BTP in asta
Asta BTP 14 ottobre 2025 (www.risparmioggi.it)

In vista dell‘emissione del nuovo BTP Valore in partenza il prossimo 20 ottobre, il Tesoro tiene “carichi” gli investitori con l’asta BTP del 14 ottobre durante la quale saranno collocate quattro nuove tranche di titoli già in circolazione con durate e cedole molto diverse tra loro. Obiettivo della prima medio e lungo termine del mese è quello di dare il più ampio ventaglio possibile di opzioni ai risparmiatori. Le scadenze offerte sono le seguenti: un BTP a 3 anni (scadenza gennaio 2029), un BTP a 7 anni (novembre 2032), un BTP a 10 anni (dicembre 2028, vita residua), e infine un BTP a 15 anni (ottobre 2040). L’ammontare complessivo previsto in offerta è fino a circa 8,5 miliardi di euro, comprensivo di eventuale asta supplementare.

Per chi intendesse partecipare all’asta del 14 ottobre, la prassi da seguire è la seguente: entro il 13 ottobre si possono effettuare le prenotazioni (ossia la manifestazione d’interesse) presso sportelli bancari o tramite home banking. Le vere e proprie domande in asta devono essere presentate entro le ore 11:00 del 14 ottobre 2025. C’è poi la solitra fase supplementare (per eventuali aggiustamenti), con domande da presentare entro le 15:30 del 13 ottobre. Il regolamento (cioè la data in cui avviene il pagamento e la consegna fisica dei titoli) è fissato per il 16 ottobre.

Il sistema d’asta adoperato è il solito marginale: il Tesoro fissa una griglia di offerte, raccoglie le richieste degli operatori e determina un prezzo marginale al quale verranno accolte le offerte più convenienti. Se le offerte a quel prezzo non fossero totalmente soddisfabili, il riparto avverrà in modo pro-quota (con arrotondamenti tecnici). Sono escluse le offerte ritenute non convenienti rispetto alle condizioni di mercato.

Vediamo ora ciascuno dei titoli offerti, con le caratteristiche più rilevanti e le implicazioni per l’investitore che volesse sottoscriverli.

BTP a 3 anni (scadenza gennaio 2029)

Il BTP a 3 anni che sarà collocato il 14 ottobre 2025 è una riapertura della quinta tranche emessa il 15 luglio 2025. Il codice ISIN è IT0005660052 e la scadenza è fissata al 15 gennaio 2029. La cedola annuale lorda prevista è del 2,35%, con la prima cedola da corrispondere il 15 gennaio 2026. L’importo in asta va da un minimo di 1,5 a un massimo di 2 miliardi di euro.

Classico titolo a breve-medio è interessante per chi cerca una durata contenuta e vuole limitare l’esposizione al rischio tasso. Dal punto di vista del prezzo in asta, l’investitore dovrà confrontarsi con un rendimento implicito che sarà funzione del prezzo offerto rispetto al valore nominale e che rifletterà la curva dei tassi a breve termine. Essendo una tranche già in corso, il mercato secondario potrà dare indicazioni sui rendimenti attesi prevalenti, utili come parametro per porre l’offerta.

BTP a 7 anni (scadenza novembre 2032)

Il BTP a 7 anni in asta è la seconda tranche dell’emissione avviata il 9 settembre 2025: ISIN IT0005668220, scadenza al 15 novembre 2032, cedola annuale lorda del 3,25%. Prima cedola corta (67 giorni) con tasso lordo equivalente di 0,591712% per il periodo pro-rata, cedole successive il 15 maggio e 15 novembre di ogni anno. L’offerta si colloca tra 3 e 3,5 miliardi di euro, con una tranche supplementare prevista.

In generale i BTP a 7 anni sono i più amati della famiglie italiane perchè né troppo corti e né troppo lunghi. Questo settennale specifico offre un premio cedolare più generoso rispetto al BTP a 3 anni, ma con un rischio più marcato legato all’andamento dei tassi sul medio periodo. Un investitore dovrà valutare il trade-off rendimento vs sensibilità alla curva dei tassi. La cedola corta iniziale deve essere calcolata con cautela: poiché copre un periodo inferiore al semestre classico, occorre verificare il rapporto tra giorni effettivi e base semestrale.

