Mezzo programma sulle aste BTP di settembre 2025 è già da rivedere. L’annuncio del ricorso al collocamento sindacato per due titoli medio e lungo termine (uno scadenza a 7 anni e uno scadenza a 30 anni) comporta infatti l’annullamento di due emissioni di pari durata che, in prima battuta, si sarebbero dovute tenere nella prima asta BTP del mese, quella in agenda per giovedì 11. A mischiare le carte è stato lo stesso Tesoro che smaltisce le emissioni ex-novo di due BTP previste nel programma trimestrale di collocamento ricorrendo all’asta sindacata. Risultato di questo cambio in corsa sarà l’inevitabile ridimensionato del primo appuntamento mensile con i BTP. Sulla seconda asta in agenda il 26 settembre resta invece tutto come prima.
E allora vediamo quali saranno i titoli che verranno emessi in modo sindacato e quindi cosa cambierà per l’originario programma settembrino di aste BTP.
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I due nuovi BTP collocati con sindacato a settembre 2025
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze si prepara a rafforzare la propria strategia di raccolta sul mercato con l’introduzione di due nuovi titoli di Stato di riferimento. L’operazione, annunciata oggi e attesa nel giro di poche ore, avverrà tramite collocamento sindacato, modalità già utilizzata in passato dal Tesoro per emissioni considerate di particolare rilievo.
I titoli in questione saranno un BTP a 7 anni con scadenza 15 novembre 2032 e un BTP a 30 anni con scadenza primo ottobre 2055. Il MEF ha precisato che l’ammontare complessivo della transazione non supererà i 5 miliardi di euro, con clausola di no grow, cioè senza possibilità di aumento oltre la cifra prefissata.
Per garantire il buon esito del collocamento, il MEF ha affidato il mandato a un gruppo selezionato di banche internazionali di primo piano: Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, Citibank Europe, Deutsche Bank, J.P. Morgan, Morgan Stanley Europe e Nomura Financial Products Europe.
La decisione di puntare sul sindacato bancario, invece che sulle tradizionali aste BTP ordinarie, risponde a precise esigenze di efficienza e stabilità. Attraverso questa modalità, infatti, le banche incaricate raccolgono direttamente gli ordini dagli investitori istituzionali e, in alcuni casi, anche da clienti privati con grandi capacità di investimento.
Il processo del collocamento sindacato consente al Tesoro di definire in maniera più mirata prezzo e rendimento dei titoli, riducendo i margini di incertezza legati alla domanda. Inoltre, le banche svolgono il ruolo di market maker, garantendo la presenza di scambi e quindi maggiore liquidità anche sul mercato secondario. Non meno importante è il supporto tecnico e consulenziale fornito agli uffici del Tesoro, utile per calibrare l’operazione in base alle condizioni di mercato e al sentiment degli investitori internazionali.
Scendendo nei dettaglio dell’emissione sindacata, il collocamento del nuovo BTP a 30 anni può essere considerato un test significativo per la capacità dell’Italia di attrarre domanda su scadenze così lontane. Il titolo a 7 anni, invece, servirà a rafforzare il segmento intermedio della curva dei rendimenti, offrendo un nuovo punto di riferimento per investitori e analisti.
Gli effetti sul programma di aste BTP di settembre 2025
Per forza di cose a settembre il Tesoro avrebbe dovuto completare il programma trimestrale di emissioni di nuovi BTP. In programma ci sarebbero dovuti essere un nuovo BTP scadenza 15/11/2032 (settennale) e un nuovo BTP scadenza 01/02/2036 (decennale). La comunicazione con cui il MEF ha annunciato il ricorso all’alternativa del collocamento sindacato fa esplicito riferimento al fatto che il primo titolo, quello a 7 anni, verrà cancellato. Indirettamente apprendiamo che il nuovo settennale sarebbe stato emesso, se non fosse scattato l’annullamento, nella prima asta medio e lungo termine del mese.
E per quello che riguarda il nuovo BTP a 10 anni? Il titolo scadenza 01/02/2036 non viene citato dal Tesoro. Nella comunicazione sul collocamento sindacato si fa infatti riferimento a un BTP a 30 anni che non è quello indicato nel programma trimestrale. Non solo ma il titolo la cui asta viene annullata a seguito del collocamento sindacato è un generico BTP con scadenza oltre i 10 anni. E’ quindi plausibile che il nuovo BTP a 10 anni possa essere ancora in ballo e magari venire collocato nella seconda asta medio e lungo termine del mese.
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