bandiera Italia nel cielo
Aste BOT e BTP gennaio 2026 (www.risparmioggi.it)

L’annullamento delle aste di titoli di stato previste per fine dicembre 2025, ha subito portato l’attenzione alle emissioni di gennaio 2026. Nel primo mese del nuovo anno sarà tutto regolare: due aste BTP, due aste BTP e poi la combinata Short Term e BTP€I. Essendo gennaio il primo mese del nuovo trimestre, non è da escludere che possano essersi alcune delle nuove emissioni previste dal Tesoro per il periodo gennaio – marzo 2026.

Sono quattro i nuovi BTP calendarizzati per il primo trimestre 2026 e non è da escludere che almeno uno di questi possa essere collocato già a gennaio. Per sapere se questo scenario dovesse concretizzarsi sarà necessario attendere la comunicazione del MEF. Solo in quel momento infatti il Tesoro toglierà il velo dalle caratteristiche del BTP in asta e quindi si potrà sapere se tra i nuovi collocamenti ci saranno solo nuove tranche di titoli già sul MOT oppure anche nuove emissioni. Un motivo in più per conoscere tutte le date relative alle aste di titoli di stato di gennaio 2026.

Le date delle aste di BOT di gennaio 2026

Partiamo dalle aste di BOT in programma a gennaio 2026. Gli appuntamenti saranno i classici due: a inizio mese il BOT annuale e poi nella seconda parte il BOT semestrale.

Il Tesoro aprirà il mese con l’asta dei BOT annuali prevista per il 9 gennaio 2026 e i cui dettagli saranno annunciati mercoledì 7, il giorno successivo all’Epifania, seguita da una seconda asta il 28 gennaio (data comunicazione sulle caratteristiche 23 gennaio). I Buoni Ordinari del Tesoro restano lo strumento di riferimento per chi punta su orizzonti temporali contenuti e su una gestione efficiente della liquidità.

Si tratta di titoli zero-coupon, privi di cedole, che rimborsano alla pari e generano rendimento esclusivamente attraverso lo scarto di emissione.

Per gli investitori, i BOT rappresentano da sempre una soluzione tattica: rischio di durata limitato, elevata liquidità sul secondario e sensibilità diretta alle aspettative sui tassi ufficiali. In un contesto di politica monetaria ancora attentamente monitorata dai mercati, le aste di gennaio 2026 potrebbero offrire indicazioni utili sul posizionamento di breve termine. Per conoscere i dettagli delle aste al momento della loro diffusione, si può fare riferimento alla pagina sulle prossime aste BOT del sito.

XTB

  • ✅ Zero commissioni su azioni e ETF reali*
  • ✅ A partire da 10€
  • ✅ Interessi sui fondi non investiti
  • ✅ Cashback 1% su ewallet PRO
*Fino a 100.000€ di volume al mese poi 0,2% - 71% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro a causa delle negoziazioni in CFD con questo fornitore

La data dell’asta BTP Short Term e BTP€i di gennaio 2026

Il 27 gennaio 2026 sarà il giorno dedicato alle emissioni combinate di BTP Short Term e BTP€i. Le caratteristiche dell’asta combinata saranno rese note il 22 gennaio. I BTP Short Term, introdotti nel 2021 in sostituzione dei CTZ, coprono una fascia intermedia della curva con scadenze comprese tra 18 e 36 mesi. Pur avendo una durata contenuta, mantengono la struttura classica dei BTP, con cedole fisse semestrali e rimborso del capitale a scadenza.

Questi titoli sono spesso apprezzati da chi cerca un compromesso tra stabilità e rendimento, limitando l’esposizione alla volatilità tipica delle scadenze più lunghe. La domanda in asta tende a essere sostenuta, anche grazie all’interesse degli investitori istituzionali per strumenti facilmente integrabili nei portafogli obbligazionari di breve-medio periodo.

