I titoli del settore bancario, nonostante il ritracciamento di aprile, restano tra i più performanti in assoluto. Ecco perchè un certificato che paga cedole fino all’1,5% mensile (tradotto il 18% annuo) non poteva passare inosservato. Il prodotto in questione è l’ISIN IT0006769019 emesso da Natixis e con un sottostante un basket di banche formato dalle italiane MPS e BPER Banca a cui poi si aggiungono Barclays e Deutsche Bank.
Il prodotto ha durata tre anni e presenza di una barriera decisamente profonda (55% sia alla data di pagamento della cedola che alla scadenza) che rappresenta un ulteriore valore aggiunto perchè di fatto aiuta a gestire molto meglio le fasi caratterizzate da una maggiore volatilità di mercato.
E allora vediamo nel dettaglio il prodotto.
Certificato ISIN IT0006769019 sulle banche europee: caratteristiche essenziali
Tecnicamente il prodotto è un fast cach collect con effetto memoria e autocall a partire da agosto 2025 con tigger al 100% dei prezzi di rilevazione iniziale. Grazie all’effetto memoria, i premi eventualmente persi per mancato raggiungimento dei target possono essere recuperati alle date di osservazione successive se tutti i titoli del basket dovessero prezzare sopra lo stike. Il valore nominale di sottoscrizione è di 1.000 euro e quindi ogni cedola mensile sarebbe pari a 15 euro lorde (c’è la tassazione sui certificati da considerare). La scadenza è maggio 2028.
Grazie proprio alla struttura fast il certificato paga potenziali premi alti salvaguardando comunque la possibilità di uscita dall’investimento nel giro di pochi mesi se dovesse scattare l’autocall.
Sul secondario di Borsa Italiana, il certificato ISIN IT0006769019 scambia sotto la pari in area 980 euro.
Nella tabella in basso sono riportati i fixing iniziali per ognuno dei titoli che compongono il basket sottostante:
- Monte dei Paschi: 7,204 euro con distanza dalla barriera 45% e quindi 3,96 euro
- BPER Banca: 7,634 euro con distanza dalla barriera 45% e quindi 4,2 euro
- Deutsche Bank: 24,085 euro con rottura barriera in caso di discesa sotto ai 13,25 euro
- Barclays: 323,300 GPB e 177,82 GBP di livello barriera
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Funzionamento dell’autocall e scenari alla scadenza
Autocall e scenario alla scadenza sono i due punti caldi del certificato di Natixis.
Come già accennato l’autocall scatta a partire da agosto 2025 ossia dal terzo mese di vita del prodotto. L’attivazione porta al rimborso anticipato ed è automatica nel senso che si realizza se tutto il basket è sopra lo strike collocato al 100% del valore iniziale. In questa situazione viene rimborsato tutto il capitale nominale più l’ultima cedola e quella eventualmente portate in memoria. Questo se l’autocall si attiva subito.
Nel caso di mancata attivazione, la finestra utile diventa quella immediatamente successiva quindi settembre 2025. In questo caso, però, il trigger per il rimborso cala dell’1% e continuerà a calare di un punto percentuale per ogni mese successivo nel caso in cui non ci sia la condizione per il rimborso. Il valore ultimo del trigger diventa il 68% nel caso in cui l’autocall scatti nell’ultima finestra utile. Esperienza insegna che, nella quali totalità dei casi, questi certificati non vadano a scadenza proprio per attivazione dell’autocall.
Ma ammettiamo che invece l’autocall non si attivi mai e che quindi l’ISIN IT0006769019 di Natixis arrivi alla sua naturale scadenza ossia maggio 2028. A questo punto gli scenari possibili sono i canonici due: se i titoli del basket dovessero essere tutti sopra alla barriera collocata al 55% dei vari strike di partenza, allora il sottoscrittore avrebbe diritto al capitale nominale, all’ultimo premio dell’1,5% e anche ai premi non pagati nel corso della vita (c’è l’effetto memoria); viceversa nel caso opposto il certificato pagherebbe la performance del worst of. Ciò significa che se putacaso il peggiore tra i 4 sottostanti ha perso il 50% del suo valore rispetto allo strike iniziale, allora il rimborso sarebbe di 500 euro con una perdita degli altri 500 del capitale nominale minimo di 1000 euro. Inutile dire che l’ultimo premio sarebbe perso come pure quelli eventualmente non pagati (l’effetto memoria, infatti, si annulla).
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