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3 titoli protagonisti dell'asta BTP del 23 febbraio 2024 per un ammontare totale di 5,5 miliardi

Venerdì 23 febbraio è in programma la seconda asta BTP del mese. Come sempre questo appuntamento è riservato all’accoppiata BTP Short Term e BTP€I. Solitamente il Tesoro emette un titolo per ogni tipologia ma in occasione dell’asta del 23 febbraio 2023 saranno due i BTP indicizzati all’inflazione europea in collocamento (in entrambi i casi si tratta di tranche) a cui si affiancherà poi l’emissione di un BTP Short Term nuovo di zecca.

Complessivamente il MEF offrirà agli investitori 5,5 miliardi di euro in titoli di stato tra ex CTZ e titoli indicizzati all’inflazione europea. Non tantissimo visto che ci sono tre titoli in collocamento e il fatto che l’ammontare complessivo dell’asta sia circoscritto lo si spiega alla luce della ristrettezza delle forchette di emissione dei due BTP€I mentre il range dello Short Term è decisamente ampio essendo l’importo offerto compreso tra 4 e 4,5 miliardi di euro.

L’asta BTP del 23 febbraio 2024 potrebbe avere una visibilità ridotta e questo per un motivo ben preciso: sempre domani il Tesoro renderà nota la cedola minima garantita del nuovo BTP Valore il cui collocamento avrà inizio lunedì 26 febbraio 2024. L’emissione Short Term + BTP€I si terrà in mattinata (gli orari sono sempre gli stessi) mentre la comunicazione del MEF sui tassi cedolari arriverà nel pomeriggio.

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Dettagli asta BTP Short Term e BTP€I 23 febbraio 2024

Per chi vuole inserire nel suo portafoglio di investimento titoli di stato indicizzati all’inflazione europea, l’appuntamento del 23 febbraio potrebbe essere l’occasione giusta vista che ci sono ben 2 BTP€I in emissione. Si tratta di nuove tranche di titoli già in corso di circolazione e quindi è già presente una chiara indicazione sui rendimenti che potrebbero scaturire dall’emissione semplicemente analizzando l’andamento dei due titoli sul secondario.

Impressionanti i numeri del BTP€I a 30 anni ISIN IT0004545890. Questo BTP indicizzato fu emesso per la prima volta il 15 settembre 2009 e ha data di scadenza il 15 settembre 2041. Di conseguenza la vita residua del titolo è di 17 anni. La cedola annuale offerta è del 2,55% mentre la forchetta di emissione è stretta essendo compresa tra 250 e 500 milioni di euro. Sul mercato secondario il Btpi-15st41 2,55% presenta un rendimento effettivo a scadenza lordo del 5,14 per cento che scende ad un netto del 4,48%.

La lunghezza del titolo è decisamente lunga ed è vero che è sempre possibile vendere BTP prima della scadenza con tutti i vantaggi e gli svantaggi del caso, tuttavia chi ha un approccio più familiare agli investimenti in titoli di stato potrebbe optare per il più corto BTP€I a 5 anni in scadenza il 5 maggio 2029 che verrà emesso sempre il 23 febbraio 2024. In questo caso ad essere collocata sarà la tranche numero 11. Il titolo è fondamentalmente giovane essendo stato emesso per la prima volta il 26 aprile 2023. Il range di emissione è leggermente più alto rispetto a quello dell’altro BTP€I essendo compreso tra 500 milioni e 1 miliardo di euro. Sul secondario Btpi Tf 1.5% Mg29 Eur presenta un rendimento effettivo a scadenza lordo del 4,64% che scende ad un netto del 4,04%.

Risorse utili per l’investitore:

Nuova emissione Short Term nell’asta del 23 febbraio 2024

Il vero protagonista dell’asta BTP del 23 febbraio 2024 sarà il nuovo Short Term. Con codice ISIN da assegnare il titolo ha data di scadenza il 28 gennaio 2026 e quindi una durata di appena due anni. La cedola annuale offerta è del 3,2% con prima data di pagamento il 28 luglio 2024. Da qui ad allora manca meno di un semestre e infatti la prima cedola non è intera ma avrà un avrà un tasso lordo pari a 1,336% che corrisponde ad un periodo di 152 giorni su un semestre di 182. IL MEF ha precisato che la scadenza delle cedole successive è prevista il 28 gennaio e il 28 luglio di ogni anno.

Sia il nuovo Short Term che i due BTP€I saranno collocati con il meccanismo dell’asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all’interno del predetto intervallo di emissione. Il lotto minimo per comprare i titoli in collocamento è di 1.000 euro.

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