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Programma aste BOT 2026 (www.risparmioggi.it)

Le linee guida del Ministero dell’Economia e delle Finanze per il 2026 delineano un quadro di sostanziale continuità per le aste BOT del nuovo anno, confermando il ruolo centrale di questi strumenti nella gestione della liquidità dello Stato e nei portafogli degli investitori a breve termine. L’impianto generale del programma di emissioni BOT resta invariato, con un’offerta regolare e prevedibile lungo le scadenze a 6 e 12 mesi.

Tuttavia, accanto a questa stabilità, emerge una novità rilevante sul piano operativo: il ripristino della comunicazione degli ISIN dei BOT di nuova emissione già all’interno del comunicato di emissione. Si tratta di un cambiamento che punta a migliorare la trasparenza e l’efficienza del processo di collocamento, con benefici diretti per intermediari e investitori.

Vediamo tutto nel dettaglio.

Struttura del programma 2026: calendario e tipologie di BOT

Nel 2026 il Tesoro continuerà a proporre BOT semestrali e annuali con cadenza mensile, seguendo il calendario delle aste ormai consolidato. Le aste di metà mese saranno dedicate principalmente ai BOT a 12 mesi, mentre quelle di fine mese vedranno l’offerta dei BOT a 6 mesi. Questo schema consente agli investitori di pianificare con precisione le proprie strategie di reinvestimento e al Tesoro di mantenere una presenza costante sul tratto breve della curva dei rendimenti.

Coerentemente con la prassi degli ultimi anni, i nuovi BOT semestrali saranno offerti a mesi alterni. Di norma, all’asta immediatamente successiva all’emissione di un nuovo BOT a 6 mesi, il Tesoro procederà alla riapertura dello stesso titolo, favorendo la costruzione di un ammontare in circolazione adeguato e una maggiore liquidità sul mercato secondario.

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Programma aste BOT 2026 mese per mese

Dalle linee generali al programma concreto delle aste BOT 2026, ecco, mese per mese, quali saranno le date da segnare sul calendario.

A gennaio il 7 (comunicazione dettagli) e il 9 (asta) e poi il 23 (seconda comunicazione) e il 28 (seconda asta).

A febbraio il 6 con la comunicazione e l’11 con la prima asta, successivamente il 20 (comunicazione) e il 25 con la seconda asta.

A marzo il 6 la prima comunicazione (asta l’11) e poi il 23 e il 26 (rispettivamente seconda asta e seconda comunicazione).

Ad aprile 7 e 9 (prima comunicazione e prima asta) e poi 23 e 28 (seconda comunicazione e seconda asta).

A maggio il 7 e il 12 con prima comunicazione e prima asta e poi il 22 e il 27 (seconda comunicazione e seconda asta).

A giugno il 5 e il 10 prima comunicazione e asta e poi 22 e 25 seconda asta e seconda comunicazione.

A luglio 6 (comunicazione dettagli) e 9 (prima asta) e poi 24 e 29 seconda comunicazione e seconda asta.

Ad agosto 7 e 12 con prima comunicazione e prima asta e poi 27 e 27 per il secondo blocco.

A settembre 4 e 9 con prima comunicazione e prima asta, a seguire 22 e 25 seconda comunicazione e asta relativa.

A ottobre il 6 la comunicazione, il 9 l’asta e poi il 23 e il 28 (seconda comunicazione e seconda asta).

A novembre il 6 la comunicazione, l’11 la relativa asta e poi il 23 e il 26 con le seconde.

Infine a dicembre il 7 la prima comunicazione e il 10 l’asta relativa.

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Ammontari in scadenza e volumi di emissione

Un elemento centrale per valutare il programma BOT 2026 riguarda i rimborsi in arrivo. Nel corso dell’anno andranno a scadenza BOT per un importo complessivo di circa 131,2 miliardi di euro. A fronte di questi rimborsi, il Tesoro prevede emissioni complessivamente in linea o di poco superiori agli importi in scadenza, includendo anche i rinnovi dei titoli semestrali emessi nel corso dell’anno.

L’obiettivo dichiarato è duplice: garantire una gestione ordinata della liquidità e assicurare, per ciascun titolo, un livello minimo di capitale nominale in circolazione pari a 7,5 miliardi di euro. Questo impegno rappresenta un elemento di interesse per gli investitori, in quanto contribuisce a sostenere la liquidità e l’efficienza delle negoziazioni sul mercato secondario.

Gli importi offerti in ciascuna asta saranno comunque modulati in funzione delle condizioni di mercato, in particolare della domanda espressa dagli operatori e dell’andamento della curva del money market.

Flessibilità operativa e strumenti straordinari

Accanto all’offerta ordinaria, il programma 2026 delle aste BOT prevede la possibilità di interventi mirati in caso di particolari condizioni di mercato. Qualora si manifestassero tensioni sul mercato cash o repo, il Tesoro potrà valutare riaperture di BOT off-the-run, integrando l’offerta standard sulle scadenze a 6 e 12 mesi.

In presenza di specifiche esigenze di gestione della liquidità, potranno inoltre essere introdotte emissioni di BOT trimestrali. Questi strumenti potranno essere collocati sia nelle aste di metà mese sia in quelle di fine mese, affiancando le emissioni regolari come prime tranche o come successive riaperture. Precisiamo che l’ipotesi BOT trimestrali c’è sempre stata ma è sempre rimasta sulla carta.

Aste BOT 2026: novità sulla comunicazione ISIN

La principale innovazione del programma BOT 2026 riguarda la comunicazione degli ISIN. In coordinamento con la Banca d’Italia, il Tesoro tornerà a pubblicare gli ISIN dei BOT di nuova emissione direttamente nel comunicato di emissione. Questa scelta agevola le banche collocatrici e consente agli investitori una prenotazione e una sottoscrizione più tempestive, riducendo inefficienze operative e migliorando l’accesso al mercato primario.

Sempre a proposito di organizzazione, come di consueto, ogni asta ordinaria di BOT sarà accompagnata da un’asta supplementare, con un ammontare generalmente pari al 10% di quello offerto nell’asta principale. Le modalità di assegnazione terranno conto della performance degli Specialisti sia sul mercato primario sia su quello secondario, in un’ottica di incentivazione della qualità del servizio e della liquidità complessiva del comparto.

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Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo e non si può considerare in alcun modo un’indicazione operativa. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità sull’utilizzo delle informazioni riportate.