Su RisparmiOggi ci sono due sezioni-pilastro: una dedicata alle obbligazioni (con una netta prevalenza dei titoli di stato italiani) e una dedicata al risparmio gestito (fondi comuni e ETF). Non ce ne vogliano gli amici lettori che frequentano soprattutto la seconda per quello che stiamo per affermare in questo articolo, ma abbiamo l’impressione che proprio il risparmio gestito subirà contraccolpi negativi a causa del prossima emissione del nuovo BTP Valore in agenda dal 2 al 6 ottobre 2023.

Cosa ci ha spinti a fare una simile considerazione? Tanto per iniziare c’è il precedente rappresentato dal BTP Valore 2027 collocato lo scorso giugno. In quella circostanza l’industria del risparmio gestito dovette fare i conti con l’ingombrante concorrenza del nuovo titolo retail.

In secondo luogo c’è l’andamento in borsa di una delle quotate più importanti di questo settore: FinecoBank. Chi di noi della redazione investe sull’azionario si è accorto che proprio dopo l’annuncio sul lancio del BTP Valore Ottobre 2023, il titolo Fineco, sottopressione da alcuni giorni, ha registrato una nuova contrazione. In un report di Intermonte dedicato all’analisi dei dati sulla raccolta netta di agosto, non viene fatto mistero sul fatto che l’imminente collocamento del nuovo BTP Valore possa generare ulteriore pressione sui depositi di Fineco che già sono soggetti alla concorrenza rappresentata dagli investimenti diretti in titoli di stato (leggi BTP).

Si potrebbe pensare che quello di Fineco possa essere un caso isolato ma in realtà non è così. Per gli analisti, infatti, la nuova emissione è destinata a fare concorrenza alla raccolta di tutti i più importanti players del risparmio gestito, da Banca Generali a Banca Mediolanum, da Azimut a Anima Holding.

La nuova tranche del BTP Valore sarà fonte di concorrenza: l’alert di Equita

altare della patria
Dal nuovo BTP Valore un concorrente diretto per la raccolta del risparmio gestito secondo Equita

Visto che la nostra opinione è semplicemente tale, vediamo allora cosa dicono gli analisti su questa questione. I più chiari di tutti, come spesso accade, sono stati gli esperti di Equita. La sim milanese, senza mezzi termini, ha detto chiaramente che l’emissione del nuovo BTP Valore rappresenta una fonte di concorrenza diretta per la raccolta di risparmio gestito.

Ed è una possibile fonte di concorrenza perchè presenta caratteristiche che la rendono molto appetibile a partire dalla cedola semestrale (una novità rispetto al primo BTP Valore) fino al meccanismo di step-up, al premio fedeltà per chi non vende e, ovviamente, all’assenza di commissioni sull’acquisto e alla tassazione di vantaggio del 12,5%.

Vero è che la struttura dei tassi cedolari sarà resa nota il prossimo 29 settembre, tuttavia le previsioni sulla cedola del BTP Valore Ottobre 2023 fanno riferimento ad una cedola annuale che, come minimo, dovrebbe essere del 3,8%-3,85%. Inutile dire che si tratta di una remunerazione molto interessante anche perchè stiamo parlando di una emissione a zero rischi. Per la cronaca, anche il collocamento del nuovo BTP Valore non prevede alcun limite di offerta ed è indirizzato solo ai clienti retail.

Il precedente: i dati sulla raccolta quando venne emesso il primo BTP Valore

MEF e governo non si sono certamente nascosti dietro ad un dito ma hanno candidamente ammesso che l’obiettivo del nuovo BTP Valore è quello di aumentare ancora di più la quota di debito pubblico che è detenuta dai clienti retail.

A maggio 2023, secondo i dati di Via Nazionale, questo dato era pari al 10,9%. Una percentuale di tutto rispetto se si pensa che il dato non comprendeva la raccolta del BTP Valore poi emesso a giugno (il titolo registrò adesioni record per 18,2 miliardi di euro).

Secondo quanto riportato da Bluerating, quando venne collocato il primo BTP Valore, furono registrati, tra gli altri, questi dati. Per Fineco +765 mln di raccolta netta (di cui +459 AUM, +765mn AUC e -459 sui depositi), per Banca Mediolanum +447 mln di raccolta netta (di cui +219mn AUM e +228mn AUC) e per Banca Generali +527mn raccolta netta (di cui +36 AUM, 1.04bn AUC e -544mn depositi). L’impatto del primo BTP Valore della storia fu evidente. Cosa succederà adesso con la seconda emissione?