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ETF a maggiore esposizione sulle azioni Intesa Sanpaolo (www.risparmioggi.it)

Da inizio 2025 le azioni Intesa Sanpaolo (BIT: ISP) hanno già guadagnato il 30% e ora scambiano sopra i 5 euro. Anche nell’ultimo mese la prestazione della banca guidata da Messina evidenzia una positività del 3% e questo nonostante la big del settore bancario sia del tutto esclusa dalla complessa matassa del risiko bancario. Non c’è quindi un effetto diretto che proviene da questo catalizzatore di lungo termine che è invece così importante per altri titoli del comparto a partire dallo storico competitors Unicredit.

In questo contesto può essere utile dare uno sguardo all’andamento degli ETF che sono più esposti alle azioni Intesa Sanpaolo. Essi si stanno muovendo meglio o peggio del titolo bancario?

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ETF più esposti alle azioni Intesa Sanpaolo

Il settore bancario è quello è che più pesa sulla capitalizzazione complessiva del Ftse Mib, e al suo interno, Intesa Sanpaolo è uno dei titoli in assoluto più rappresentativi forte di una market cap pari a oltre 91 miliardi di euro. Non c’è quindi da stupirsi se, sia pure con pesi differenti, il titolo sia replicato da tantissimi ETF quotati in borsa. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di ETF che seguono indici del settore bancario europeo o che sono incentrati sul principale indice azionario di Piazza Affari. Tutto questo senza contare poi i tanti fondi comuni che investono anche la quotata guidata da Messina. Essi hanno come obiettivo quello di battere l’indice di riferimento e sono caratterizzati dalla gestione attiva. Di essi, però, non ci occuperemo focalizzando la nostra attenzione solo sugli ETF a maggior esposizione sulle Intesa Sanpaolo. Gestione passiva quindi.

Una precisazione prima di procedere: in Europa non sono ammessi ETF esposti ad un solo titolo azionari. Non esistono quindi ETF sulle azioni Intesa Sanpaolo. Il solo modo per investire sulla quotata resta quindi quello dell’acquisto diretto di azioni. L’unica alternativa speculativa è rappresenta dai CFD azionari che consentono di fare trading al rialzo o al ribasso senza il possesso del sottostante e con la possibilità di operare a leva.

Chiarito questo, l’ETF ad oggi più esposto in assoluto sulle azioni Intesa Sanpaolo è Amundi FTSE MIB UCITS (Ticker ETFMIB). Si tratta di un fondo abbastanza anziano (lancio nel novembre 2023) che ha in tutto 40 partecipazioni…quanto i titoli del Ftse Mib di Borsa Italiana. E infatti l’indice replicano è proprio il Ftse Mib. Amundi FTSE MIB UCITS è un ETF a replica fisica totale e contraddistinto dalla politica di distribuzione dei dividendi. Con poco più di 500 milioni di euro di masse gestite e un TER dello 0,35%, il peso delle azioni Intesa Sanpaolo in questo ETF è del 13,14%. Il solo titolo più pesante è Unicredit con il 14,51%.

In assoluto Amundi FTSE MIB UCITS resta l’ETF più esposto alle azioni Intesa Sanpaolo anche se è sempre più insidiato da iShares VII PLC – iShares FTSE MIB UCITS (ticker CSMIB) un ETF ad accumulazione.

Anche questo secondo fondo è a replica fissa e segue l’indice Ftse Mib. Le partecipazioni sono quindi in tutto sempre 40 e il peso delle azioni Intesa Sanpaolo è del 13,10%. Siamo quindi su livelli molto simili all’ETF precedente e infatti tra i due fondi c’è una sorta di staffetta alla testa della classifica degli ETF più esposti ad Intesa SP. Le dimensioni dell’iShares FTSE MIB UCITS sono leggermente più basse (318 milioni di anche perchè l’anzianità è più contenuta – gennaio 2010 il lancio) ma anche il TER è un filino più basso (0,33% annuo).

Al terzo posto della lista c’è poi Amundi Euro Stoxx Banks UCITS (ticker BNKE). Con questo ETF cambia tutto perchè l’indice seguito diventa il bancario EURO STOXX Banks. ETF tematico, quindi, con 28 partecipazioni totali e le azioni Intesa Sanpaolo che pesano per l’8,62%. In questo ETF la banca guidata da Messina è solo la quinta partecipazione dopo le spagnole Santander e BBVA, la francese BNP Paribas e l’altra italiana Unicredit. Anche in questo la replica è fisica totale e i dividendi sono reinvestiti. Le dimensioni battono quelle del primo e del secondo ETF con un patrimonio gestito di 2,5 miliardi di euro. Più competitivo anche il TER che si ferma al 0,3%.

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ETF a maggiore esposizione alle azioni Intesa Sanpaolo a confronto

I tre ETF che abbiamo elencato nel precedente paragrafo sono i soli ad avere un’esposizione alle azioni Intesa SP più alta dell’8%. In particolare i primi due svettano con partecipazione per oltre il 13% ma poi c’è il vuoto.

E allora vediamo subito come sono fin qui andati gli ETF più esposti rispetto alla prestazione delle azioni Intesa Sanpaolo. Occhio perchè la banca guidata da Messina, forte del rally registrato anno su anno (+40% il rialzo) si muove ai massimi storici degli ultimi 10 anni (e, infatti, la performance dell’ultimo quinquennio è positiva per oltre il 200%).

  • Amundi FTSE MIB UCITS (Ticker ETFMIB): +7,15% nell’ultimo mese e +22,18% nell’ultimo anno
  • iShares VII PLC – iShares FTSE MIB UCITS ETF (Ticker CSMIB): +7,16% nell’ultimo mese e +22,4% nell’ultimo anno
  • Amundi Euro Stoxx Banks UCITS (ticker BNKE): +9,4% nell’ultimo mese e +45% nell’ultimo anno

Confrontando azioni Intesa Sanpaolo e ETF più incentrati balza subito all’occhio che quelli replicanti il Ftse Mib hanno fatto meglio del singolo titolo nell’ultimo mese ma peggio da inizio anno. Viceversa l’ETF che segue il settore bancario dell’Eurozona ha stracciato le azioni Intesa Sanpaolo sia nell’ultimo mese che da inizio anno.

I giochi però non sono chiusi perchè le più recenti raccomandazioni sulle prospettive di Intesa SP sono bullish. Ad esempio a fine maggio Jefferies ha confermato il rating buy (comprare) alzando il target price a 5,6 euro. Rispetto alle quotazioni attuali (che poi sono i massimi degli ultimi 10 anni) c’è ancora margine di rialzo.

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