C’è molta incertezza sul titolo Agatos e, di conseguenza, anche sulle obbligazioni della società italiana specializzata nella progettazione e nella realizzazione di impianti fotovoltaici e di biometano. La notizia di inizio ottobre è che Macquarie Bank ha chiesto il riacquisto dei bond Agatos per assenza del requisito di liquidità minima. Cosa significa tutto questo?

Tanto per iniziare Agatos è un titolo/emittente non di massa. La società è infatti quotata sul paniere Euronext Growth Milan. Le azioni di Agatos risultato ad oggi sospese dalle negoziazioni per intervento della stessa Borsa Italiana che è scattato in automatico a causa della delibera del consiglio di amministrazione di Agatos dello scorso 28 settembre 2023 con cui è stata sospesa l’approvazione della semestrale al 30 giugno 2023 che, come da regolamento, si sarebbe dovuta tenere non oltre il 30 settembre 2023. Il CdA della società ha adottato questa decisione in considerazione degli elementi di incertezza sulla continuità aziendale scaturiti dagli esiti del decreto ingiuntivo ricevuto da Sorgenia.

Tralasciando le motivazioni che non interessano in questa sede, il fatto saliente è che Agatos non ha pubblicato la semestrale e da qui la decisione di Borsa Italiana di sospendere il titolo. Come si può constatare consultando lo stesso listino di Piazza Affari le azioni Agatos non possono né essere comprate e né essere vendute.

Questo meccanismo, sia pur indirettamente, ha avuto un effetto sulle obbligazioni Agatos.

Obbligazioni Agatos: Macquarie ha chiesto il riacquisto per limiti di liquidità

impianto Agatos
Macquarie ha chiesto il riacquisto delle obbligazioni Agatos per scarsa liquidità del titolo – fonte immagine: screenshot sito agatos.it

Sempre giorno 29 settembre, Macquarie Bank ha notificato ad Agatos una notifica di violazione contrattuale di tipo tecnico avente ad oggetto l’illiquidità del titolo azionario.

La mossa è scattata perchè la liquidità media giornaliera del titolo Agatos nei 60 giorni precedenti il 22 settembre 2023 è stata più bassa della soglia minima contrattuale di 17,5 euro.

Macquarie Bank ha in essere con Agatos un accordo con cui si è impegnata a sottoscrivere, in più soluzioni, obbligazioni convertibili Agatos per un importo massimo pari a 10 milioni di euro. In base ai termini dell’accordo, in presenza di violazione del requisito di liquidità, Macquarie può richiedere all’emittente Agatos la redima delle obbligazioni attraverso il riacquisto delle stesse entro 40 giorni di borsa dalla data della notifica.

Questo tecnicamente. Ma dal punto vista pratico cosa significa tutto questo giro di parole?

Cosa significa il riacquisto di obbligazioni Agatos chiesto da Macquarie?

La richiesta che Macquarie ha formulato ad Agatos ha come effetto il riacquisto delle obbligazioni della stessa Agatos che ad oggi non sono state ancora convertite. E attenzione perchè non si parla di importi irrisori ma di bond per 1,35 milioni di euro. A ciò, in base all’accordo a suo tempo fatto, si aggiunge anche la prevista penale pari all’8% di questo importo che ammonta ad altre 1,458 milioni di euro.

Ad ogni modo, per fortuna, è da escludere un muro contro muro. Stando a quanto evidenziato in una nota della società italiana, infatti, Agatos dialogando con Macquarie per trovare una soluzione anche perchè Macquarie si è dichiarata disponibile a continuare la negoziazione in corso e in buona fede al fine di trovare la migliore soluzione possibile per entrambe le parti.