Sarà una maxi asta di BTP quella in programma domani 27 luglio 2023. L’appuntamento che chiude le emissioni del mese corrente, infatti, vedrà protagonisti ben 4 titoli di stato. Nessuna nuova emissione in calendario ma l’ammontare totale che le 4 tranche in collocamento presentano è di quelli che non passano inosservati. Saranno ben 9,75 i miliardi che il Tesoro metterà sul piatto con l’obiettivo di registrare un agevole tutto esaurito.

Un target facilmente raggiungile per due diversi motivi: il ventaglio di titoli offerti ha una durata compresa tra 5 e 10 anni (arco temporale privilegiato dagli investitori retail italiani), i rendimenti stanno calando e quindi l’appuntamento di domani potrebbe essere uno degli ultimi per inserire titoli interessanti nel proprio portafoglio.

E alle parole “i rendimenti stanno calando” ecco che si sarà accesa la luce dell’alert in molti lettori. Come, dove e da quando stanno arrivando segnali su un ribasso dei rendimenti BTP? Ne parleremo tra poco. Prima, come sempre, le presentazioni.

Asta BTP domani 27 luglio 2023 in pillole

calcolatrice e soldi
3 BTP e 1 CCTeu nell’asta del 27 luglio 2023: possibile conferma del calo rendimenti

4 i titoli di stato in collocamento nell’asta di domani. 3 sono BTP con scadenze comprese tra 5 e 10 anni e poi c’è un CCTeu indicizzato al tasso Euribor. In tutti e 4 i casi si tratta di vecchie conoscenze degli investitori. Titoli già presenti sul mercato per miliardi di euro.

Partiamo dalla parte più breve della curva con il BTP a 5 anni scadenza 1 agosto 2028 e cedola 3,80%. Il codice ISIN è IT0005548315 mentre l’ammontare di emissione fissato dal MEF è compreso tra i 3 e i 3,5 miliardi di euro. A salire troviamo poi due decennali: la settima tranche del BTP scadenza 1 novembre 2033, cedola 4,35% e ISIN: IT0005544082 e la quattordicesima tranche del BTP a 10 anni scadenza 1 dicembre 2032 con cedola 2,50% e ISIN: IT0005494239. Per quello che riguarda il primo bond, il range di emissione è fissato tra 3,25 e 3,75 miliardi mentre nel secondo caso la forchetta è nettamente più corta: tra 1 e 1,25 miliardi.

Stesso range di emissione (quindi 1-1,25 mld) anche per il CCTeu scadenza 15 ottobre 2028 identificato dall’ ISIN: IT0005534984 (settima tranche). Come noto, in questo caso, non è prevista cedola.

Tra i 4 titoli di stato protagonisti dell’ultima asta di luglio a fare la parte del leone è quindi il decennale in scadenza a novembre 2033. Per tutti gli altri dettagli sulle caratteristiche, si possono consultare le schede relative alla pagina Prossima asta BTP.

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Asta CCTeu domani 27 luglio 2023: focus sull’Euribor

Il CCTeu scadenza 15 ottobre 2028 si compra sul mercato secondario a 100,37 il giorno della vigilia del collocamento. Sul MOT il suo rendimento effettivo a scadenza lordo è del 4,78%, tuttavia, tenendo conto del peso dell’Euribor a 6 mesi, si scende allo 0,73%.

Il titolo di stato tasso fisso stessa durata ha un rendimento del 3,9%. C’è quindi un abisso tra le due tipologie di bond che altro non è che l’Euribor a 6 mesi che il mercato si attende da qui alla scadenza due titoli ossia nel 2028. Va tenuto conto che attualmente l’Euribor a sei mesi è al 4%.

Asta BTP domani 27 luglio 2023: ci sarà un ribasso dei rendimenti?

Le aste BTP Short Term – BTP€i del 26 luglio (qui i risultati) hanno evidenziato una leggerissima flessione dei rendimenti che va contestualizzata tenendo conto anche degli altri ribassi esitati in precedenza. Che il clima non sia più quello di un mese fa non ci sono dubbi. E’ in atto un leggere calo che potrebbe proseguire anche nell’ultima asta BTP di luglio.

Del resto il 28 è in programma il summit BCE e se è vero che il rialzo di 25 punti base dei tassi è scontato, è altrettanto vero che ci potrebbero essere indicazioni più pacate su quello che poi avverrà a settembre (ad agosto non sono previsti meeting).

Detto questo, per tracciare delle ipotesi su quello che avverrà in asta domani, abbiamo un formidabile punto di riferimento: le quotazione dei 3 BTP sul secondario.

Nel giorno della vigilia dell’asta il titolo a 5 anni Btp Tf 3,8% Ag28 Eur prezza a 100,64, valore che implica un rendimento effettivo a scadenza lordo del 3,69%. E’ lecito attendersi un rendimento simile. C’è poi il decennale denominato Btp Tf 4,35% Nv33 Eur che prezza a 102,55 e ha un rendimento lordo del 4,07%. Attenzione perchè questo titolo il prossimo novembre staccherà una cedola che è leggermente bassa rispetto a quella annuale ordinaria essendo pari al 2,163179% e ciò perchè questo bond è stato emesso il 2 maggio e all’1 novembre (data di stacco) i giorni di godimento sono 183 e non i 184 del semestre. A comunicare questo dettaglio è stato il MEF.

Chiudiamo con l’altro decennale: Btp Tf 2,5% Dc32 Eur il giorno della vigilia prezza a 88,95, molto sotto la pari. Come rendimento siamo al 3,95% lordo. L’esito più probabile dell’asta di domani è quello di una sostanziale conferma.

Ricordiamo che tutti i rendimenti che abbiamo indicato in questo paragrafo sono al lordo. C’è quindi la tassazione BTP da considerare.

In conclusione: tenendo conto del recente ribasso dei rendimenti, l’asta di domani (BTP e CCTeu) potrebbe rivelarsi fondamentale per chi non vuole perdere il treno. Anche perchè nel mese di agosto non è che ci saranno tante occasioni per comprare BTP sul mercato primario (ossia dal MEF). Delle quattro aste in programma, infatti, due sono state annullate e due confermate (tra cui short term). Quindi ci sarà un solo appuntamento medio e lungo termine (ne abbiamo parlato in questo articolo).

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Una ragione in più per fare un pensierino per domani.