Niente massimi storici per le azioni Qualcomm che, dopo aver sfiorato questo obiettivo nel giorno in cui è stato annunciato il lancio di nuovi chip AI, sono finite in balia delle prese di profitto. Il titolo della società di San Diego passa di mano a 181,6$, in ribasso di oltre 3 punti percentuali rispetto a ieri quando le quotazioni avevano prima raggiunto un massimo intraday a oltre 205$ per poi ripiegare e chiudere in area 190$, livello che aveva lasciato comunque aperta la porta ad una possibile ripresa del rally nella successiva seduta magari con il superamento del massimo intraday di ieri che avrebbe a sua volta significato il mantenimento della spinta rialzista magari proprio verso quell’area superiore dai 220$ che avrebbe potuto significare l’aggancio dei massimi storici.
E invece, niente di tutto questo è avvenuto, con i record di sempre che, almeno per adesso, sembrano essere sfumati. L’appuntamento, però, potrebbe essere solo rimandato e questo per due motivi uno di ordine fondamentale e l’altro più di ordine tecnico. Per quello che riguarda il primo punto è innegabile che l’annuncio sul lancio di lancio di nuovi chip acceleratori per i data center, comunicazione che aveva letteralmente infiammato i tori, sia un catalizzatore in grado di pesare non solo nell’immediato ma anche e soprattutto in differita anche perchè c’è chi ritiene che, questa mossa, possa essere la prima di una lunga serie e soprattutto possa rappresentare una sfida a Nvidia. Per quello che riguarda invece il secondo punto, la presenza di volumi ben sopra la media giornaliera mensile dimostra che l’interesse sulle azioni Qualcomm continua ad essere molto alto.
Ecco perchè è preferibile non abbassare l’attenzione sul titolo californiano anche se per adesso l’appuntamento con i massimi storici è rinviato.
Cosa fare allora? Inizieremo analizzando la portata dell’annuncio (di cosa si tratta, quali potrebbero essere gli impatti finanziari) per poi dare uno sguardo a quello che dicono gli analisti.
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I nuovi chip AI assist per le azioni
Gli investitori con un portafoglio imbottito di azioni AI lo sanno bene: viviamo in un contesto in cui un giorno si e l’altro pure vengono annunciati accordi, commesse e ordini riguardanti l’intelligenza artificiale. La reazione immediata è sempre positiva. Quella di lungo termine è invece più razionale. Premesso questo, dove si colloca il lancio nuovi chip AI da parte di Qualcomm?
Tecnicamente si tratta di prodotti progettati per l’intelligenza artificiale nei data center, area di mercato in cui domina Nvidia. L’obiettivo dichiarato dal management è quello di diversificare in direzione delle infrastrutture AI un business che fino ad ora è sempre stato troppo incentrato sugli smartphone.
La strada non sarà facile anche se le idee sembrano essere abbastanza chiare.
Il prossimo anno dovrebbe essere messo in vendita l’AI200 mentre nel 2026 dovrebbe esserci il lancio dell’AI250. Entrambi i chip combinati tra loro dovrebbero essere capaci di riempire un intero rack per server raffreddato a liquido. Obiettivo di fondo molto ambizioso che il management di Qualcomm punta a raggiungere grazie a quelli che dovrebbero essere i punti di forza dei suoi chip AI200 e AI250 ossia il contenuto consumo energetico, il costo di proprietà e una concezione del tutto nuova nella gestione della memoria. Il mercato dei chipAI è particolarmente affollato e Qualcomm punta proprio a fare leva su questi sbandierati vantaggi per emergere e ritagliarsi una sua quota.
Ovviamente lo sviluppo di questi nuovi chipAI avrà un costo che non sarà di poco conto soprattutto per una società non del settore. Insomma Qualcomm non ha la forza finanziaria di Nvidia, il management del gruppo di San Diego lo sa e da qui il contestuale annuncio di una collaborazione con la startup Humain che fa riferimento niente poco di meno che al Fondo di Investimento Pubblico dell’Arabia Saudita. L’intesa prevede l’integrazione dell’AI sviluppata dai sauditi con le piattaforme di intelligenza artificiale di Qualcomm.
Azioni Qualcomm faranno meglio delle concorrenti?
+10% nell’ultimo mese, +2% da inizio 2025 e -3% su base annua sono le prestazioni di medio-lungo termine delle azioni Qualcomm. Inutile dire che c’è molto di meglio nel settore dell’intelligenza artificiale. Proprio questa però potrebbe essere la forza di Qualcomm i cui prezzi, a differenza di quelli dei big del settore, non hanno ancora beneficiato dell’effetto AI. Si tratta di capire se sono nelle condizioni per farlo no aldilà della naturale euforia connessa all’annuncio sui nuovi chipAI.
Molto chiari su questo punto gli analisti di Berstein che, confermando il rating ourperform sulle azioni Qualcomm hanno però sottolineato che, allo stato attuale dei fatti i prodotti di intelligenza artificiale della quotata californiana, non sembrano dare alcun contributo al multiplo. Tuttavia, hanno poi proseguito, visto che fino ad oggi a tutte le quotate che si sono buttate sullo sviluppo di intelligenza artificiale è stata data fiducia, perchè non darne un pizzico anche a Qualcomm?
Da qui e solo da qui l’indicazione degli analisti sulla possibilità che il titolo faccia meglio del settore di riferimento. Dovranno poi arrivare i fatti.
L’outperform di Bernestein è un giudizio di un notch più alto rispetto a quello medio attuale che, sulla base di 36 raccomandazioni operative si ferma a accumulate con 19 hold che sovrastano gli 11 buy. Il target price medio di 180$ è poi più basso delle stesse quotazioni correnti del titolo e questo è un segnale da non trascurare.
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