I buoni fruttiferi postali rappresentano una forma di investimento molto apprezzata per la loro sicurezza e stabilità. Offerti da Poste Italiane, sono ideali per chi cerca un risparmio a lungo termine con un rischio quasi nullo sul proprio capitale. Inoltre, tra i vantaggi proposti spicca anche un’agevolazione fiscale non indifferente. I BFP, inoltre, sono noti per la loro flessibilità, ovvero si può chiedere il rimborso in anticipo: come cambia la tassazione in caso di rimborso anticipato dei buoni fruttiferi? In questo articolo andremo a rispondere a questa domanda.

Tassazione buoni fruttiferi con e senza rimborso anticipato: come funziona

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Questi titoli si distinguono per il loro rendimento costante e per la garanzia di sicurezza, soprattutto perché sono emessi dallo stato. Sono ideali per chi cerca un investimento con un rendimento discreto senza esporre il proprio patrimonio a rischi elevati.

La tassazione dei buoni fruttiferi postali prevede una imposta sostitutiva del 12,5% sugli interessi maturati. Questo rende l’investimento più vantaggioso rispetto ad altri strumenti finanziari con un’aliquota più elevata.

Rimborso prima della scadenza

In caso di richiesta di rimborso anticipato, i buoni fruttiferi sono soggetti alla stessa tassazione del 12,5%, oltre all’aggiunta di una imposta di bollo.

Se riscossi alla scadenza

Se i buoni vengono tenuti fino alla loro scadenza naturale, si applica la tassazione standard del 12,5% sugli interessi maturati, offrendo un rendimento lordo annuo interessante per gli investitori.

Imposta di bollo sui buoni fruttiferi postali

L’imposta di bollo sui buoni fruttiferi postali è stata aggiornata negli anni, con l’eliminazione dell’imposta minima e l’introduzione di una tassazione proporzionale al valore investito.

L’imposta di bollo, pari allo 0,2% del valore investito, è applicata solo se il valore supera una certa soglia (5.000 euro di giacenza media annua). Questo onere aggiuntivo va considerato nella valutazione complessiva dell’investimento.

Il confronto con gli altri strumenti finanziari: maggiore convenienza fiscale?

Il principale vantaggio dei Buoni Fruttiferi Postali risiede nella loro tassazione favorevole, combinata con la sicurezza dell’investimento. Questa combinazione li rende un’opzione ideale per chi cerca un rendimento stabile con una tassazione minore rispetto ad altri strumenti finanziari.

Confrontati con altre opzioni di investimento, infatti, i buoni fruttiferi postali offrono un vantaggio fiscale notevole, grazie all’aliquota ridotta (insomma, non si paga il 26%).