Il risparmio aumenta sotto diverse forme in Italia, anche se c’è la paura di tasse improvvise (leggi: patrimoniale) sul conto corrente. Il Covid, però, fa più paura, soprattutto ai soldi messi da parte. L’ultimo bollettino dell’Abi è significativo in tal senso e ancora più pregnante sarà quello di novembre. Certo è l’incremento nella raccolta dei depositi e il calo nella raccolta obbligazionaria rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Conto corrente: risparmio e accantonamenti settembre 2020, il bollettino Abi

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“In Italia i depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, a settembre 2020, di oltre 125 miliardi di euro rispetto a un anno prima (variazione pari a +8,0% su base annuale)”, a quota 1.682 miliardi, si legge nella nota. In calo invece “la raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni”, che è scesa nell’ultimo anno “di circa 15 miliardi di euro in valore assoluto (pari a -6,3%). Concludendo, “la dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) risulta in crescita del +6,1% a settembre 2020”.

La tendenza ad accantonare i soldi era già in crescita tra le imprese più grandi prima della stagione estiva. “I dubbi sul vigore che avrebbe potuto avere la ripresa e i timori per una nuova crisi di liquidità legata a lockdown anche solo localizzati in alcune aree ha spinto gli imprenditori alla prudenza”, scrive Laura Serafini su Il Sole 24 Ore.

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Sempre per quanto riguarda il mese di settembre 2020 “il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) è in Italia lo 0,52%”, valore stabile e invariato rispetto al mese precedente. Ciò, spiega l’Abi, è effetto e risultato dei seguenti elementi:

  • Tasso praticato sui depositi (conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito), 0,33% (0,34% nel mese precedente);
  • Tasso sui PCT, che si colloca a 1,06% (0,93% il mese precedente);
  • Rendimento delle obbligazioni in essere, 1,99% (1,98% ad agosto 2020).