L’asta di BOT 12 mesi programmata per il 10 dicembre 2025 è praticamente il collocamento di chiusura dell’anno nonchè ultima opportunità per gli investitori che intendono impiegare liquidità a breve termine con rischio sovrano italiano. Si tratta di una nuova emissione da 9 miliardi di euro, concepita per rifinanziare in modo lineare lo stock in scadenza e mantenere efficiente il tratto annuale della curva. Dopo l’analisi tecnica del titolo e delle modalità di accesso, abbiamo pensato di aggiungere una simulazione su un investimento di 10.000 euro, utile per valutare l’impatto reale di rendimento. Meglio quindi proseguire con la lettura di tutto l’approfondimento.
Indice
Asta BOT 10 dicembre 2025: quadro tecnico emissione
Il 10 dicembre il Tesoro mette in asta un BOT annuale con caratteristiche standardizzate ma rilevanti per chi gestisce capitale di breve periodo. Il titolo presenta una durata effettiva di 367 giorni, con data di regolamento il 12 dicembre 2025 e scadenza il 14 dicembre 2026. L’emissione una prima tranche e quindi codice ISIN verrà assegnato dal MEF a ridosso del regolamento, come prassi. L’importo offerto è pari a 9 miliardi di euro, dimensione coerente con un mercato ampio e liquido che, al 28 novembre, contava 133,68 miliardi di BOT in circolazione distribuiti su scadenze a sei e dodici mesi.
Il collocamento avverrà al solito tramite asta competitiva, con richieste espresse dagli operatori in termini di rendimento. Il prezzo di aggiudicazione sarà unico (marginale), mentre i partecipanti abilitati presentano più domande su diversi livelli di rendimento. Gli investitori retail non influenzano direttamente il rendimento in asta, poiché si limitano a sottoscrivere al prezzo marginale determinato nella fase competitiva.
A livello di struttura, il titolo è emesso senza cedola, come previsto per i BOT, e genera rendimento esclusivamente tramite sconto rispetto al valore nominale di rimborso. La tassazione sui proventi è del 12,5%.
Il MEF ha comunicato che in corrispondenza della scadenza del 12 dicembre 2025 giungeranno a rimborso 11,44 miliardi di euro di BOT,
Le commissioni massime applicabili dagli intermediari al retail restano fissate allo 0,15% per la durata annuale, misura standardizzata e non modificabile.
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Partecipazione all’asta del 10 dicembre 2025: tempistiche e operatività
Le scadenze operative per accedere all’asta del BOT annuale sono le seguenti.
Le prenotazioni del pubblico attraverso il proprio intermediario devono essere effettuate entro il 9 dicembre 2025. Gli operatori che partecipano direttamente all’asta possono presentare le domande fino alle 11:00 del 10 dicembre, rispettando le modalità del sistema telematico del MEF.
Per completezza, il MEF ha fissato un collocamento supplementare l’11 dicembre alle 15:30, accessibile esclusivamente agli operatori specialisti.
Il regolamento per tutte le operazioni è previsto per il 12 dicembre 2025, data in cui verranno contabilizzati acquisti e addebiti.
Per l’investitore privato la procedura è lineare: l’ordine viene trasmesso al proprio intermediario con modalità standard adesione all’asta, senza indicare prezzo o rendimento, che verranno determinati solo dopo la conclusione della fase competitiva. La sottoscrizione minima è di 1.000 euro, mentre non esistono particolari limiti massimi, salvo policy interne dell’intermediario.
Una volta assegnato il prezzo marginale, il BOT può essere liberamente negoziato sul mercato secondario (MOT), sebbene per un titolo di questa natura il portare a scadenza resta la strategia più diffusa.
Simulazione su 10.000 euro investiti nell’asta annuale del 10 dicembre 2025
Per valutare il rendimento potenziale dell’operazione, ipotizziamo una situazione di mercato coerente con i tassi di fine 2025, assumendo un prezzo di aggiudicazione ipotetico pari a 97,9 euro. Si tratta di un riferimento verosimile ma puramente esemplificativo, utile a quantificare l’operazione su base numerica.
Dati della simulazione:
- Capitale nominale acquistato: 10.000 euro
- Prezzo ipotetico: 97,90
- Esborso totale: 10.000 × 0,9790 = 9.790 euro
- Rimborso a scadenza: 10.000 euro
- Differenza lorda: 210 euro
- Imposta 12,5%: 26,25 euro
- Utile netto: 183,75 euro
- Rendimento netto annuo sul capitale impiegato: 210 / 9.790 = 2,14%
Questa simulazione è la dimostrazione della natura “meccanica” del BOT annuale: rendimento certo, volatilità prossima allo zero, assenza di cedole, piena trasparenza fiscale e linearità operativa.
Morale: l’investitore sa esattamente quanto impiega e quanto incasserà in scadenza, rendendo il titolo un veicolo ideale per intervenire sul tratto breve della curva senza assumere duration aggiuntiva o rischio spread rilevante.
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Ultima asta dell’anno: niente collocamento del 29 dicembre
Il MEF ha confermato che il previsto collocamento del 29 dicembre 2025 non avrà luogo. La conseguenza operativa è immediata: quella del 10 dicembre sarà l’ultima asta BOT dell’intero anno solare. Gli investitori che intendono posizionarsi sul tratto a 12 mesi dovranno dunque operare nella finestra attuale, senza possibilità di attendere un’emissione post-natalizia come era in programma.
Morale: per chi pianifica finanziariamente il cash management, l’asta del 10 dicembre rappresenta l’ultimo punto di ingresso utile per fissare oggi il rendimento del proprio capitale su base annuale, con la sicurezza e la prevedibilità tipiche di questa categoria di titoli. Poi se ne parlerà nel 2026.
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Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo e non si può considerare in alcun modo un’indicazione operativa. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità sull’utilizzo delle informazioni riportate.
