A meno di 10 giorni dalla comunicazione sul rimborso delle obbligazioni subordinate Tier 2, Banco BPM ha reso nota che è sua intenzione esercitare anche l’opzione di rimborso anticipato (call) sul bond denominato Euro 400.000.000 6,500% Additional Tier 1 Notes e identificato dal codice ISIN XS2284323347. Si tratta di un’obbligazione subordinata emessa lo scorso 9 gennaio 2021 e all’epoca prevalentemente presso investitori istituzionali. Stando al regolamento la prima finestra utile per l’esercizio della call è fissata per il 19 gennaio 2026.
Il comunicato non equivale ancora all’esecuzione formale del rimborso, che resta subordinata alle consuete autorizzazioni regolamentari, ma rappresenta un segnale rilevante per il mercato. In ambito bancario, infatti, l’intenzione di richiamare un bond Additional Tier 1 alla prima data utile è interpretata come una scelta volontaria e non scontata, legata a considerazioni di costo del capitale, accesso al mercato e solidità patrimoniale.
Cosa sono i bond Additional Tier 1
I bond Additional Tier 1 (AT1), spesso indicati come Tier 1, sono strumenti ibridi di capitale introdotti dal quadro regolamentare di Basilea III. Pur essendo formalmente obbligazioni, presentano caratteristiche che li avvicinano al capitale proprio. Sono perpetui, cioè privi di una scadenza prefissata, e prevedono per l’emittente la facoltà – non l’obbligo – di rimborso anticipato a partire da una data stabilita (call date).
Dal punto di vista del rischio, i bond AT1 sono subordinati rispetto a tutte le altre obbligazioni bancarie e vengono rimborsati solo prima delle azioni in caso di liquidazione. Inoltre, prevedono meccanismi di assorbimento delle perdite: al verificarsi di determinate condizioni patrimoniali (ad esempio il calo del CET1 ratio sotto una soglia prestabilita), possono essere convertiti in azioni o svalutati integralmente. Le cedole, tipicamente elevate, sono discrezionali e possono essere sospese senza costituire evento di default.
E’ proprio questa caratteristica che rende i Tier 1 strumenti ad alto rendimento ma anche ad alto rischio, destinati a investitori con un profilo sofisticato e una forte capacità di valutazione del merito creditizio dell’emittente.
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Implicazioni per i detentori del bond
Per chi detiene il Tier 1 di Banco BPM, l’annuncio è potenzialmente positivo. L’aspettativa di rimborso alla prima call riduce l’incertezza sulla durata effettiva dello strumento e limita il rischio di estensione (“extension risk”), tipico degli AT1 quando l’emittente decide di non richiamarli. In termini di rendimento, il rimborso al valore nominale implica la realizzazione del profilo di ritorno originariamente ipotizzato, senza l’esposizione a una fase di cedole variabili o indicizzate che potrebbe seguire dopo la call date.
Va tuttavia considerato che, in caso di rimborso, l’investitore dovrà reinvestire il capitale in un contesto di mercato potenzialmente meno generoso sul fronte dei rendimenti, soprattutto se il settore bancario continuerà a beneficiare di un miglioramento strutturale dei fondamentali.
Impatti per gli azionisti Banco BPM
Dal punto di vista degli investitori azionari, la decisione di Banco BPM è un segnale di forza patrimoniale e di accesso efficiente al mercato dei capitali. Il rimborso di un AT1 con cedola al 6,5% suggerisce che la banca ritiene possibile rifinanziarsi a condizioni più favorevoli o, in alternativa, di poter gestire la propria struttura di capitale con maggiore flessibilità.
Nel breve periodo, l’operazione non ha un impatto diretto sulla distribuzione dei dividendi, ma nel medio termine può contribuire a una riduzione del costo medio del capitale e a una migliore percezione del profilo di rischio dell’istituto. Inoltre, il rispetto delle market expectations sul richiamo degli AT1 rafforza la credibilità del management presso investitori istituzionali e agenzie di rating.
Tirando quindi le somme, l’intenzione di Banco BPM di esercitare la call sul Tier 1 del 2021 va letta come un tassello coerente di una strategia di ottimizzazione del capitale, con riflessi positivi sia per gli obbligazionisti subordinati sia per gli azionisti orientati a una storia di rafforzamento strutturale della banca.
Possibili effetti sulle azioni Banco BPM
Le azioni Banco BPM partono oggi da 12,92 euro forti di un rialzo del 3,7% messo a segno nell’ultima settimana. Da inizio anno il titolo di Piazza Meda ha guadagnato il 66% risultando uno dei migliori di tutto il Ftse Mib. Nonostante il rally messo a segno la view degli analisti sulla quotata resta leggermente positiva con 4 rating buy e 9 hold (mantenere). Il target price medio risultante delle 15 coperture attive è 13,15 euro circa il 2% in più rispetto ai prezzi attuali (potenziale di upside). Gli analisti più generosi sono quelli di Goldman Sachs che vantano prezzo obiettivo a 16 euro con potenziale di upside del 16% e rating bullish.
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