Stacchi di dividendi già a gennaio 2026? Si e anche di un certo peso visto che, tra le pochissime quotate alle prese con questo appuntamento, ci saranno ben due big del Ftse Mib. Ovviamente non si tratterà di dividendi totali ma di acconti sul dividendo 2026 relativi all’esercizio 2025. A novembre proprio le prime tranche delle cedole sull’esercizio in corso avevano trasformato giorno 24 in una sorta di dividend day d’autunno. In quella circostanza a staccare l’acconto sul dividendo furono tantissime banche che, nelle settimane precedenti, nell’ambito dell’approvazione dei conti dei primi nove mesi dell’esercizio 2025, avevano comunicato l’ammontare della tranche di acconto.
Gli investitori più attenti ricorderanno di certo che, proprio in quel periodo, due quotate che pur approvarono i conti al 30 settembre 2025 stabilendo l’ammontare del rispettivo acconto sul dividendo, fissarono la data di stacco dello stesso a gennaio 2026, rimandando tutto all’anno nuovo. Ecco il motivo per cui, quasi inaspettatamente, gli investitori si ritroveranno tra poche settimane i primi dividendi dell’anno nuovo. Ad essere impegnate con lo stacco dell’acconto a gennaio saranno Enel e Snam, due blue chips di Piazza Affari. A fare loro compagnia una quotata dell’Euronext Milan poco nota ai più: Eurocommercial Properties. Mentre per Enel e per Snam la data di stacco è già fissata (e quindi anche quella di pagamento) per la piccola del terzetto non c’è ancora indicazione precisa (risulta un generico mese di gennaio e stop).
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Dividendi in stacco a gennaio 2026: Enel e Snam
Focalizziamo subito l’attenzione sullo stacco degli acconti al dividendo Enel 2026 e al dividendo Snam 2026. Tutte le informazioni possibili sono già disponibili, dall’ammontare della remunerazione alle date precise di stacco e pagamento. In più, tenendo conto dei prezzi alla chiusura di borsa del 23 dicembre scorso (ultima prima della lunga pausa natalizia), possiamo calcolare anche il rispettivo dividend yield e quindi sapere quanto renderanno ai prezzi correnti i due acconti.
Vediamo nel dettaglio.
Enel, essendo la quotata più amata dagli italiani (azioni Enel sono una presenza fissa nei portafogli di investimento), è la grande osservata speciale anche perchè dal suo acconto sul dividendo 2026 è atteso un grande segnale di continuità e crescita. Il Consiglio di Amministrazione, in occasione della pubblicazione dei risultati dei primi nove mesi del 2025, ha infatti fissato l’acconto sul dividendo Enel 2026 (relativo all’esercizio 2025) a 0,23 euro per azione. E già su questo punto, balza all’attenzione un dato molto significativo: la cedola è più alta del 7% rispetto a quella dell’acconto precedente (staccato a gennaio 2025). Dall’utility un chiaro messaggio di solidità finanziaria e disciplina nella remunerazione degli azionisti.
Non meno importante è l’acconto sul dividendo Snam 2026 relativo al 2025. Anche in questo caso la delibera è arrivata nell’ambito dell’approvazione dei conti dei primi nove mesi 2025. E anche in questo caso c’è un leggero rialzo rispetto all’acconto precedente: 0,1208 euro per azione ossia il 4% rispetto a un anno fa. Il dividendo Snam di gennaio riflette l’elevata prevedibilità dei flussi di cassa della quotata, fattore che continua a rendere il titolo attrattivo in ottica income.
Sia l’acconto sul dividendo Enel che quello sul dividendo Snam saranno staccati il 19 gennaio e messi in pagamento da mercoledì 21 gennaio 2026. Queste le due date da cerchiare in rosso sul calendario.
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Quanto rendono gli acconti sul dividendo di Enel e Snam ai prezzi attuali
Il dividend yield di un acconto sul dividendo è il rendimento percentuale che l’acconto distribuito da Enel e Snam a gennaio andrà ad offrire rispetto al prezzo delle rispettive azioni. Ovviamente è calcolato solo sulla parte di dividendo pagata in anticipo, e non sull’intera cedola 2025.
In pratica, nel caso di Enel, il dividend yield misura quanta cedola chi ne ha diritto andrà ad incassare in rapporto al capitale investito. Il calcolo considera esclusivamente l’importo dell’acconto stesso (0,23 euro).
Le azioni Enel hanno chiuso la seduta di borsa del 23 dicembre a 8,77 euro. Il rendimento dell’acconto sul dividendo a questi prezzi è pari al 2,62%.
Le azioni Snam hanno invece chiuso la seduta a 5,61 euro e quindi il dividend yield dell’acconto sarà pari al 2,15%.
Rendimenti da dividendo molto simili per le due quotate che staccano l’acconto a gennaio 2026.
Cosa fare per incassare gli acconti sul dividendo Enel e Snam in staccio a gennaio 2026
Per incassare gli acconti sul dividendo di Enel e Snam con stacco il 19 gennaio 2026, vanno rispettare le regole di registrazione e detenzione delle azioni tipiche dei dividendi su titoli azionari quotati.
La data di stacco del dividendo (in questo caso il 19 gennaio 2026) è il giorno in cui l’azione scende teoricamente del valore della cedola e perde il diritto a ricevere il dividendo se acquistata dopo. Per avere diritto al dividendo, serve detenere le azioni alla chiusura del giorno precedente allo stacco. Quindi, se lo stacco è 19 gennaio 2026, è necessario avere le azioni in portafoglio alla chiusura di mercato del 16 gennaio 2026 (ultimo giorno utile prima dello stacco).
Le operazioni sui titoli su Borsa Italiana normalmente seguono il regime T+2: acquistando azioni Enel e/o Snam 16 gennaio 2026, il regolamento (consegna) avviene il 19 gennaio 2026. Tuttavia diritto al dividendo si ottiene se si è proprietari del titolo alla chiusura del 16 gennaio 2026. Questo significa che il titolo va comprato entro e non oltre il 16 gennaio 2026 affinché il regolamento arrivi in tempo per lo stacco.
Non è necessario tenere le azioni dopo lo stacco per incassare l’acconto. Basta: acquistarle entro il giorno di mercato utile prima dello stacco e detenerle fino alla chiusura di quel giorno. Dopo lo stacco se la strategie è quella del dividend capture (catturare la cedola), le azioni si possono normalmente vendere.
Prassi operativa per investitori
Ecco cosa ricordare in vista dello stacco dei dividendi di gennaio 2026:
- verificare la data ex-dividend ufficiale su Borsa Italiana o dal sito del proprio broker
- inserire l’ordine di acquisto per tempo (idealmente con scadenza GTC o limite)
- controllare che l’operazione sia eseguita entro la data utile.
- eventualmente vendere dopo lo stacco se non si è investitori di lungo periodo
Da ricordare che nel giorno di stacco le azioni Enel e Snam possono deprezzarsi del valore della cedola ma solo in senso teorico, poiché il diritto al pagamento non è più attaccato all’azione.
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