Dopo essere rimasti impostati al rialzo per buona parte dell’anno, i mercati azionari hanno iniziato a fare i conti con una maggiore volatilità. Le stime sulla parte restante del 2024 convergono sul fatto che l’indice della volatilità VIX potrebbe continuare a restare su livelli alti. In questo contesto emerge la necessità di inserire in portafoglio ETF a bassa volatilità in modo tale da ridurre i rischi associati alle turbolenze del mercato. Gli ETF bassa volatilità, per definizione, consentono proprio di mitigare le forti oscillazioni delle borse. Sono quindi l’ideale per investire in una fase caratterizzata da alta incertezza come, con tutta probabilità, sarà il periodo da settembre fino a fine anno.
Se vuoi scoprire quali sono i migliori ETF bassa volatilità 2024 e quindi proteggere il tuo portafoglio dalle turbolenze del mercato azionario non devi far altro che proseguire con la lettura di questo articolo. Nei prossimi paragrafi, dopo aver chiarito cosa significa bassa volatilità, ti elencherò gli 8 migliori ETF bassa volatilità spiegandoti anche come puoi investire su questi strumenti.
Indice
Cosa è la bassa volatilità
Nel mondo degli investimenti parliamo di bassa volatilità quando le variazioni dei prezzi di un asset sono molto contenute nel corso del tempo. Bassa volatilità è in opposizione ad alta volatilità che invece si verifica quando le variazioni dei prezzi sono di una certa rilevanza oltre che essere molto frequenti. La volatilità non è un concetto soggettivo ma viene misurata da un indicatore ben preciso, l’indice VIX detto anche il benchmark della paura. In contesti caratterizzati da bassa volatilità, il VIX è su livelli medio-bassi.
Cosa comporta investire su mercati a bassa volatilità? A prescindere dal tipo di asset, il profilo di rischio è sempre più basso proprio perchè le fluttuazioni dei prezzi sono contenute e più prevedibili. Le perdite negli investimenti a bassa volatilità sono quindi meno probabili (ma il rischio non è mai nullo). L’altra faccia della medaglia è che anche i potenziali profitti sono più contenuti rispetto a quelli che puoi avere con gli investimenti ad alta volatilità.
ETF bassa volatilità cosa sono
Dal concetto di bassa volatilità ai fondi che consentono di esporti questa “situazione” dei mercati.
Gli ETF bassa volatilità sono strumenti a gestione passiva progettati per darti la possibilità di avere un’esposizione contenuta alle variazioni dei prezzi sui mercati azionari.
Sono ideali se non vuoi rinunciare ad investire in azioni ma al tempo stesso vuoi evitare il rischio di subire le conseguenze dell’alta volatilità.
Essendo costruiti su indici che inglobano azioni caratterizzate da oscillazioni contenute dei prezzi, gli ETF bassa volatilità scongiurano il rischio di ritrovarti in portafoglio titoli azionari più volatili per loro stessa natura.
Ovviamente essendo la mission di questo tipo di ETF la diminuzione del livello di rischio, anche il potenziale rendimento di questi fondi ne risente. E’ questo il prezzo che devi pagare per stare più tranquillo.
❓ Tematica | ETF bassa volatilità |
🔍 Strumenti citati | 1) iShares Edge MSCI World Minimum Volatility UCITS ETF 2) iShares Edge MSCI EM Minimum Volatility UCITS ETF 3) iShares Edge MSCI Europe Minimum Volatility ESG UCITS ETF 4) iShares Edge S&P 500 Minimum Volatility UCITS ETF 5) iShares Edge MSCI USA Minimum Volatility ESG UCITS ETF 6) Xtrackers MSCI World Minimum Volatility UCITS ETF 1C 7) Amundi MSCI Europe Minimum Volatility Factor UCITS ETF-C 8) SPDR® S&P 500 Low Volatility UCITS ETF |
🛠 Operatività | ETF reali |
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Sono certo che ora ti starai chiedendo come è possibile che gli ETF bassa volatilità abbiano una struttura tale che “immunizza” dal rischio di alta volatilità. Insomma quali garanzie forniscono questi fondi così particolari?
Direi che sia il caso di accennare al meccanismo di funzionamento di questi strumenti.
Come funzionano gli ETF bassa volatilità
Non c’è nessun miracolo e nessuna previsione alla Nostradamus alla base della garanzia di bassa volatilità implicita negli ETF con esposizione su asset poco fluttuanti.
Più semplicemente gli ETF riproducono indici benchmark formati da azioni che, nel corso del tempo, hanno mostrato di essere poco sensibili alle oscillazioni dei prezzi. La composizione e l’aggiornamento periodico di questi panieri avvengono sulla base di metriche storiche come lo scostamento standard e il beta. Senza dilungarci più di tanto si tratta di parametri che misurano il livello di oscillazione di una azione rispetto al mercato complessivo nel corso del tempo. Quale migliore “garanzia” che le azioni comprese in quell’indice replicato dall’ETF non registrino frequenti ed eccessivi scostamenti di prezzo?
