La prossima asta BTP è in agenda il 24 settembre quando in collocamento andranno Short Term e BTP€I. I dettagli di questa emissioni verranno resi noti dal MEF attraverso i soliti canali venerdì 19 settembre. Per l’appuntamento con il medio e lungo termine, poi, sarà necessario attendere ancora di più (asta il 26 settembre con comunicazione il 23). Fino ad allora comunque il Tesoro non se ne starà con le mani conserte visto che già domani 17 settembre tornerà in azioni. E’ stato infatti annunciato ieri sera l’avvio di un maxi piano di riacquisto di titoli di stato già negoziati sul mercato secondario. Un’operazione a dir poco consistente con ben cinque diversi BTP 1 un CCTeu che verranno ricomprati dal Tesoro e quindi esclusi dalle negoziazioni.
Si tratta di una operazione che, per numero di titoli coinvolti, non si vedeva da tempo. Particolare curioso riguarda il timing: la decisione di procedere con il piano di riacquisto di titoli di stato è arrivata proprio a poche ore dalla pubblicazione dei nuovi incoraggianti dati sul debito pubblico italiano (vedremo dopo anche questi).
Quali sono i titoli di stato che saranno riacquisti il 17 settembre 2025
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato ieri che mercoledì 17 settembre 2025 effettuerà un’operazione di riacquisto di titoli di Stato per un importo massimo di 5 miliardi di euro. L’intervento rientra nelle attività di gestione del debito pubblico. Il regolamento delle operazioni è fissato per il 19 settembre 2025.
Dal MEF la precisazione che il riacquisto sarà finanziato attraverso le risorse disponibili sul Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato e sul Conto disponibilità.
Oggetto del riacquisto saranno cinque BTP con scadenza ravvicinata a cui si aggiunge poi un CCTeu. Ecco il dettaglio:
- BTP ISIN IT0005514473: scadenza 15 gennaio 2026, cedola 3,5% e prezzo sul secondario 100,47
- BTP ISIN IT0004644735: scadenza 1 marzo 2026, cedola 4,5% e pricing 101,125
- BTP ISIN IT0005437147: scadenza 1 aprile 2026, cedola 0% e prezzo 98,93
- BTP ISIN IT0005170839: scadenza 1 giugno 2026, cedola 1,6% e prezzo 99,71
- BT ISIN IT0005454241: scadenza 1 agosto 2026, cedola 0% e prezzo 98,34
- CCTeu ISIN IT0005428617: scadenza 15 aprile 2026
Come si può subito notare dall’elenco si tratta dunque di titoli a breve termine, tutti in scadenza nel corso del 2026, il che lascia intendere un’operazione finalizzata a gestire i rimborsi ravvicinati e a migliorare il profilo temporale del debito pubblico.
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Chi può partecipare al riacquisto di Btp e CCTeu deciso dal MEF?
L’asta del 17 settembre non sarà accessibile al pubblico retail né agli investitori istituzionali in generale. Sarà infatti riservata esclusivamente agli specialisti in titoli di Stato, cioè a quelle banche e intermediari finanziari riconosciuti ufficialmente dal MEF per il loro ruolo di sostegno al mercato primario e secondario dei titoli pubblici italiani.
Questi soggetti, detti anche primary dealers, hanno il compito di garantire la liquidità dei BTP e degli altri strumenti del Tesoro e, in cambio, hanno accesso a operazioni speciali come aste supplementari o, come in questo caso, a operazioni di riacquisto competitive.
Debito pubblico italiano in calo a luglio 2025
Con l’asta di riacquisto del 17 settembre 2025 il Tesoro italiano mira a rafforzare la gestione del debito a breve termine, riducendo l’ammontare di titoli in scadenza nel 2026. Come abbiamo visto, per gli investitori retail l’operazione non comporta un coinvolgimento diretto, ma rappresenta comunque un segnale rilevante sulla strategia di gestione del debito pubblico e sulla volontà di mantenere ordinato il calendario dei rimborsi.
Proprio a proposito di debito pubblico, la Banca d’Italia proprio ieri ha annunciato che nella rilevazione di luglio è emerso un ribasso. Alla fine del mese di riferimento, infatti, il debito pubblico italiano risultava pari a 3.056,3 miliardi di euro rispetto ai 3.070,8 miliardi di inizio mese (dato rivisto). Tuttavia su base annua, il debito pubblico risulta invece cresciuto in modo considerevole. Era infatti pari a 2.951 miliardi di euro a luglio 2024 (+ 105,3 miliardi in un anno).
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