Torniamo ad occuparci dell’imminente IPO del produttore tedesco di sandali Birkenstock che, come già messo in evidenza in un articolo, si dovrebbe tenere a settembre, dopo la pausa di agosto dei mercati.
Ebbene, nel giro di neppure un mese, l’ipotizzata valorizzazione di Birkenstock ha subito una vera e propria impennata grazie al film Barbie.
Ma cosa centrano i sandali di Birkenstock con la pellicola diretta da Greta Gerwig uscito da pochissimo e già con ottimi riscontri al botteghino? E soprattutto perchè si è generato quello che gli analisti hanno già definito come effetto Barbie sull’IPO di Birkenstock?
Per rispondere a queste domande è necessario fare un passo indietro ed isolare una scena specifica della pellicola.
Cosa ha comportato la scena con Barbie, Ken e i sandali Birkenstock?
Senza stare a perderci della trama di quello che passerà alla storia come il primo adattamento cinematografico live action della celebre serie di fashion doll della Mattel Barbie, ad un certo punto nella pellicola c’è una scena i cui protagonisti sono Margot Robbie, nel ruolo della bambola-giocattolo, Ryan Gosling, nei panni di Ken, e appunto un paio di sandali del celebre brand tedesco.
Ora non è necessario essere degli esperti di marketing per comprendere quello che potrebbe essere l’effetto della visibilità data ai sandali nel film Barbie sui conti della stessa Birkenstock. Per adesso non ci sono indicazioni precise ma la società tedesca avrebbe registrato un boom delle vendite.
Secondo la piattaforma di shopping online Lyst che svolge anche un monitoraggio sulle ricerche dei consumatori, il modello Arizona della Birkenstock, a seguito proprio del film Barbie, ha registrato un aumento del 11% dell’attività di ricerca da quando il fil ha debuttato nei cinema Usa. s
Salgono le ricerche, salgono le vendite e di conseguenza aumenta anche l’ipotesi di valutazione dell’IPO Birkenstock. Era di 6 miliardi neppure un mese fa, è di 8 miliardi adesso.
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IPO Birkenstock: grande visibilità per private equity L Catterton
Sembra essere tutta una questione di correlazioni il cammino che porterà rivenditore online di prodotti di bellezza Oddity Tech in borsa. Nel 2021 il fondo di private equity L Catterton aveva acquisito il controllo di una quota di maggioranza della società tedesca dei sandali. Nell’accordo Birkenstock veniva valutata 4 miliardi di euro. Se l’IPO dovesse essere su una valutazione di 8 miliardi di euro, si tratterebbe di un grande successo per il private equity che, e questo è un particolare che non va dimenticato, ha il sostegno del colosso del lusso LVMH.
L Catterton già a luglio aveva messo a segno un’operazione niente male portando in borsa (indice Nasdaq) il rivenditore online di prodotti di bellezza Oddity Tech nell’ambito di un’IPO che aveva raccolto 400 milioni di dollari.
Se anche l’IPO di Birkenstock si dovesse realizzare (e tutto lascia intendere che si realizzerà) e se la valutazione dovesse davvero essere pari a 8 miliardi di euro, per L Catterton sarebbe un uno-due da passare alla storia.
E allora non è un caso che, stando alle indiscrezioni, siano proprio Goldman Sachs e JP Morgan ad occuparsi del dossier di Birkenstock con il film Barbie a fare da catalizzatore (atteso o inatteso poco conta).