azioni e bond Enel
5 rialzi consecutivi per le azioni Enel (www.risparmioggi.it)

Suona il segnale di alert sulle azioni Enel per via dell’oramai imminente aggancio di quota 8 euro che manca dalla fine di agosto. L’utility sta infatti scambiando proprio a ridosso di questo livello con un massimo intraday raggiunto a 7,997 euro a cui ha fatto poi seguito un assestamento su valori più bassi che comunque non inficia la possibilità di un allungo.

Rispetto a un mese fa i prezzi di Enel restano in ribasso dell’1,3 per cento ma questo passivo poteva essere molto più ampio se l’utility, comprendendo anche quella di oggi, non avesse centrato ben cinque sedute di fila colorate di verde. E’ dalla sessione dello scorso venerdì che il titolo avanza. Partita dai 7,67 euro di giovedì, la quotata si è appunto portata ad un passo dagli 8 euro. La progressione settimanale è di circa il 3,3%, un’entità che, se rapportata ai rialzi di altre quotate, potrebbe sembrare quasi di scarso interesse. Ma in questo caso stiamo parlando di un titolo del comparto utility, settore che si è sempre caratterizzato per movimenti mai estremi e per una volatilità contenuta. Ecco perchè il +3,3% registrato dalle azioni Enel rispetto a cinque giorni fa e soprattutto l’annesso possibile sfondamento di quota 8 euro sono eventi da attenzionare.

Tra l’altro c’è anche un driver di supporto al trend positivo del titolo: il successo registrato dall’emissione di un bond multi-tranche rivolto agli investitori istituzionali Usa. Per le obbligazioni in dollari maxi domanda e subito un primato a livello europeo.

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A ruba le nuove obbligazioni Enel in dollari Usa: struttura e risultati

Enel ha completato con successo il collocamento di un bond multi-tranche in dollari Usa destinato a soli investitori istituzionali sui mercati statunitensi e internazionali. L’operazione condotta dalla finanziaria Enel Finance International ha raggiunto un ammontare complessivo di 4,5 miliardi di dollari (circa 3,8 miliardi di euro al cambio attuale), configurandosi come la più rilevante emissione obbligazionaria del 2025 da parte di una utility europea.

Il risultato più sorprendente è stato nella risposta del mercato: l’offerta ha infatti registrato richieste pari a 14,4 miliardi di dollari, circa tre volte l’importo messo a disposizione. Il boom degli ordini è la dimostrazione della forte fiducia degli investitori nella strategia industriale e finanziaria del gruppo guidato da Flavio Cattaneo nonchè della capacità dell’utility di mantenere una posizione di leadership globale nel settore dell’energia.

Venendo alla struttura dell’operazione, l’emissione era articolata in quattro tranche, con data di regolamento fissata al 30 settembre 2025 e scadenze distribuite nel tempo: 2028, 2030, 2035 e 2055. La durata media delle obbligazioni è di circa 12 anni, con un costo equivalente in euro pari al 3,6%, livello estremamente competitivo se si considera la portata dall’emissione stessa.

Il bond, garantito da Enel, servirà a coprire esigenze finanziarie ordinarie e, in particolare, il rifinanziamento del debito in scadenza, permettendo così al gruppo di ottimizzare la propria struttura finanziaria.

Per quello che invece riguarda la dinamica della domanda, inizialmente Enel aveva ipotizzato un collocamento da 2 miliardi di dollari, con rendimento proposto al 4,5%. Tuttavia, l’appetito del mercato ha superato ogni aspettativa con le richieste che hanno raggiunto i 24 miliardi di dollari, pari a 12 volte l’ammontare messo sul piatto.

E così Enel ha avuto tutto lo spazio per ricalibrare i termini dell’emissione obbligazionaria, riducendo il rendimento di quasi un punto percentuale e ampliando contestualmente la dimensione complessiva dell’operazione fino a 4,5 miliardi di dollari. Anche dopo l’aumento dell’ammontare offerto, la la domanda ha continuato a superare ampiamente l’offerta, a dimostrazione dell’elevata attrattività del bond.

Significato strategico dell’operazione e impatto sulle azioni Enel

Il bond multi-tranche in dollari Usa di Enel è stata un’emissione da record per almeno due ragioni: si è trattato della più consistente per questa tipologia di prodotto tra quelle realizzate nel 2025 dalle altre utility europee; ha incontrato una domanda fortissima da parte degli istituzionali.

Tutto ciò strategicamente ha due grandi ripercussioni: Enel ha avuto accesso a condizioni di finanziamento vantaggiose che andranno a rafforzare sia la gestione del debito e che la flessibilità finanziaria; facendo la fila per la sottoscrizione è come se gli investitori investitori istituzionali avessero validato il Piano Strategico di Gruppo, che punta su decarbonizzazione, digitalizzazione e innovazione nel settore energetico.

Il bond Enel in dollari Usa da 4,5 miliardi di dollari non è quindi solo un’operazione di mercato, ma anche un segnale della crescente credibilità di Enel.

Ed è qui che si inserisce il discorso sulle prospettive delle azioni Enel. Il successo del collocamento dei record permette alle azioni Enel di crescere e portarsi a ridosso degli 8 euro. Il titolo da inizio 2025 si è apprezzato del 13,6% ma, nonostante la crescita di valore, ci sono 11 analisti su 22 attivi che suggeriscono ancora di comprare mentre non ce ne è neppure uno che dica “sell”. Il target price medio è fissato a 8,5 euro, il 6,7% in più rispetto alle valutazioni correnti.

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