certificato Banco BPM su Unicredit
Equity Premium Autocallable Certificates sulle azioni Unicredit (www.risparmioggi.it)

Le azioni Unicredit sono le osservate speciali della prima di Ottava di Borsa Italiana in scia alla pubblicazione dei conti del primo trimestre 2025 avvenuta nel pre-market. Considerando questo timing c’è da attendersi una reazione da parte del mercato fin dal primo minuto di scambi. Il fatto che sia i ricavi e utile netto della banca siano stati migliori del consensus degli analisti, lascia propendere per un avvio in rialzo.

Anche il nuovo certificato Equity Premium Autocallable sulle azioni Unicredit emesso da Banco BPM appena la scorsa settimana potrebbe quindi godere di una maggiore visibilità anche perchè stiamo parlando di un prodotto che per i primi due anni paga una cedola incondizionata mensile dello 0,8%, meccanismo che garantisce un certo livello di sicurezza a fronte di una buona remunerazione (si tratta del 9,6% lordo annuo). Il certificato è identificato dall’ISIN IT0005647869 ed è disponibile su Euro TLX con valore nominale di 100€.

Il certificato a capitale condizionatamente protetto (vedremo dopo perchè) fa parte di una maxi emissione che comprende ben 10 diversi certificati tutti con un solo sottostante (non solo azioni italiane ma anche big Usa come Tesla).

Il nostro interesse è però solo sul prodotto ISIN IT0005647869 proprio perchè oggi è il giorno della trimestrale Unicredit.

Azioni Unicredit sottostante al certificato ISIN IT0005647869: le caratteristiche

La cedola mensile del certificato su azioni Unicredit emesso da Piazza Meda sarà pure certa per primi due anni (in realtà solo per il primo visto che poi è prevista la possibilità di autocall), tuttavia non possiamo parlare di un certificato a capitale garantito. Tecnicamente il prodotto è un certificato a capitale condizionatamente protetto perchè nel terzo anno di durata la cedola non è più incondizionata. In quanto tale ci sono i premi e poi c’è anche l’effetto memoria grazie al quale i premi mensili eventualmente persi per mancato rispetto del requisito di barriera non vengono dimenticati.

A proposito della barriera del certificato su azioni Unicredit, essa è collocata al 60%.

La scadenza del prodotto è il 5 maggio 2028. A partire da 12esimo mese però è prevista la possibilità di autocall che da quel momento in poi può scattare ogni mese. Nel caso in cui ci sia il rimborso anticipato nel corso del secondo anno di durata del prodotto, la cedola fissa mensile dello 0,8% lordo viene persa. Se non c’è rimborso il prodotto entra nel terzo anno di vita ma in tal caso la cedola non è più incondizionata ma legata all’andamento delle azioni Unicredit.

Diciamo quindi nei due anni c’è una marcata protezione con maggiore rischio nell’ultimo anno. La barriera posizionata al 60% consente di ottenere il premio mensile per i primi due anni se il valore delle azioni Unicredit è pari o superiore a questa soglia. Per non avere il premio le azioni della banca devono aver perso oltre il 40% del prezzo di valutazione iniziale che è fissato a 52,62 euro. In pratica il titolo deve quotare sotto ai 31,572 euro, un livello che manca da tantissimo tempo. Anche se un premio mensile fosse perso, come detto, c’è la memoria e quindi niente è perso.

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Trimestrale Unicredit e andamento delle azioni

Come accennato in precedenza, Unicredit ha chiuso in positivo il primo trimestre 2025. In particolare i ricavi sono stati pari a 6,55 miliardi di euro con un rialzo del 2,8 per cento su base annua grazie all’aumento delle commissioni mentre il margine di interesse è sceso del 2,9 per cento a quota 3,47 miliardi. Nel trimestre i costi operativi sono saliti dello 0,6% per cento a 2,32 miliardi di euro con un rapporto tra costi e ricavi calato al 35,4%. Buono sia il risultato netto di gestione che è aumentato del 4,6% anno su anno a quota 4,15 miliardi di euro, che l’utile netto che si è attestato a 2,77 miliardi di euro contro i 2,56 miliardi di euro di un anno fa. Sia i ricavi che l’utile hanno battuto le attese degli analisti e proprio questo ha permesso al management della banca di migliorare le stime finanziarie per tutto il 2025. A seguito dell’aggiornamento la previsione è per ricavi pari a 23,5 miliardi di euro e per un utile netto ad oltre 9,3 miliardi di euro.

Le azioni Unicredit nel giorno della trimestrale scambiano a 55,8 euro, con una progressione del 16% su base mensile e del 45% da inizio anno.

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Cosa succede alla scadenza del certificato sulle azioni Unicredit

Alla scadenza del certificato, gli scenari possibili sono i soliti due: se non è scattata l’autocall, serve che il valore delle azioni Unicredit sia pari o più alto del 50% (livello di barriera) per avere diritto al rimborso del nominale.

Nel caso in cui la condizione non sia rispettata e quindi il ribasso dei valori dovesse essere superiore del 50%, il rimborso sarebbe pari a quello che si sarebbe avuto investendo direttamente in azioni Unicredit. E’ ovvio che lo scenario peggiore non sia positivo ma va sempre considerato che se il prodotto è arrivato alla scadenza, allora avrà pagato le cedole incondzionate.

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