Nel panorama del finanziamento collettivo in Italia, si è osservata una riduzione contenuta del mercato, riguardante tanto la somma raccolta quanto il numero di piattaforme riconosciute. L’analisi, offerta dall’Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano, sottolinea una decrescita dell’1% del mercato, con una cifra che si attesta a 343,79 milioni di euro. Il crowdfunding immobiliare sembra però essere in buona salute, registrando un dato in controtendenza con gli altri segmenti nei quali è coinvolto l’equity crowdfunding.

Equity crowdfunding e crowdfunding immobiliare in Italia: il punto della situazione

Il segmento dell’equity crowdfunding, che comprende sia progetti immobiliari che non, mostra segnali contrastanti. Mentre il settore non immobiliare ha subito una contrazione dell’11%, il segmento immobiliare si è distinto, registrando una crescita del 28%. Il settore degli immobili si rivela quindi particolarmente vitale nel panorama italiano.

Situazione del crowdfunding immobiliare in Italia

Il crowdfunding nel settore immobiliare ha assistito a una crescita significativa nel 2022. Oltre dieci piattaforme sono state rilevate, con una somma totale di 56,42 milioni di euro, evidenziando una crescita del 31,3% rispetto all’anno precedente. Il real estate, in particolare, emerge come elemento chiave, contribuendo con 60,05 milioni nella raccolta finalizzata.

Prospettive future del crowdfunding immobiliare

All’orizzonte si prevede una trasformazione radicale con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento europeo ECSP. Le piattaforme stanno agendo per ottenere le necessarie approvazioni entro il 10 novembre. Le prospettive includono l’operatività in un mercato unificato, con novità significative in termini di trasparenza e adempimenti relativi agli investitori.

Il crowdfunding immobiliare si rivela pertanto un settore complessivamente in crescita. Il trend dominante è il mondo retail, con il tech e il food che si confermano come ambiti di grande interesse. La crescente attenzione verso questi settori negli ultimi tre anni è sintomo della loro potenziale espansione.

Raccolta di capitale online: le regole

Le piccole e medie imprese sono le principali utenti dell’equity crowdfunding. Per accedere a questa forma di finanziamento, è necessario soddisfare specifici criteri e avere a disposizione documenti come il Business Plan e una valutazione pre-money, che devono convincere i potenziali investitori.

Per la raccolta di capitali online, si raccomandano tre approcci strategici:

  • una comunicazione efficace;
  • una reward policy ben delineata;
  • una chiara Exit Strategy.

Questi elementi possono migliorare l’efficacia della campagna e fornire incentivi adeguati agli investitori.

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Conclusioni

Il panorama del crowdinvesting in Italia mostra segnali misti con settori in crescita, come quello immobiliare, e altri in contrazione. L’imminente introduzione del nuovo Regolamento europeo potrebbe apportare ulteriori cambiamenti, offrendo opportunità in un mercato sempre più dinamico e competitivo. Le strategie consigliate e la conoscenza delle principali piattaforme rappresentano elementi chiave per navigare con successo in questo affascinante ambito.