Azioni NVIDIA nella storia. Grazie al vento positivo che soffia sugli indici di Wall Street, il titolo simbolo dell’intelligenza artificiale vede volare la sua market cap complessiva a oltre 4.000 miliardi di dollari. Un numero che vale un doppio primato: prima volta nella storia dei mercati azionari globali che una singola società quotata vale oltre una cifra simile e attuale titolo americano con la capitalizzazione di mercato in assoluto più alta. Lo sfondamento del muro dei 4.000 miliardi di dollari di market cap era nell’aria da inizio luglio.
Le consuete classifiche sui 10 titoli a maggiore capitalizzazione di mercato che puntualmente hanno iniziato a circolare nei primi giorni del mese, già indicavano NVIDIA come la quotata con la più alta market cap in assoluto a quota 3.885 miliardi di dollari ponendo l’accento sul superamento avvenuto ai danni di Microsoft costretta a fermarsi a 3.707 miliardi di dollari. A pochi giorni da quei dati, ecco quindi arrivata la zampata finale. Grazie al rialzo di oltre il 4% messo a segno in sole 5 sedute di borsa, NVIDIA è diventata la prima big americana a valere oltre 4.000 miliardi di dollari.
Di buona salute godono anche gli ETF più esposti alle azioni NVIDIA. Parliamo di fondi a gestione passiva replicano indici in cui il colosso guidato dal CEO Jensen Huang, pesa fino quasi al 30%. A disposizione degli investitori europei (UCITS) ci sono attualmente ben 3 ETF con le azioni NVIDIA a pesare oltre per oltre il 20%!
Azioni NVIDIA trascinate dalle alte aspettative di crescita
Servono oltre 163 dollari per comprare una sola azione NVIDIA, il 2% in più rispetto a ieri. Da inizio 2025 NVIDIA è cresciuta di oltre il 3%, percentuale che sale al 15% nel raffronto anno su anno. La progressione della market cap ha beneficiato di tutto questo: oltre 2.400 miliardi di dollari si sono aggiunti alla sua valutazione solo nel 2025 (+160% da inizio anno).
A fare da catalizzatore è fin qui stato il consolidamento della leadership assoluta che il gioiello di Huang può vantare nel settore dei semiconduttori e dell’intelligenza artificiale. La domanda esplosiva di chip per data center, super-calcolo e AI generativa è alla base dell’apprezzamento del titolo.
Il punto è che le prospettive potrebbero essere addirittura migliori del passato. Proprio il CEO Jensen Huang con la sua recente iniezione di ottimismo “siamo solo all’inizio della rivoluzione AI“, non sta facendo altro che alimentare ancora di più le aspettative degli investitori con il risultato che i prezzi delle azioni NVIDIA tendono a inglobare proprio queste stime euforiche.
Ricordiamoci delle percentuali in questo paragrafo citate perchè proprio con esse andremo ad effettuare il raffronto quando, nel prossimo paragrafo, ci occuperemo delle performance degli ETF con maggiore esposizione al colosso dell’AI.
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Le performance degli ETF più esposti alle azioni NVIDIA
Attualmente sono 3 gli ETF in cui NVIDIA pesa per oltre il 20%.
Il campione degli ETF esposti a NVIDIA è sempre Amundi MSCI Semiconductors UCITS (Ticker CHIP), a seguire ci sono poi la versione a distribuzione dello stesso ETF (Ticker LYSM) e l’iShares S&P 500 Information Technology Sector UCITS (Ticker QDVE). Il primo e il terzo ETF dove NVIDIA pesa di più vantano un patrimonio oramai enorme garantendo così livelli esclusivi di liquidità e di conseguenza una estrema facilità nello scambio sul mercato.
Ma vediamoli uno per uno nel dettaglio:
- Amundi MSCI Semiconductors UCITS (ISIN LU1900066033): la versione ad accumulazione del noto ETF sui semiconduttori di Amundi, presenta un AUM di oltre 720 milioni di euro. L’indice replicano è il MSCI ACWI Semiconductors & Semiconductor Equipment Filtered che, a sua volta, comprende 59 partecipazioni. La replica è fisica totale con acquisto di tutti i componenti dell’indice e reinvestimento dei dividendi. Geograficamente sbilanciato sugli Stati Uniti per oltre il 68%, Amundi MSCI Semiconductors UCITS ETF Acc è il “regno” di NVIDIA che con un peso del 28,72% è la prima partecipazione. Non solo ma la seconda, Broadcom, è staccata di oltre 10 punti percentuali. L’ETF CHIP da inizio anno ha generato un rendimento del 3,8% che sale al 9% solo nell’ultimo mese e al 47% sui tre mesi. I risultati di performance sono fin qui migliori rispetto alle azioni NVIDIA.
- Amundi MSCI Semiconductors UCITS (ISIN LU2090063327): non è l’omonimo ma la versione a distribuzione. Lanciato nel 2020, è un ETF piccolo con AUM di 50 milioni di euro. Anche questo ETF replica in modo fisico l’indice MSCI ACWI Semiconductors & Semiconductor Equipment Filtered ma a differenza dell’altro, c’è la distribuzione dei dividendi. Le caratteristiche sono le stesse a partire dalla diversificazione geografica nel segno degli Usa fino ad arrivare al 28,72% di peso delle azioni NVIDIA. I rendimenti, però, sono più bassi del fratello ad accumulazione: +2,9% da inizio anno, +8% su mese e +44% negli ultimi tre mesi.
- iShares S&P 500 Information Technology Sector UCITS ETF USD (ISIN IE00B3WJKG14): uno degli ETF con focus di investimento sul tech americano con il più alto patrimonio gestito al mondo (10,74 miliardi) vede le azioni NVIDIA in pole position. Il fondo replica l’indice S&P 500 Capped 35/20 Information Technology che, a sua volta, segue appunto il settore informatico americano. 70 partecipazioni totali (vige il criterio per cui il peso della più grande società dell’indice non può essere oltre il 35% e quello di tutte le altre insieme il 20%), con NVIDIA al 20,53% dietro Microsoft che è al 21,36%. Il TER è di appena lo 0,15% ma la valuta è USD e quindi c’è il cambio da considerare. Le prestazioni sono più deludenti rispetto all’ETF CHIP. Tanto per iniziare da inizio anno c’è un rosso del 3% e poi +4% nell’ultimo mese e +33% negli ultimi tre.
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Azioni NVIDIA fino a oltre 175 dollari?
La popolarità di NVIDIA si desume anche dal numero altissimo di coperture presenti sul titolo: a inizio luglio sono ben 66. Secondo i dati di MarketScreener la raccomandazione media è addirittura buy e non è facile mantenere un consiglio di acquisto con così tanti giudizi (47 buy, 12 accumulate e un solo sell). Il bello è che nonostante il rally messo a segno, c’è sempre spazio di upside. Il prezzo obiettivo medio è di oltre 175 dollari e quindi il margine di rialzo rispetto alle quotazioni attuali è del 9%. Per quello che riguarda la valorizzazione, il P/E ratio 2026 viene indicato a 39,2x mentre il rapporto EV/Fatturato sempre 2026 a 19,1x.
Gli scenari sono quindi incoraggianti e, di conseguenza, lo sono anche quelli sugli ETF in cui il colosso di Jensen Huang pesa di più. Il motivo lo ha detto lo stesso manager: siamo solo all’inizio del boom dell’AI. E tra i migliori ETF sull’intelligenza artificiale ce ne sono tanti con dentro NVIDIA.
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