto visto che è necessario guardare ai decennali il cui rendimento attuale si aggira attorno al 3,35%, meglio di quello del BTP Valore. Ma ci sono ben tre anni aggiuntivi di durata che di certo non sono pochi.
Il Tesoro quindi, assegnando i tassi che ha assegnato, ha reso il BTP Valore ottobre 2025 altamente competitivo se l’orizzonte di investimento si limita ai titoli di stato. Il discorso logicamente cambia allargando l’analisi ad altri asset. Ma il paragone, in questo caso, lascia il tempo che trova perchè solo i BTP hanno un livello di sicurezza percepito come molto alto e una tassazione al 12,5%. Sul mercato c’è tantissimo che rende ben oltre il rendimento del nuovo BTP Valore ma ha un profilo di rischio più alto ed è tassato al 26%. E non deve quindi stupire se secondo Gabriel Debach, che è market analyst presso eToro una delle migliori piattaforme di trading online, questo BTP Valore è fatto bene ma non entusiasma e forse poteva offrire qualcosa in più per incontrare le aspettative del piccolo investitore.
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