In poche parole ti ho spiegato come funzionano gli ETF bassa volatilità. Puoi passare oltre.
I migliori ETF bassa volatilità su cui investire nel 2024
Se hai inquadrato il funzionamento e i pro degli ETF bassa volatilità, ora sei pronto ad entrare in gioco.
Sul mercato ci sono tanti fondi a gestione passiva con benchmark low volatility.
Quelli elencati di seguito sono tra i migliori ETF a bassa volatilità del 2024.
- iShares Edge MSCI World Minimum Volatility UCITS ETF
- iShares Edge MSCI EM Minimum Volatility UCITS ETF
- iShares Edge MSCI Europe Minimum Volatility ESG UCITS ETF
- iShares Edge S&P 500 Minimum Volatility UCITS ETF
- iShares Edge MSCI USA Minimum Volatility ESG UCITS ETF
- Xtrackers MSCI World Minimum Volatility UCITS ETF 1C
- Amundi MSCI Europe Minimum Volatility Factor UCITS ETF-C
- SPDR® S&P 500 Low Volatility UCITS ETF
Come puoi trovare quelli che fanno al caso tuo e su cui puoi investire?
In generale liquidità e rendimento sono i primi due parametri da considerare. Tuttavia c’è anche un terzo fattore di cui dovresti tenere conto: l’esposizione geografica. Ognuno di questi 8 ETF bassa volatilità, ad eccezione di quelli con esposizione word ossia azioni globali, investe su un mercato geograficamente ben preciso. Ad esempio iShares Edge MSCI Europe Minimum Volatility ESG UCITS ETF ha come benchmark un indice formato da azioni europee, SPDR® S&P 500 Low Volatility UCITS ETF azioni quotate sull’S&P 500 e così via.
Dovresti considerare il mercato su cui vuoi investire contenendo la volatilità prima di scegliere gli ETF da inserire in portafoglio.
iShares Edge MSCI World Minimum Volatility UCITS ETF (MVOL)
ETF ad accumulazione fa parte della categoria Azionari Internazionali Large Cap ed è quotato su Borsa Italiana con l’ISIN IE00B8FHGS14. Il benchmark replicato è il MSCI World Minimum Vol USD. Si tratta di un indice che ingloba azioni di 23 mercati di tutto il mondo caratterizzate da una bassa volatilità. Il benchmark è calcolato tramite l’ottimizzazione del genitore MSCI
World Index per il rischio rischio assoluto più basso. Storicamente il paniere ha sempre evidenziato un beta inferiore all’indice MSCI Word.
e caratteristiche di volatilità rispetto all’indice MSCI World.
Il TER (Total Expense Ratio) è dello 0,3% mentre le dimensioni sono di oltre 3280 MIL di dollari.
iShares Edge MSCI EM Minimum Volatility UCITS ETF (EMV)
Altro ETF bassa volatilità ad accumulazione fa parte delle categoria Azionari Emergenti. In quotazione su Borsa Italiana con l’ISIN IE00B8KGV557, il fondo replica l’indice MSCI EM Minimum Volatility USD. Si tratta di un fondo che riflette le caratteristiche di azioni a bassa volatilità quotate su 23 mercati emergenti. L’indice viene calcolato attraverso l’ottimizzazione del genitore MSCI Emerging Markets per il rischio assoluto più basso. Storicamente sia il beta che la volatilità dell’ MSCI EM Minimum Volatility USD sono state più basse rispetto a quelle dell’indice genitore.
Il TER questo ETF è dello 0,4%. Le masse gestite, essendo l’indice geograficamente localizzato sugli emergenti, sono molto meno ampie del precedente strumento: circa 300 MIL di dollari.
iShares Edge MSCI Europe Minimum Volatility ESG UCITS ETF (MVEU)
Dalla volatilità dei mercati emergenti a quella delle borse europee ma sempre con la firma iShares. Ecco iShares Edge MSCI Europe Minimum Volatility ESG UCITS, l’ETF ad accumulazione dei proventi che rientra nella categoria Azionari Europa Large Cap. Su Borsa Italiana il fondo è identificato dall’ISIN IE00B86MWN23. L’indice replicato è il MSCI Europe Minimum Volatility. Si tratta di un paniere che riflette le performance di azioni a grande e media capitalizzazione dei paesi europei sviluppati caratterizzate da bassa volatilità. Il benchmark è calcolato ottimizzando il genitore MSCI Europe espresso in USD per il rischio assoluto più basso. I dati storici dicono che beta e volatilità dell’indice sono stati più bassi rispetto a quelli dell’indice MSCI Europe.
