Arriva la risposta di Amundi a BNP Paribas e BlackRock che fine maggio avevano lanciato altrettanti ETF sul settore della difesa europea. Il primo asset manager d’Europa ha replicato con un suo ETF sempre focalizzato sul comparto europeo della difesa. Con quello di Amundi, sono tre i nuovi fondi a gestione passiva che consentono di prendere posizione sullo stesso trend di mercato. Tutti sono stati immessi nel giro di poche settimane a dimostrazione di come i gestori abbiamo oramai capito che investire nella difesa è sempre più comune tra i trader europei. Con una domanda di asset sulla difesa sempre più forte, ecco che anche l’offerta di adegua con altrettanto rapidità.
Vediamo le caratteristiche dell’ultimo arrivato: l’ETF sulla difesa europea di Amundi.
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Identikit dell’ETF Amundi sulla difesa europea
La denominazione dello strumento è Amundi Stoxx Europe Defense Ucits ETF. Identificato dall’ISIN LU3038520774 e dal Ticker SXDCR è quotato su Euronext Paris, Xetra e Borsa Italiana. L’indice replicato è lo Stoxx Europe Total Market Defense Capped che comprende 21 società europee molto esposte al settore della difesa e quindi convolte nella produzione di armamenti.
La ripartizione geografica, vede la Francia pesare per il 30%, seguita dalla Germania con il 26,45%. L’Italia è al quarto posto con il 10%.
Per quello che riguarda la composizione dell’indice, la tedesca Rheinmetall pesa per l’11,77%, BAE System per il 10,38 e poi ci sono le azioni Leonardo con il 9,82%.
La replica dell’ETF è fisica e non è prevista la distribuzione di dividendi che andranno in accumulazione. Trattandosi di un ETF matricola, le messa gestite non arrivano a 28 milioni di euro ma, come già sta accadendo agli altri ETF sulla difesa europea da poco quotati, il potenziale di crescita è enorme. Anche perchè questo ETF ha un asso nella manica che può fare la differenza: il TER molto competitivo (0,35%).
Ecco, in sintesi, i dati del nuovo ETF sulla difesa di Amundi:
- Nome: Amundi Stoxx Europe Defense UCITS ETF
- ISIN: LU3038520774
- Ticker: SXDCR
- Borse di quotazione: Euronext Paris, Xetra, Borsa Italiana
- Indice replicato: Stoxx Europe Total Market Defense Capped
- Numero di società nell’indice: 21 aziende europee del settore difesa
- Replica: fisica
- Dividendi: non distribuiti, vanno in accumulazione
- TER (Total Expense Ratio): 0,35%
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L’ETF sulla difesa di HANetf sfonda i 100 milioni di AUM
Intanto, quasi a dimostrazione della rapidità con cui l’AUM degli ETF sulla difesa europea cresce, il Future of European Defence UCITS di HANetf è arrivato a quasi 102 milioni di euro di asset gestiti nel giro di appena due mesi. Lanciato ad aprile, l’ETF consente di investire in società attive in difesa e cybersicurezza domiciliate presso i paese NATO con esclusione degli Stati Uniti. Pur non essendo focalizzato al 100% sulla difesa europea, è stato uno dei primi fondi a cogliere l’enorme potenziale di questo comparto geografico specifico.
Anche questo ETF è a replica fisica e non offre la distribuzione dei dividendi. Il TER è più alto del nuovo ETF di Amundi (0,39%). La performance dal momento del lancio è stata del 30%, in rallentamento il trend dell’ultimo mese (+6%).
Il lancio di un nuovo ETF sulla difesa europea addirittura da parte di un colosso come Amundi e il boom dell’AUM per l’ETF ARMI di HANetf sono la conferma del forte dinamismo in atto sul settore della difesa europea dopo che per anni c’è stata una enorme lacuna da imputare all’appeal praticamente nullo per questa tematica. Il lancio del piano Re-Arm da parte dell’UE e il contestuale incremento delle spese militari in tutti i paesi europei hanno cambiato il contesto e lo cambieranno sempre di più
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