tecnologia applicata alla difesa
Azioni difesa sottovalutate (www.risparmioggi.it)

Sul mercato ci sono azioni della difesa davvero sottovalutate oppure oramai i prezzi sono diventati troppo alti? Mentre tra i media è oramai una gara giornaliera a tessere gli elogi delle varie varie Leonardo, Rheinmetall o BAE System, in questo articolo proviamo a fare qualcosa di diverso è davvero utile: provare a capire se tra le quotate del settore difesa globale c’è qualcosa, se non a sconto, almeno a buon prezzo da comprare per poter prendere all’ultima fermata il trend “armi e guerra”.

Vogliamo essere molto chiari: se stai cercando aggiornamenti sulle migliori azioni della difesa non è questa la guida che ti serve. Abbiamo affrontato quell’argomento altrove e lì rimandiamo. Nei prossimi paragrafi focalizzeremo l’attenzione unicamente sulle azioni della difesa sottovalutate. Esistono davvero e, in caso affermativo, quali sono?

Le sorprese non mancheranno.

Esistono azioni della difesa sottovalutate?

  • Azioni Leonardo: +104% da inizio anno
  • Azioni BAE System: +75% da inizio anno
  • Azioni Rheinmetall: +225% da inizio anno

e poi Thales, Kongsberg Gruppen e, nell’area più allargata, Fincantiieri, Avio e tante altre.

Tutte queste queste quotate hanno registrato una crescita enorme dei rispettivi valori. Qui non interessato i motivi che sono noti e arcinoti ma il fatto che, da questi numeri, sembra derivare un’implicazione poco incoraggiante: non ci sono azioni della difesa sottovalutate. Tutti i titoli del comparto “armi” sono cresciuti troppo e sono diventati quasi inaccessibili a questi prezzi. Beato chi ha comprato quando queste azioni prezzavano un quarto del loro attuale valore.

In realtà le cose non stanno proprio così perchè ci sono, eccome, titoli della difesa che sono sottovalutati.

Attenzione perchè non parliamo di azioni della difesa a sconto perchè quelle, essendo “armi e guerra” il vero megatrend dei prossimi anni, è impensabile trovarle. Ma a sconto si, quelle ci sono.

E’ sufficiente eliminare la focalizzazione esclusiva sull’Europa perchè lì a buon prezzo nel settore difesa non ci può essere nulla tenuto conto della convergenza di politiche che porteranno tutti i paesi dell’Unione Europea ad attuare enormi piano di riarmo per sopperire alla loro storica spaventosa debolezza militare.

Per trovare azioni della difesa sottovalutate è agli Stati Uniti che bisogna guardare. Lì si può comprare a prezzi accessibili.

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Le azioni Usa della difesa sono sottovalutate?

Visti i tempi di generalizzata tensione geopolitica, le azioni americane della difesa non si possono ritenere sottovalutate in senso assoluto. Lo sono però in raffronto a quelle europee. E non è poco.

A dirlo non siamo noi. Sono i numeri a certificare questa tendenza. Due su tutti dicono tutto.

Da inizio 2025 l’indice paneuropeo STOXX 600 aerospaziale e della difesa (.SXPARO) è salito del 55% decisamente sopra all’indice omologo statunitense S&P 500 (.SPLRCAERO) che invece ha limitato la progressione a poco più del 30%.

C’è quindi un abisso tra i due panieri che permette di emettere due verdetti uno proiettato sul passato e uno sul futuro:

  • da inizio 2025 le azioni europee della difesa hanno sovraperformato le loro concorrenti americane
  • allo stato attuale dei fatti la vera occasione di investimento è sul mercato Usa dove sia la crescita a lungo termine che le valutazioni rendono le azioni della difesa più interessanti rispetto alle concorrenti europee.

Perchè le azioni Usa della difesa sono sottovalutate rispetto alle europee?

Assodato che le azioni americane della difesa sono sottovalutate rispetto a quelle europee, resta da capire il perchè. Qualcosa abbiamo già accennato a inizio articolo ma ora è tempo di essere più chiari.

Tanto per iniziare c’è un prima e dopo nel settore della difesa globale. Lo spartiacque tra i due momenti è rappresentato dalla guerra tra Russia e Ucraina. Prima di questo evento le azioni europee della difesa avevano un appeal quasi nullo. Le commesse del comparto spesso riguardavano servizi di protezione civile! Dopo l’invasione la percezione del settore difesa ha iniziato a cambiare in modo repentino e costante. Quindi non una semplice fiammata circoscritta ma un hype crescente sostenuto prima dell’aumento del contributo alle spese NATO fino al 5% del PIL e poi dal varo del maxi piano di riarmo dell’Unione Europea (ReArm-EU). La vittoria di Trump prima e la nuova dottrina della Casa Bianca sono stati ulteriori acceleranti.

