Azioni Netflix e previsioni trimestrali
ETF a maggiore esposizione sulle azioni Netflix (www.risparmioggi.it)

Massima attenzione sulle azioni Netflix che nella seduta di borsa di oggi potrebbero risentire della pubblicazione dei conti del secondo trimestre 2025. I risultati sono attesi dopo la chiusura degli scambi e quindi la reazione potrebbe arrivare solo nell’after hours. In ballo da giorni ci sono però già le stime degli analisti sui risultati. L’impressione è che qualcosa debba accadere perchè le azioni Netflix oramai da tempo viaggiano sui massimi e non sono pochi gli analisti a ritenere che il titolo sia eccessivamente apprezzato (e quando c’è una situazione di questo tipo il rischio realizzi è molto alto). In questo contesto può essere interessante andare a dare uno sguardo agli ETF che sono più esposti sul colosso dello streaming. Quasi 340 sono i fondi che replicano indici in cui sono presenti le azioni Netflix ma solo 7 di essi vedono il peso del colosso tech americano su un livello superiore al 10%.

Le previsioni sulla trimestrale di Netflix

Gli analisti prevedono un’altra trimestrale da incorniciare per Netflix. Secondo le stime raccolte da LSEG, il colosso dello streaming dovrebbe chiudere il secondo trimestre 2025 con ricavi pari a 11,07 miliardi di dollari, in aumento del 15,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sul fronte della redditività, le aspettative sono ancora più rosee: l’utile per azione EPS è previsto a 7,08 dollari, segnando un balzo del 45% su base annua.

Questi risultati, se confermati, rappresenterebbero una netta accelerazione rispetto al già positivo primo trimestre dell’anno, in cui Netflix aveva riportato una crescita del fatturato del 13% e un incremento degli utili del 24%.

Il mercato guarda con attenzione a questa nuova tornata di dati, che potrebbe confermare la solidità del modello di business della piattaforma di Los Gatos in un contesto competitivo sempre più affollato. La crescita sostenuta dei ricavi e dei profitti suggerisce una continua espansione della base abbonati e al tempo stesso una efficace strategia di contenuti e pricing.

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Poco movimento sugli ETF più esposti alle azioni Netflix

Da inizio 2025 gli ETF in cui le azioni Netflix sono presenti con il peso maggiore hanno registrato movimenti molto contenuti. I rendimenti dei fondi più rappresentativi, infatti, non sono di quelli memorabili.

Ma vediamo qualche nome.

iShares S&P 500 Communication Sector UCITS (IU5C) è l’ETF più caratterizzato dalle azioni Netflix. Prodotto ad accumulazione con un AUM pari a 590 milioni di euro, questo ETF segue le prestazioni dell’indice S&P 500 Capped 35/20 Communication Services che replica l’industria dei servizi di comunicazione Usa. 24 le partecipazioni totali con Netlix che spicca con il suo 16,84%, preceduta solo da Meta Platforms. Il TER dell’ETF IU5C è molto basso (0,15%) ma i rendimenti non sono brillanti. Nessun movimento da inizio anno e appena l’1,5% su base mensile. Consola il +17% rispetto a un anno fa.

Al secondo posto nella classifica degli ETF più esposti c’è poi l’SPDR S&P U.S. Communication Services Select Sector (SXLC). Altro prodotto ad accumulazione dei dividendi e sempre TER dello 0,15%, il fondo segue l’andamento dell’indice S&P Communication Services Select Sector Daily Capped 35/20. Le partecipazioni totali sono 23 e il 16,29% di peso delle azioni Netflix vale il terzo posto dopo Meta e Alphabet. Anche in questo caso rendimento quasi piatto da inizio anno, appena +1% nell’ultimo mese e quasi il 18% anno su anno.

Medaglia di bronzo nella classifica degli ETF più esposti va all’Xtrackers MSCI USA Communication Services (XUCM). Fondo a distribuzione di dividendi è decisamente liquido (AUM oltre 700 milioni di euro). L’indice replicato è il MSCI USA Communication Services 20-35 Custom che ingloba quotate a media e larga market cap del settore dei servizi di comunicazione. Le partecipazioni sono 26 con Netflix al 15,26% sempre dopo Meta e Alphabet. Il trend dei rendimenti non cambia rispetto ai primi due fondi anzi, in questo caso, da inizio anno spicca un -0,8% di rendimento, si sale poi al +1,3% nell’ultimo mese e 16,6% anno su anno.

Gli altri tre ETF con esposizione alle azioni Netflix superiore al 10% sono più staccati dai primi tre. Si tratta dei seguenti prodotti:

  • First Trust Dow Jones Internet UCITS (FDNU): ad accumulazione replica l’indice Dow Jones Internet Composite e ha 41 partecipazioni con Netflix al 10,56%, peso che vale il primo posto. Rendimento in calo del 2,8% da inizio anno ma a +20,2% su base annua
  • Amundi S&P Global Communication Services ESG UCITS, sia ad accumulazione (TELEW) che a distribuzione (WELR): le azioni Netflix hanno un peso del 10,49% su un totale di 54 partecipazioni. L’indice replicato (con diversa politica di distribuzione dei dividendi) è l’S&P Developed Ex-Korea LargeMidCap Sustainability Enhanced Communication Services. Rendimento +1% da inizio 2025 e +10% sui base annua.
  • Xtrackers MSCI World Communication Services UCITS (XWTS): ad accumulazione di dividendi, replica l’indice MSCI World Communication Services 20/35 Custom. 70 le partecipazioni totali con le azioni Netflix al 10,17% alle spalle di Meta, Alphabet A e Alphabet C. +0,74% il rendimento da inizio 2025, +15% anno su anno.

I prezzi delle azioni Netflix sono troppo alti? Raffronto con gli ETF

Non c’è proprio partita confrontando le performance delle azioni Netflix con l’andamento degli ETF più esposti. Il colosso dello streaming da inizio anno si è apprezzato dal 24% mentre rispetto a un anno fa ha fatto ancora meglio con un secco +84%. Evidentemente gli ETF che sono più esposti risentono delle prestazioni più fredde delle altre quotate inglobate negli indici replicati.

Detto questo e considerando che le azioni Netflix nel giorno della trimestrale scambiano attorno ai massimi, si può pensare da un ritracciamento? Netflix è quotata al Nasdaq 100 e sull’indice dei titoli tech a maggiore market cap il rapporto prezzo/utili stimati è a 27. Netflix è a circa 40. I prezzi attuali, quindi, sembrano inglobare alla perfezione tutto il valore del titolo. Inevitabili realizzi in vista? Non ci sono dubbi sul fatto che le stime della trimestrale saranno centrate e probabilmente sono già inglobate nel titolo. E infatti la media dei 48 target price attivi sul titolo (dati Martketscreener) è 1235$ vale a dire l’1% in meno rispetto ai valori pre-trimestrale. Siamo quindi lì ma i giochi potrebbe non essere ancora fatti perchè, sulla carta, Netflix è una delle poche big Usa i cui utili sono visti in crescita sensibile nei prossimi anni.

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