alto rendimento

Le obbligazioni High Yield sono una presenza fissa nei portafogli di investimento più audaci. Parliamo di una minoranza molto specializzata di investitori poichè, logica vorrebbe, che chi ha 10.000 euro da investire non consideri neppure questo strumento.

Premesso questo, negli ultimi mesi il rendimenti delle obbligazioni high yield sono ulteriormente incrementati ma è parallelamente cresciuto anche il numero dei default da parte degli emittenti tanto che l’agenzia Moody’s ha recentemente lanciato un alert proprio sul rischio che i fallimenti possano crescere ancora di più.

Insomma sembrerebbe che il prezzo da pagare per avere rendimenti sempre più alti sia un aumento del rischio di default. In base a quello che è il meccanismo di funzionamento delle obbligazioni High Yield, questo processo è del tutto normale. Sta all’investitore decidere se farsene carico.

Rendimenti obbligazioni High Yield ai massimi da 10 anni

A differenza di quello che avviene con i titoli di stato, dietro al boom dei rendimenti dei bond high yield non c’è direttamente il rialzo dei tassi di interesse da parte delle banche centrali. In realtà i rendimenti salgono perchè le condizioni degli emittenti sono peggiorate e quindi chi colloca queste obbligazioni deve pagare di più per persuadere gli investitori a comprare. Il consolidamento di questa dinamica ha portato i rendimenti ai massimi decennali. E potrebbe non essere finita qui.

Come spiegato nella guida su come investire in obbligazioni high yield, il minimo comun denominatore di questi bond è il rating molto basso. L’investment grade è solo un miraggio per questi titoli. Ad esempio per S&P sono bond ad alto rendimento quelli con rating pari o più basso di Bb.

Le obbligazioni investment grade presentano un rendimento medio del 4,1%, mentre le obbligazioni High Yield oggi offrono un rendimento medio del 7,4%. Le più rischiose tra le rischiose, ossia le obbligazioni Global High Yield, offrono un rendimento del 9%.

Chi emette high yield è spesso in una situazione molto difficile dal punto di vista finanziario. Il problema è che, rispetto al passato, molte di queste situazioni stanno esplodendo.

Fino ad un anno fa molti analisti suggerivano di focalizzarsi sulle obbligazioni high yield per proteggersi dall’inflazione. Adesso il prezzo di questa strategia potrebbe iniziare ad essere molto alto.

Nel 2023 già 62 emittenti di bond high yield in default

Il 2023 sarà un anno terribile per le obbligazioni ad alto rendimento. Stando ad un conteggio di Moody’s risultano essere andate in default ben 62 società emittenti di bond high yield. Una mattanza. Di questi 62 casi di default, 41 hanno riguardato emittenti Usa (erano stati 16 in tutto il 2022). In Europa ci sono stati 11 default di emittenti mentre in America Latina le insolvenze sono state 11.

Boom di casi a maggio (16 contro le 12 di aprile) e di conseguenza è allarme per quello che può accadere nella seconda parte dell’anno.

Secondo Moody’s, a fine 2023 le insolvenze societarie saranno pari al 4,6% contro il 4,1% della media storica. Il picco è però atteso da aprile dell’anno prossimo quando si salirà al 5%, prima di una inversione di rotta da maggio 2024.