E’ in questo contesto che le azioni europee della difesa sono cresciute in modo esponenziale mentre quelle americane si sono si apprezzate ma in modo più lento.

I titoli Usa del settore armi sono quindi rimasti indietro rispetto a quelli europei. Questa è la prima carta che hanno da giocare. Ma c’è dell’altro: stanno trattando addirittura a sconto rispetto all’S&P 500 come affermato da Kristine Liwag, responsabile della ricerca sulle azioni del settore aerospaziale e difesa di Morgan Stanley.

Due indizi di simile portata sono già un segnale molto chiaro nell’investing.

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Quali sono le azioni della difesa sottovalutate?

Dobbiamo cercare tra i titoli Usa per trovare azioni della difesa ancora sottovalutate ma gli indici di Wall Street sono infarciti di rappresentanti del comparto armi, difesa e aerospazio. E allora serve selettività.

Sempre secondo la Liwag le azioni Northrop Grumman e le azioni Raytheon Technologies sono attualmente tra le più sottovalutate in assoluto.

Northrop Grumman è una multinazionale Usa attiva nel campo aerospaziale e della difesa nata nel 1994 dalla fusione tra Northrop e Grumman. Le sue azioni da inizio 2025 hanno guadagnato “solo” il 13%, decisamente meno dei rally messi a segno dalle concorrenti europee. Sul titolo attualmente ci sono ben 10 consigli conservativi (rating hold, mantenere) ma anche 7 buy. Il target price medio è 608,1$ con potenziale di upside del 2,3%.

Raytheon Technologies (RTX) è sempre un conglomerato multinazionale Usa ma è attivo in un settore più settoriale: la produzione di prodotti ad elevata innovazione tecnologica nell’ambito di aerospazio e difesa compresi motori aeronautici, avionica, cybersecurity, missili, sistema di difesa aerea e droni. Da inizio anno le azioni RTX sono salite del 40% e attualmente, sulla base di 19 giudizi attivi vantano 10 buy e 5 hold (c’è però un underperform a pesare). Il target price medio è 165$, l’1,5% in più rispetto ai valori attuali, tuttavia il prezzo obiettivo più alto tra i 19 in essere, collocato a 180$, implica un potenziale di upside del 10%.

Perchè queste due specifiche azioni tra le tante del settore difesa Usa?

Il motivo non riguarda solo i multipli ma il maggior allineamento del core business di queste due società a quelle che sono le priorità della difesa americana. Non va dimenticato, infatti, che a differenza di quello che avviene in Europa, i titoli della difesa Usa sono focalizzati esclusivamente sulla spesa del governo degli Stati Uniti. Ora il bilancio federale ha assegnato per l’anno fiscale 2026 qualcosa come 893 miliardi di dollari alla spesa per la difesa (a cui di potrebbero aggiungere altri 150 miliardi di dollari indicati nella grande legge). Gran parte di questa somma enorme sarà indirizzata alla ricerca e alla produzione dei sistemi tecnologici che sono alla base stessa della maggior parte degli armamenti che verranno poi prodotti anche dai colossi europei della difesa.

Ed è qui l’asso nella manica che le azioni Usa della difesa, e in particolare player come Northrop Grumman o Raytheon Technologies, sono pronti a calare: è vero le quotate europee come Leonardo, BAE System, Thales e tutte le altre che in questi mesi si sono apprezzate spesso a tre cifre, continueranno a restare interessanti anche nel futuro, ma saranno i grandi conglomerati Usa a dominare la tecnologia sulla quale continueranno a fare affidamento le stesse big europee.

Del resto, come affermato da Richard Safran di Seaport Research Partners, da Bruxelles si può continuare a dire all’infinito che non ci saranno acquisti dagli Usa ma la realtà è che il settore europeo della difesa non può soddisfare quello che di cui ha bisogno senza la tecnologia avanzata Usa e quindi continuerà a comprare dalle società Usa della difesa come RTX e Northrop Grumman che non a caso sono top pick di Morgan Stanley.

Morale del discorso? Per adesso a molti investitori potrebbe essere sfuggito questo dettaglio magari perchè più attratti dalle rombanti dichiarazioni che un giorno si e l’altro pure arrivano dai vertici dell’Unione Europea, ma i rapporti di forza, come visto, parlano chiaro. Ed è proprio perchè il mercato non ha ancora valutato appieno il rialzo delle azioni Usa della difesa che esse, in prospettiva, diventano più interessanti di quelle europee. Le attuali quotazioni sono quindi occasione per comprare a buon prezzo.

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