Boom di ordini per le nuove obbligazioni Eni a 5 anni. Stracciato in pochissimo tempo l’ammontare di partenza (pari a 1 miliardo di euro), già ieri anche il tetto massimo di 2 miliardi di euro è stato raggiunto. Le obbligazioni, che remunerano i sottoscrittori con un tasso minimo fisso del 4,3%, sono andate letteralmente a ruba.

Visto che il controvalore massimo è stato raggiunto, adesso si tratta di comprendere di quanto, al termine del periodo di collocamento, la domanda supererà l’offerta. C’è chi scommette che le nuove obbligazioni Eni saranno destinato ad entrare nella storia recente del mercato obbligazionario italiano e chi invece, per la verità già prima dell’avvio dell’emissione, parla di un successo scontato e facile.

Ai risparmiatori, in questa fase, interessano poco queste questioni. Chi ha comprato le nuove obbligazioni Eni, ora come ora, è interessato a due questioni:

  • cosa succederà oggi dopo che il controvalore massimo delle obbligazioni Eni è stato raggiunto?
  • cosa è il riparto che Eni farà avendo l’emissione obbligazionaria raggiunto l’ammontare massimo?
  • quali saranno le modalità di riparto delle obbligazioni Eni?
  • Come verrà comunicato ai sottoscrittori l’ammontare loro assegnato?

Obbligazioni Eni raggiungono controvalore massimo di 2 miliardi

C’è chi dice che le nuove obbligazioni Eni sono andate a ruba, chi che mezza Italia si è messa in fila per comprare i nuovi bond, chi che il Cane a Sei Zampe ha fatto l’en plein…tante formule ma la sostanza non cambia: il controvalore massimo di 2 miliardi di euro è stato raggiunto (con facilità anche alla luce della lunga lista di banche che si sono occupate del collocamento).

Nell’annuncio del collocamento, Eni aveva stabilito che l’ammontare massimo sarebbe stato pari a 1 miliardo di euro, aggiungendo che si sarebbe potuti salire a 2 miliardi in caso di eccesso di domani. I 2 miliardi sono stati raggiunti e oltre non si può andare.

Considerando che il taglio minimo di sottoscrizione delle obbligazioni Eni era pari a 2000 euro e che gli investitori retail italiani non vedevano bond corporate da tempo, si può ipotizzare che i sottoscrittori possano essere stati anche 1 milione!

Cosa succederà a questo punto che l’ammontare massimo è stato raggiunto? Tecnicamente si dovrà andare al riparto. Questa diventa la nuova parola calda, probabilmente più calda ancora del clima di attesa per la comunicazione del tasso di rendimento definitivo che verrà comunicato dal Cane a Sei Zampe ad operazione.

Quindi riparto delle obbligazioni Eni. Cosa significa e quali saranno le modalità di attuazione della ripartizione?

Riparto obbligazioni Eni cosa è

Nel prospetto informativo delle obbligazioni Eni c’è un paragrafo dedicato al riparto e alle sua modalità di attuazione. E’ un paragrafo collocato verso la fine del documento: siamo oltre pagina 190 (le pagine totali sono 112!). Nonostante siamo davvero infondo, la ripartizione ora diventa l’aspetto più importante.

L’emittente ha stabilito che se le adesioni pervenute da parte del pubblico indistinto durante il Periodo di Offerta dovessero essere superiori all’ammontare complessivo delle Obbligazioni, l’assegnazione avverrà attraverso la ripartizione. Quest’ultima seguirà regole e modalità ben precise. Riparto significa essenzialmente che la domanda non può essere totalmente accolta e quindi si rende necessaria una divisione pro-quota tra i compratori.

Come avverrà il riparto delle obbligazioni Eni?

Come avverrà il riparto delle obbligazioni Eni? Tanto per iniziare è necessario distinguere due casi diversi:

  • Prima fattispecie: il numero dei richiedenti non è superiore al numero di Lotti Minimi disponibili
  • Seconda fattispecie: il numero dei richiedenti è superiore al numero di Lotti Minimi disponibili quindi non è possibile assegnare a ciascun richiedente un Lotto Minimo.

Come facilmente intuibile, essendo stato raggiunto l’ammontare massimo di 2 miliardi di euro, siamo nella seconda fattispecie. In questa situazione, essendo ammontare complessivo delle Obbligazioni insufficiente, si procederà all’assegnazione dei Lotti Minimi ai singoli richiedenti attraverso estrazione a sorte. Tale procedura di estrazione verrà effettuata attraverso modalità che permettono la verificabilità delle procedure usate e la loro rispondenza a criteri di correttezza e di parità di trattamento.

Per la cronaca, nel caso della prima fattispecie il riparto delle obbligazioni Eni sarebbe avvenuto in due step:

  • Assegnazione delle obbligazioni residue, dedotti i Lotti Minimi già assegnati, in modo proporzionale alle Obbligazioni richieste (e non soddisfatte) con arrotondamento per difetto;
  • Nel caso in cui anche dopo lo step 1, dovessero risultare ancora residue obbligazioni, esse sarebbero assegnate singolarmente ai richiedenti che hanno partecipato al riparto

Effettuata la ripartizione delle obbligazioni Eni, cosa succederà successivamente? Lo vedremo nell’ultimo paragrafo.

Comunicazione ammontare obbligazioni Eni assegnato

A riparto avvenuto, ci sarà la comunicazione ai sottoscrittori dell’ammontare loro assegnato. Le modalità sono semplici: ogni collocatore comunicherà ai richiedenti il quantitativo di obbligazioni Eni assegnato dopo che si è tenuta la comunicazione del riparto da parte di Intesa
Sanpaolo e Unicredit. Con la comunicazione non si andrà oltre la Data di Pagamento.