Banco BPM protagonista sul mercato obbligazionario con il collocamento di un nuovo bond a 5 anni che ha registrato una domanda molto forte da parte degli investitori istituzionali cui era rivolto. Le nuove obbligazioni Banco BPM hanno strappato un rendimento di quasi il 6% (precisamente il 5,97%). In realtà il rendimento esitato poteva essere anche maggiore e non ci fosse stata una domanda così ampia come quella emersa in fase di asta.

Le prime indicazioni di rendimento, infatti, erano in area 300 punti base sopra il tasso midswap. Al termine del collocamento si è invece scesi in area 280 punti base che tradotta in rendimento è appunto significata 5,97%!

Visto che siamo ad un passo dal 6%, molti amici risparmiatori potrebbero già aver fatto un pensierino…

Stronchiamo però tutto sul nascere perchè la nuova emissione Banco BPM non solo era indirizzata solo agli istituzionali, ma presentava un taglio minimo semplicemente inavvicinabile: ben 150.000 euro.

Nuove obbligazioni Banco BPM a 5 anni: le caratteristiche

obbligazioni Banco BPM
Boom di adesioni per il nuovo bond Banco BPM sostenibile

La nuova obbligazione Banco BPM che è stata collocata oggi è di tipo green senior non-preferred. La durata è di 5 anni ed è presente un’opzione callable. Il bond, infatti, può essere richiamato dal quarto anno. L’ammontare del bond era pari a 750 milioni di euro. Un importo “troppo basso” dinanzi a domande che sono state pari ad oltre 1,3 miliardi di euro.

A condurre il collocamento è stato un consorzio composto formato da Banca Akros, Bnp Paribas, Bofa, Citigroup, Hsbc, Santander e Ubs.

L’emissione di Banco BPM conferma il forte interesse degli emittenti verso le obbligazioni sostenibili.

Appena pochi mesi fa, la quotata aveva emesso un bond Green Senior Preferred, con scadenza 4 anni per un ammontare sempre pari a 750 milioni di euro come si può vedere dalla pagine sulle obbligazioni Banco BPM di nuova emissione.

Nuovo green bond Banco BPM non ha scaldato il titolo in borsa

L’emissione green del Banco BPM sarà stata anche un successo ma in borsa di tutto questo si è sentito solo l’eco. Il titolo della banca nata dalla fusione tra Banco Popolare e BPM (Banca Popolare di Milano) ha perso lo 0,5% a 3,82 euro contro un Ftse Mib che ha chiuso sulla parità.

A pesare potrebbe essere stata la fine delle indiscrezioni sull’ipotesi fusione con MPS di cui, a cadenza periodica, si parla da anni. A mettere la parola fine ai rumors è stato il presidente Massimo Tononi. Ad ogni modo, a prescindere dal calo di oggi, Banco BPM resta molto performante su base annua evidenziando un rialzo del 22%.