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BTP a 10 anni (scadenza dicembre 2028, vita residua)

Si tratta della diciannovesima tranche di un’emissione originaria datata 1° agosto 2018, codice ISIN IT0005340929, con scadenza al 1° dicembre 2028 e cedola annuale lorda al 2,80%. L’importo messo in asta va da 1 a 1,25 miliardi di euro, con prevista una tranche supplementare di circa 250 milioni. La prossima cedola è prevista il 1° dicembre 2025.

Titolo interessante per chi intende puntare su una durata intermedia con un orizzonte restretto, dato che la vita residua è relativamente breve. Un aspetto da considerare è che questa tranche gode di buona liquidità nel mercato secondario, e talvolta può essere utilizzata nelle operazioni di repo. L’investitore dovrà quindi comparare il rendimento implicito in asta con quello corrente di titoli comparabili già quotati, valutando eventuali premi o sconti.

BTP a 15 anni (scadenza ottobre 2040)

Infine, il BTP a 15 anni è la quarta tranche dell’emissione lanciata il 18 febbraio 2025, con ISIN IT0005635583 e scadenza al 1° ottobre 2040. La cedola annua lorda è fissata al 3,85%, con pagamento cedole semestrali (la prossima il 1° aprile 2026). L’ammontare in offerta va da 1,25 a 1,75 miliardi, con una tranche supplementare stimata intorno a 350 milioni.

Il quindicennale in collocamento è la classica opzione di lungo termine del lotto d’asta: chi lo sceglie punta a incassare cedole elevate e beneficiare di una strategia di carry, ma assume anche un’alta sensibilità alle variazioni nei tassi di mercato (rischio tasso). Il premio cedolare è consistente, ma l’investitore deve avere una visione abbastanza stabile del contesto macro e del ciclo dei tassi su scala pluriennale.

Come procedere per partecipare all’asta

Per un investitore retail (privato), la partecipazione diretta all’asta di titoli di stato non è mai praticabile. E’ possibile infatti aderire solo tramite la propria banca o piattaforma di trading che offre l’accesso all’asta.

Per segnalare la propria partecipazione all’asta è necessario manifestare l’intenzione, rispettare i termini di prenotazione e indicare all’intermediario il massimo prezzo disposto a offrire. Da non tralasciare il fatto che le banche applicano commissioni e margini, e che la trasparenza sul prezzo netto (al netto costi) è fondamentale per valutare l’effettivo rendimento. In alternativa, chi non partecipa all’asta può acquistare i BTP sul mercato secondario a partire dalla data di regolamento: questa opzione consente maggiore flessibilità nella scelta del punto di entrata, ma può comportare scostamenti di prezzo (spread, liquidità, volatilità) rispetto alle condizioni post-asta. Come si possono comprare dopo l’asta primaria, è poi possibile vendere BTP prima della scadenza al loro prezzo corrente.

In fase di offerta, chi intende dominare l’asta deve disporre di un modello interno che stimi il prezzo marginale probabile, basato su curve di rendimento, aspettative inflazionistiche, politica monetaria e spread Italia/Eurozona, e simulare scenari di riparto in caso di saturazione. È consigliabile lasciare uno “schermo” di margine sul prezzo offerto (non puntare al massimo teorico) per evitare di essere esclusi per “offerta non conveniente” o incorrere in un prezzo che erode il rendimento netto. Infine è utile monitorare anticipazioni di mercato per aggiustare la strategia fino all’ultimo momento consentito.

Da non dimenticare che, in base al meccanismo dell’asta competitiva, se la domanda dovesse superare le quantità offerte, entrerebbe in gioco il meccanismo marginale: i tecnici del Tesoro ordinano la graduatoria delle offerte decrescenti (prezzi maggiori prima) e quindi determinano un prezzo marginale al quale soddisfare tutte le richieste fino all’offerta limite. Le offerte al prezzo marginale (o superiori) vengono accolte, ma potrebbero subire un riparto proporzionale se l’offerta totale dovesse eccedere l’importo disponibile. Per questo motivo è fondamentale calibrare il prezzo offerto tenendo conto che occorre esser sopra il prezzo marginale stimato, ma non troppo, per non erodere eccessivamente il rendimento. Il Tesoro, inoltre, scarta automaticamente le offerte che gli appaiono non convenienti rispetto all’andamento di mercato: queste non vengono neppure prese in considerazione.

Dopo la chiusura dell’asta, viene comunicato il prezzo medio ponderato, i rendimenti impliciti e i quantitativi aggiudicati.

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