grafico di borsa e loghi di Unicredit e Intesa Sanpaolo
Certificato BBVA su Unicredit e Intesa Sanpaolo (www.risparmioggi.it)

Anche la spagnola BBVA entra sul mercato italiano dei certificati di investimento. Lo fa con un prodotto che ha quasi il sapore del test per sondare la reazione degli investitori e quindi sembra preferire andare sul sicuro. Il basket sottostante al nuovo Phoenix Memory, infatti, è formato dai due pesi massimi del settore bancario italiano come le azioni Intesa Sanpaolo e Unicredit. Il certificato ISIN XS3006592847 è in quotazione sul Cert-X di Borsa Italiana dallo scorso 29 maggio e, almeno fino ad ora, sembra far discutere gli appassionati più che altro per quel premio del 12% che viene corrisposto ogni anno tutto assieme.

Nella stragrande maggioranza dei casi i certificati della stessa tipologia prevedono cedole potenziali mensili. Mandare “in differita” tutto ai 12 mesi è quantomeno inedito visto i tempi che corrono, tuttavia anche in questo ci si poteva attendere qualcosa in più da BBVA. C’è quindi il sospetto che l’emittente spagnola voglia andare con i piedi di piombo almeno in questa prima fase.

Primo certificato BBVA sulle azioni Unicredit e Intesa Sanpaolo: le caratteristiche

Fin all’altro giorno, BBVA (Banco Bilbao Vizcaya Argentaria) era nota nel mondo degli investment certificates per essere sottostante singolo o parte del basket sottostante di numerosi prodotti anche molto diversi tra loro. Con il lancio sul mercato italiano del nuovo ISIN XS3006592847, la spagnola passa anche dall’altra parte della barricate e come prodotto ne definisce uno molto classico nella struttura (ad eccezione del premio annuale) che come sottostante ha due tra le quotate a maggiore market cap di tutto il Ftse Mib. Le azioni Unicredit da inizio 2025 hanno messo a segno una progressione del 50% mentre le azioni Intesa Sanpaolo sono cresciute del 27%. Entrambe hanno passato indenni il sell-off che si è abbattuto sui mercati azionari ad inizio aprile a seguito dell’introduzione dei dazi Usa.

Tornando al certificato BBVA, il prodotto ha durata tre anni (scadenza 08/05/2028) e barriera al 60% dei livelli iniziali dei due titoli. C’è come sempre in questo tipo di prodotti la possibilità di autocall con trigger al 100%. Tre le date calde durante tutta la vita del certificato:

  • 30 aprile 2026
  • 30 maggio 2027
  • 20 aprile 2028

In queste tre date è previsto il pagamento della cedola annuale del 12% ma è anche possibile il rimborso anticipato.

Denominato in Euro ed emesso a 1000, il certificato ha data strike l’8 maggio 2025 e data di valutazione finale il 28 aprile 2028.

Per Intesa Sanpaolo lo strike è 4,8125 euro mentre per le azioni Unicredit è 53,26 euro. E’ presente l’effetto memoria e quindi se alle date di osservazione intermedie il requisito della barriera non dovesse essere soddisfatto ossia i prezzi di una delle due azioni sottostanti (o ovviamente di entrambe) non dovessero rispettare la barriera, il premio del 12% sarebbero portato in memoria alla data di osservazione successiva che però è dopo un anno.

Lo scenario alla scadenza è quello classico: se non dovesse scattare l’autocallable e il requisito della barriera dovesse essere rispettato, allora verrebbe rimborsato il capitale nominale più la cedola del 12% (oltre a quelle portate in memoria); viceversa se non dovesse esserci il richiamo anticipato ma una delle due azioni tra Unicredit e non Intesa Sanpaolo avesse perso oltre la soglia tollerata dalla barriera, allora non ci sarebbe rimborso del nominale ma il solito meccanismo del worst of.

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Rating emittente garanzia di affidabilità

Il gruppo bancario spagnolo BBVA vanta da tempo una solida posizione sul mercato internazionale, come confermato dalle recenti valutazioni da parte delle principali agenzie di rating:

  • Standard & Poor’s ha confermato il rating A il 27 marzo 2025, evidenziando una buona capacità di far fronte agli impegni finanziari, nonostante un contesto economico globale complesso.
  • Moody’s ha assegnato a BBVA il rating A3 il 17 marzo 2025, sottolineando la stabilità del profilo creditizio e la resilienza della banca di fronte a scenari macroeconomici sfidanti.
  • Fitch Ratings ha attribuito un rating BBB+ in data 8 maggio 2025, confermando la solidità della struttura patrimoniale e la buona gestione del rischio da parte dell’istituto.

Le valutazioni complessive delle agenzie internazionali mettono in risaldo la fiducia costante nella solidità finanziaria e nella strategia di lungo termine di BBVA.

Azioni Intesa Sanpaolo e Unicredit: centrali quali sono le prospettive?

Non è necessario vantare una grande esperienza sui certificati per comprendere che l”esito del primo prodotto BBVA sul mercato italiano dei certificates dipende dalle prospettive delle azioni Unicredit e Intesa Sanpaolo. La quotata di Piazza Gae Aulenti è in primissima linea nel risiko bancario italiano con la sua OPS sulle azioni Banco BPM, il gruppo guidato da Carlo Messina ha invece già dato su questo fronte ed è del tutto indifferente al nuovo round del consolidamento.

Premesso questo, sulle azioni Unicredit proprio il giorno precedente all’emissione del certificato da parte di BBVA, è arrivata la conferma del rating buy da parte degli analisti di Jefferies i quali hanno portato il target price a 65,8 euro, decisamente sopra ai prezzi attuali. Per questi esperti la view è bullish e le azioni Unicredit restano da comprare avendo un ampio margine di ulteriore rialzo.

Per Intesa Sanpaolo vale lo stesso ragionamento. Sempre gli esperti di Jefferies hanno infatti confermato, nella stessa occasione, il rating buy con target price alzato a 5,6 euro. View bullish, quindi, anche se il potenziale di upside è più contratto ma questa è solo una sfumatura.

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