Difficile la vita del risparmiatore di questi tempi. Con l’aumento dei costi, il caro bollette e i rincari sulle spese di tutti i giorni, mettere da parte qualcosa diventa un’impresa piuttosto complicata. A questo punto è necessario capire dove si può risparmiare e iniziare a farlo dai conti correnti potrebbe essere un’ottima soluzione. Il conto corrente ha infatti un costo di gestione, ma fortunatamente, grazie agli strumenti di comparazione presenti online, possiamo individuare quelli più convenienti di altri. In questo articolo proporremo una panoramica dei migliori conti correnti più economici di quest’anno, aggiornando mese dopo mese nel caso dovessero essere proposte soluzioni più accattivanti dal punto di vista economico e, soprattutto, più convenienti.

Migliori conti correnti 2022: le proposte più interessanti

Facciamo una panoramica sui migliori conti del 2022, suggerendo un profilo di correntista che ha un deposito di oltre 5.000 euro (la soglia oltre la quale va pagata l’imposta di bollo).

Uno dei conti più interessanti del momento è il SelfyConto Mediolanum, poiché offre un conto online a canone zero per gli under 30, il che lo rende un prodotto ideale e funzionale per i più giovani.

Tra i migliori conti online a zero spese troviamo anche Tinaba: conto e carta in un’unica app mobile, dove poter gestire al meglio i servizi digitali (sono davvero molti) offerti dalla banca, con possibilità anche di investimento. Con zero costi di gestione, i primi 24 prelievi sono gratuiti ed è molto apprezzabile la trasparenza informativa sui prezzi. Inoltre, su tutti gli acquisti (come si legge nel regolamento interno), è previsto un 10% di Cashback, quindi di rimborso. Le ricariche della carta, infine, sono gratuite.

All’appello non può mancare il conto corrente Fineco: primo mese gratuito, mentre dal secondo in poi il canone mensile costa 6,95 €. La quota mensile è azzerabile al verificarsi di alcune condizioni ed è comunque a canone zero per gli under 30. Il conto Fineco dà la possibilità di effettuare degli investimenti su un ampio catalogo di prodotti, presenta un supporto formativo e ha un servizio clienti di qualità.

Incrociando le soluzioni proposte dai simulatori online, tra i migliori conti correnti del mese spicca WeBank di Banco BPM: la sola spesa da pagare risulta essere l’imposta di bollo per giacenze annue superiori a 5.000 euro (34,20 €). Zero canone conto e zero canone carte. Conveniente per chi cerca un prodotto a (quasi) zero spese.

All’appello dei conti più interessanti del momento non manca Controcorrente di IBL Banca, grazie alla sua peculiarità di offrire interessi attivi sul deposito. Infatti, per i primi 6 mesi, sono applicati interessi lordi dello 0,30%, mentre il canone mensile è azzerato sui depositi di oltre 5.000 euro: attenzione, però, non c’è da pagare alcuna imposta di bollo per le giacenze sopra i 5.000, visto che è a carico della banca fino al 31 dicembre 2023. Prevista anche una carta di debito contactless (la carta di credito è a pagamento e costa 19 euro all’anno). Il canone senza sconti ammonta a 1 € al mese, mentre per quanto riguarda i bonifici il primo al mese è gratuito, poi dal secondo in poi 0,40 €.

Altro conto corrente da guardare con interesse è il conto BBVA: anche qui troviamo come unica spesa il bollo da 34,20 che si paga una volta all’anno se la giacenza annua supera i 5.000 euro. Il vantaggio di questo conto è rappresentato dal Gran Cashback 20%, che ti permette di ottenere un rimborso sui tuoi acquisti fino a un massimo di 100 €. Canone annuo gratuito, bonifici e prelievi (anche presso ATM di altre banche) 0 spese.

Un altro conto abbastanza economico e che supera i 50 euro di spese di gestione annua è Widiba. Questo prodotto ha come spese l’imposta di bollo (34,20 euro per somme depositate superiori a 5.000 euro) e la eventuale carta di credito (20 euro all’anno). Tuttavia è totalmente paperless, una buona scelta per l’ambiente.

Un conto a zero spese è Hype, che si distingue in varie tipologie: dalla versione standard, passando per quella Premium, senza dimenticare Hype Business. Ovviamente, se la prima è a canone zero, le seconde prevedono una quota annuale da pagare.