Azioni Saipem praticamente piatte nell’ultima seduta prima dello stacco del dividendo 2025. Il prossimo lunedì 19 maggio, infatti, anche la quotata engineering sarà alle prese con la cedola assieme ad altre 23 quotate del solo Ftse Mib. E’ il cosiddetto dividend day 2025 di Borsa Italiana ma per Saipem è molto di più perchè sarà il giorno del ritorno della cedola dopo ben 5 anni di digiuno totale. Era infatti il 18 maggio 2020 quando la società del settore petrolifero staccava il suo ultimo dividendo prima di una lunga pausa. Allora la cedola fu pari ad appena 0,01 euro mentre il dividendo Saipem 2025, relativo all’esercizio 2024, ammonterà a 0,17 euro per ogni azione.
In cinque anni tutto è cambiato a partire proprio del prezzo delle azioni Saipem: oggi 2,27 euro, allora 5,58 euro. In mezzo c’è però il raggruppamento azionario del giugno 2022 (una nuova azione ordinaria ogni 10 azioni ordinarie esistenti) e soprattutto il risanamento del gruppo. Proprio il miglioramento dei conti è stato alla base del ritorno della cedola in casa Saipem.
Due dividendi in 10 anni per le azioni Saipem
Dall’esercizio 2014 ad oggi, Saipem ha al suo attivo solo due dividendi compreso quello in stacco il 19 maggio. Questo perchè anche prima del dividendo di 0,01 euro sull’esercizio 2019, la quotata engineering aveva messo in fila una lunga serie di esercizi senza alcun dividendo. Andando a ritroso nello storico dei dividendi è necessario tornare fino all’esercizio 2012 per ritrovare una cedola. In quella circostanza venne infatti deliberato (e poi staccato a maggio 2013) una cedola pari a 0.668 euro. Quella fu l’ultimo dividendo di una lunga stagione in cui Saipem non mancò mai un appuntamento con la remunerazione degli investitori.
L’auspicio, confermato dai piani sul payout della società, è che con il dividendo 2025 riparta un nuovo ciclo.
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Le azioni Saipem crollano del 14% nel 2025: vola il dividend yield
Lo stacco del 19 maggio non sarà solo un evento storico per i possessori di azioni Saipem ma sarà anche un avvenimento altamente remunerativo. Parliamo di dividend yield ovvero rendimento da dividendo un indicatore che tende a schizzare verso l’alto se i prezzi dell’azione interessata allo stacco hanno subito una contrazione nell’ultimo periodo. Le azioni Saipem si apprestano a chiudere l’ultima seduta di borsa prima dello stacco in area 2,27 euro. Rispetto ad un mese fa i prezzi sono più alti del 24% ma da inizio anno è presente una flessione del 14% circa. Saipem, come anche le altre quotate del settore petrolifero esposte alle fluttuazioni del greggio conseguenti alla guerra commerciale, non sta performando particolarmente bene nel 2025.
In questo contesto a togliersi una bella soddisfazione saranno gli investitori che hanno inserito azioni Saipem nel loro portafoglio proprio per avere una rendita grazie al dividendo. Ebbene alla luce dei prezzi attuali, il dividendo Saipem garantisce uno yield del 7,49%. Nel momento in cui venne annunciata la cedola, a marzo, il dividend yield era addirittura pari all’8,64% e questo perchè allora le azioni prezzavano addirittura sotto ai 2 euro.
Il dividendo Saipem non è la sola new entry del 2025
Il dividendo Saipem 2025 non sarà la sola new entry del Ftse Mib. Sempre il 19 maggio prossimo ci sarà infatti anche lo stacco della cedola di Nexi. In questo caso siamo dinanzi ad un repor completo perchè se la quotata enginnering mancava l’appuntamento con la remunerazione da 5 anni pari pari, Nexi, dal canto suo, è il suo primo dividendo. La società dei pagamenti digitali, infatti, prima di quest’anno non aveva mai staccato una cedola. Per la cronaca Nexi distribuirà un dividendo pari a 0,25 euro per azione, per un totale di 300 milioni di euro.
Il motivo per cui quest’anno ci sarà un dividendo Nexi è lo stesso alla base del ritorno della cedola in casa Saipem ossia la presenza nel bilancio 2024 di un buon livello di utile.
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