In un contesto caratterizzato dal ribasso degli interessi proposti dai conti deposito, il 29 luglio si terrà la solita asta di BOT semestrali. Un titolo nuovo di zecca verrà messo sul mercato per un ammontare pari a 6,5 miliardi di euro. Obiettivo del MEF è il tutto esaurito senza la palla al piede di rendimenti troppo alti. Obiettivo degli investitori è invece strappare un tasso quanto più alto possibile tendendo conto di un contesto da mesi caratterizzato da un trend ribassista di cui la prima vittima è proprio il BOT a scadenza più corta ovvero quello semestrale. Di nuovo rispetto alle asta dei mesi scorsi (i titoli a sei mesi sono sempre collocati nel secondo appuntamento del mese) c’è che a luglio non c’è stato alcun taglio dei tassi BCE. Per la prima volta dopo una serie lunghissima di ribassi, l’EuroTower ha lasciato fermo il costo del denaro. Tanto è bastato per ridare slancio alla speranza: e se dall’asta del 29 luglio venisse esitato un rendimento più alto rispetto a quella di giugno?
Proviamo a capirlo partendo, come sempre, dalla presentazione del titolo in emissione.
Asta BOT 29 luglio 2025: ecco il semestrale in emissione
Avrà scadenza il 31 gennaio 2026 il BOT a sei mesi in asta martedì. ISIN da assegnare come sempre avviene con le nuove emissioni, il titolo ha una durata pari a 183 giorni pari pari. Il più classico dei semestrali insomma.
Dell’ammontare massimo abbiamo già detto, tuttavia va tenuto presente che il regolamento dell’emissione prevede anche un’asta suppletiva pari al 10% dell’importo emesso quindi ci saranno 650 milioni di euro in più. Considerando che alla data di regolamento fissata per il 31 luglio in scadenza andranno BOT a sei mesi per un totale di 9,675 miliardi, perlomeno su quest6a lunghezza, ad esito del collocamento ci sarà un leggero restringimento della masse in circolazione (i 7,15 miliardi copriranno solo in parte in volume in scadenza).
Le date calde dell’asta BOT di fine luglio saranno:
- 28 luglio il termine per la prenotazione da parte del pubblico
- ore 11 del 29 luglio il termine per la presentazione delle domande in asta da parte degli intermediari autorizzati
- ore 15,30 del 30 luglio il termine del collocamento supplementare
- 31 luglio regolamento con accredito fisico sul conto titoli degli investitori che hanno partecipato all’asta tramite intermediario
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Come partecipare all’asta con 10.000€ e a quali rendimenti ambire
Il taglio minimo per prendere parte all’asta è di 1.000€. La partecipazione è per modo di dire perchè a prendere fisicamente parte all’asta è l’intermediario non potendo essere direttamente l’investitore. Quest’ultimo si limiterà a inviare la disposizione di acquisto tramite il suo conto titoli. Ammettiamo che l’ordine sia per 10.000€. Quanto più sarà basso il prezzo esitato dall’asta, tanto meglio sarà sarà per l’investitore. Quando anche i rendimenti dei BOT semestrali erano alti per effetto delle politiche BCE, era possibile strappare prezzi piuttosto bassi aumentando così il guadagno dato dalla differenza tra prezzo di acquisto e 100 di prezzo alla scadenza (i BOT possono essere sempre venduti prima della scadenza la non alla pari). Per l’asta del 29 luglio non c’è da farsi grandi illusioni: visti i precedenti il prezzo di aggiudicazione dovrebbe essere attorno ai 99 cent.
Per investire 10.000€ in BOT saranno quindi necessari 9.900€. Quei 100€ di differenza sono il guadagno. Occhio perchè il titolo è semestrale quindi il rendimento sarebbe teoricamente del 2% annuo ma si riduce all’1% alla scadenza di fine gennaio.
Tanto? Poco? Semplicemente in linea con la situazione in atto sulla curva oramai da tempo.
Dopo l’emissione del 29 luglio, calerà il sipario sul programma mensile. Appuntamento ad agosto con le prossime aste BOT che, lo possiamo già anticipare in modo del tutto ufficiale, sono state già confermate tutte e due.
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