Il TER è dello 0,25% mentre le masse in gestione sono pari ad oltre 755 MIL di euro.
iShares Edge S&P 500 Minimum Volatility UCITS ETF (MVUS)
Pezzo da novanta tra gli ETF bassa volatilità non fosse altro per livello e qualità dell’indice replicato ossia l’S&P 500 Minimum Volatility che praticamente ingloba le azioni meno fluttuanti del mercato azionario Usa (sponda S&P 500). Su Borsa Italiana l’ETF bassa volatilità americano è presente con l’ISIN S&P IE00B6SPMN59. La categoria di riferimento del fondo è Azionari USA Large Cap.
L’indice replicato è composto da società statunitensi a grande market cap che presentano una volatilità inferiore rispetto al mercato azionario Usa più ampio. Tra i settori più rappresentati nel bechmarck ci sono quello IT e quello finanziario entrambi con un peso di circa il 21% sul totale. Più staccato il comparto salute (quasi il 2% di peso in meno).
Il TER è dello 0,2% mentre le masse gestite sono superiori a 1.800 MIL di dollari.
SPDR® S&P 500 Low Volatility UCITS ETF (LOWV)
Restiamo sempre sulle azioni a bassa volatilità dell’S&P 500 ma come gestore passiamo a State Street Global Advisors. L’ETF SPDR® S&P 500 Low Volatility UCITS replica l’indice S&P 500 Low Volatility, è quotato a Piazza Affari con ISIN IE00B802KR88 e fa parte della categoria Azionari Usa Large Cap. Il paniere misura la performance dei 100 titoli meno volatili dell’indice S&P 500. Le azioni che lo compongono sono ponderate all’inverso della loro corrispondente volatilità. In pratica sono i titoli meno volatili che hanno i pesi più elevati. In questo modo l’indice, e quindi l’ETF SPDR® che lo replica, garantisce un’esposizione ai titoli meno volatili tra quelli già poco volatili.
IL TER è dello 0,35% mentre le masse sono di molto inferiori rispetto al competitor iShares essendo pari a circa 140 MIL di dollari.
iShares Edge MSCI USA Minimum Volatility ESG UCITS ETF (MVEA)
Ancora esposizione alle azioni Usa low volatility con l’ETF Edge MSCI USA Minimum Volatility ESG di iShares. Non è quotato su Borsa Italiana (è il primo tra i migliori ETF bassa volatilità in elenco a non esserlo) puoi trovarlo sulla borsa di Francoforte con ISIN IE00BKVL7331. La categoria è sempre Azionari Usa Large Cap. L’indice replicato è MSCI World Minimum Volatility ESG Reduced
Carbon Target che comprende quotate di tutto il mondo attente alle norme ambientali, sociali e di governance (ESG) e al tempo stesso poco volatili.
Il TER è dello 0,2% mentre le masse gestite ammonta a 380 MIL di dollari.
Xtrackers MSCI World Minimum Volatility UCITS ETF (XDEB)
Fa parte della categoria Azionari Internazionali Large Cap ed è quotato su Borsa Italiana con l’ISIN IE00BL25JN58. L’indice replicato è lo stesso del primo fondo elencato nella lista dei migliori ETF bassa volatilità 2024 ossia l’MSCI World Minimum Vol (USD). Le considerazioni fatte per quello strumento valgono anche per Xtrackers MSCI World Minimum Volatility UCITS ETF.
Il TER è dello 0,26% mentre le masse in gestione sono pari a circa 560 MIL di USD.
Investire nei migliori ETF bassa volatilità: conclusioni e vantaggi
Quando i mercati crollano e la volatilità aumenta (ossia sale l’indice VIX), gli ETF bassa volatilità battono per rendimento l’indice di categoria. E’ quindi nelle fasi di turbolenza dei mercati azionari il momento giusto per investire negli ETF low volatility. In caso contrario, il rischio (altissimo) è quello di ottenere una costante sotto-performance perchè ovviamente non saranno premiati questi fondi.
Se sei un tipo di investitore avverso al rischio e alla ricerca di una stabilità in un contesto di turbolenze di mercato, gli ETF bassa volatilità fanno al caso tuo. Se però non ti accontenti di rendimenti contenuti (il prezzo da pagare per evitare le forti fluttuazioni di mercato) sono altri i fondi che dovresti considerare. Per contenere ancora di più il margine di rischio, tra i migliori ETF bassa volatilità elencati privilegia quelli con esposizione a un unico paese quindi Usa, Europa o Emergenti (al di là delle solite precisazioni su liquidità e costi).
Risorse utili sull’investimento in ETF:
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