auto Ferrari e grafico di borsa
Azioni Ferrari alla prova del Capital Markets Day (www.risparmioggi.it)

Riflettori accessi sulle azioni Ferrari nella seduta odierna di Borsa Italiana. L’attesissimo Capital Markets Day 2025 del Cavallino in programma oggi a Maranello è un motivo più che sufficiente per tenere alta l’attenzione sul titolo della Rossa fin dai primi minuti di scambi. Essenzialmente due le domande che già nel premarket iniziano a serpeggiare tra investitori: la prima, più tecnica, riguarda le possibili novità che potrebbero essere annunciate nel corso dell’evento mentre la seconda, più operativa, riguarda la reazione in borsa delle azioni RACE. Il titolo Ferrari parte da 418,5 euro e tenendo conto che in tutta la settimana in corso non ha registrato grandi variazioni dando addirittura l’impressione di un inizio di lateralizzazione, proprio il Capital Markets Day potrebbe ridare visibilità e hype.

Le premesse ci sono tutte compresi ben tre report diversi da parte di altrettanti analisti con in primo piano proprio le previsioni sul CMD di Ferrari.

Da queste valutazioni è il caso di partire per provare a capire come rispondere in borsa a questo potente catalyst.

Focus sulla Ferrari Elettrica nel Capital Markets Day di Ferrari

Dire Capital Markets Day Ferrari in questi tempi significa tre cose: luce sui prossimi target finanziari, indicazioni sulla strategia aziendale che il management della Rossa intende seguire e più chiarezza su quella che è considerata la scommessa di Maranello ossia la tanto discussa Ferrari Elettrica.

Alcuni o addirittura tutti questi tre punti sono citati nei report diffusi dagli analisti proprio in vista del Capital Markets Day. A prendere la parole sono stati nelle scorse settimane Barclays, Citi e Morgan Stanley.

C’è da dire che nelle rispettive valutazioni a mancare non sono di certo la sfumature. Ha diviso gli estimatori della Rossa e sembra dividere anche gli analisti la questione della Ferrari Elettrica. Evoluzione naturale o “bestemmia” è quello che si sono chiesti gli appassionati di Maranello e ad essi sembrano proprio aver dato una risposta gli analisti di Barclay che nel loro report non hanno avuto remore ad affermare che sicuramente ci sarà una forte richiesta della prima Ferrari Elettrica aggiungendo però che il mercato continuerà a preferire ancora per tanto tempo i modelli della Rossa classica. E questo, hanno evidenziato dall’Inghilterra, non solo per ragioni meramente tecniche ma soprattutto perchè negli ultimi tempi a livello globale è emerso chiaramente che la diffusione dei veicoli elettrici sarà molto più lenta del previsto a prescindere dal segmento di riferimento (lusso o più “generalista”).

Di Ferrari Elettrica hanno anche parlato gli analisti di Morgan Stanley che invece hanno posto l’accento sulla scelta scenografica preferita da Maranello per lanciare la rivoluzione. Come noto, infatti, la nuova vettura sarà presentata in tre fasi e al Capital Markets Day ci sarà solo un assaggio sulle caratteristiche tecniche. Per vedere qualcosa sugli interni sarà necessario attendere inizio 2026 e per scoprire tutto addirittura la primavera del nuovo anno. Ancora più in là le consegne che dovrebbero partire tra un anno esatto. Insomma un crono-programma lungo che potrebbe tenere alto l’hype tra appassionati e anche in borsa. Morgan Stanley, dal canto suo, sembra essere molto fiduciosa su quello che alla fine sarà e questo perchè Ferrari ha almeno quattro carte pesanti da giocare: la forza del brand, la sua ingegneria e poi design e experience.

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Investitori più attenti alle previsioni al 2030 di Ferrari?

Poca sostanza dalle prime indicazioni della Ferrari Elettrica? A parte che non pensiamo sia così (la Rossa può permettersi di tenere alto l’hype con questi eventi in stile “Apple”), spostiamo ora il focus sugli altri due grandi temi del CMD: stime al 2030 e strategia aziendale. Sulle prime Morgan Stanley ha fornito indicazioni precise anno per anno su quelle che sono le attese. Ad esempio per il 2025 la banca d’affari Usa si attende 13705 auto vendute (13846 per il consensus) mentre al 2030 la Rossa dovrebbe arrivare a vendere 17448 auto (meno di 15400 per il consensus). Ancora per quello che riguarda i ricavi, nel 2025 MS li vede a 7.878 milioni (consensus 7.795 milioni) per poi salire a 8.267 milioni (consenus 8.667 milioni) nel 2030. E per quello che riguarda l’Ebitda nel 2025 è atteso a 2.793 milioni per Morgan Stanley (consensus 2.793 milioni) mentre nel 2030 dovrebbe salire a 4.141 milioni (stessa stima per il consensus).

Di stime a lungo termine hanno anche parlato gli analisti di Deutsche Bank secondo i quali nel corso del CMD, il management della Rossa potrebbe rilevare i suoi alti obiettivi di medio termine. In particolare gli analisti tedeschi prevedono un Ebit adjusted superiore al 30% e scommettono sul lancio di un buyback da 3 miliardi di euro ovvero il 4% della capitalizzazione di mercato della Rossa. Per Deutsche Bank, comunque, il focus sarà sempre più sul prossimo anno dove a pesare può essere la scelta strategica di lanciare la nuova F80.

Come rispondere in borsa al Capital Markets Day di Ferrari

Il ragionamento da fare per sfruttare eventi come il CMD è lo stesso che di solito viene fatto per investire su una trimestrale. Se le attese della vigilia saranno rispettate è possibile che ci possa essere un apprezzamento del titolo mentre in caso di delusione la risposta non può che essere negativa. Ecco perchè il Capital Markets Day è un assist da sfruttare per fare trading sia prima (sulle previsioni) che dopo (sui fatti reali).

Detto questo, le azioni Ferrari non sono particolarmente in forma. Nell’ultimo mese sono rimaste piatte mentre da inizio anno hanno guadagnato appena pochi punti percentuali sottoperformando un Ftse Mib in grande spolvero.

Tuttavia il Capital Markets Day potrebbe ridare slancio. Sembrano credere molto a questa probabilità gli analisti di Deutsche Bank che a inizio settembre hanno alzato il rating a buy (comprare) e il target price a 520 euro. Più di recente è stata HSBC a portare il rating a buy alzando il target price da 413 euro a 470 euro. E sempre bullish sono gli esperti di UBS che hanno anche alzato il prezzo obiettivo a 492,8 euro dai 474 euro precedenti. Insomma in vista del CMD sembra prevalere la fiducia sulle azioni Ferrari.

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