Nella stessa seduta verranno collocati anche i BTP€i, titoli indicizzati all’inflazione dell’area euro. Il meccanismo di indicizzazione protegge sia le cedole sia il capitale dall’aumento dei prezzi, utilizzando l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IAPC) al netto del tabacco. Per gli investitori attenti al potere d’acquisto reale, i BTP€i rappresentano uno strumento strategico, soprattutto in fasi di incertezza sull’evoluzione dell’inflazione.

Freedom24

  • ✅ Azioni gratis con codice WELCOME
  • ✅ Holding quotata al NASDAQ
  • ✅ Nessun deposito minimo richiesto
  • ✅ View con rendimento medio 16%
  • ✅ Assistenza clienti in italiano
Investire comporta un rischio di perdita

Le aste BTP a medio-lungo termine di gennaio 2026

Le aste dei BTP tradizionali a medio-lungo termine sono in calendario per il 13 e il 29 gennaio 2026. Nel primo caso la data di comunicazione dei dettagli sarà l’8 gennaio, nel secondo il 26 gennaio. Da sempre i BTP costituiscono l’ossatura del debito pubblico italiano e restano centrali per chi mira a flussi cedolari regolari e a un orizzonte di investimento più esteso.

Le scadenze disponibili spaziano dai 3 ai 50 anni, con una programmazione che distingue le aste di metà mese da quelle di fine mese. In genere, a metà mese vengono offerti BTP a 3 e 7 anni, con possibili inserimenti di durate più lunghe in funzione delle condizioni di mercato. Le aste di fine mese, invece, sono tradizionalmente dedicate ai BTP a 5 e 10 anni, punti chiave della curva dei rendimenti.

Il rendimento complessivo per l’investitore deriva dalla combinazione tra cedole fisse semestrali e differenza tra prezzo di acquisto e valore nominale rimborsato a scadenza. Le aste BTP di gennaio 2026 forniranno quindi un banco di prova importante per valutare l’appetito del mercato sulle diverse scadenze e il costo di finanziamento dello Stato all’inizio del nuovo anno. Per conoscere i dettagli delle emissioni medio e lungo termine nel momento in cui saranno diffuse dal MEF, il riferimento è alla pagina prossime aste BTP.

Nuovi BTP in emissione a gennaio 2026?

Non è dato sapere. Potrebbero esserci ma non è detto che ci siano. Di certo il MEF effettuare quattro nuove emissioni di BTP nel primo trimestre 2026 e quindi non è da escludere che una di queste possa già tenersi a gennaio.

Il perno del programma trimestrale di emissioni, sarà il nuovo BTP Short Term con scadenza 28 febbraio 2028, destinato a coprire il segmento a breve-medio termine e caratterizzato da un ammontare minimo complessivo fissato a 9 miliardi di euro. A questo si affiancherà un nuovo BTP triennale in scadenza il 15 marzo 2029, anche esso con un target minimo di 9 miliardi, pensato per gli investitori che privilegiano una duration contenuta ma con cedole regolari.

Sul tratto intermedio della curva, il Tesoro introdurrà due nuove emissioni di maggiore peso. Un nuovo BTP quinquennale con scadenza 1° giugno 2031 che avrà un ammontare minimo dell’intera emissione pari a 10 miliardi di euro e un nuovo BTP settennale con scadenza 15 marzo 2033. Queste due scadenze sono particolarmente rilevanti per la costruzione di portafogli obbligazionari bilanciati, in quanto combinano visibilità sui flussi cedolari e una sensibilità più marcata all’andamento dei rendimenti di mercato.

Ricordiamo che gli importi minimi indicati rappresentano la dimensione che ciascun titolo dovrà raggiungere in termini di circolante prima di essere sostituito da una nuova emissione sulla medesima scadenza, garantendo così liquidità e profondità sul mercato secondario.

Seguici su Telegram! Iscriviti qui

Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo e non si può considerare in alcun modo un’indicazione operativa. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità sull’utilizzo delle informazioni riportate.