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Afflussi record sugli ETF XRP (www.risparmioggi.it)

Il mercato degli ETF XRP sta vivendo una fase di forte dinamismo sul fronte dei flussi, ma con un’evidente divergenza rispetto all’andamento del prezzo del token. Da un lato, gli strumenti quotati legati a XRP continuano a registrare afflussi netti positivi e una crescente attenzione istituzionale; dall’altro, il sottostante XRP fatica a costruire una struttura tecnica convincente. È proprio in questa tensione tra narrativa finanziaria e realtà di mercato che si inseriscono le recenti dichiarazioni del CEO di Ripple, Brad Garlinghouse, che ha celebrato pubblicamente il successo degli ETF legati a XRP.

Per gli investitori interessati agli ETF crypto, il caso XRP rappresenta un laboratorio interessante: flussi solidi, crescita dell’offerta di prodotto e un prezzo che, almeno per ora, non sembra premiare l’ottimismo. Cosa sta succedendo e cosa fare?

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ETF XRP: una serie impressionante di afflussi positivi

Il dato più rilevante è numerico e difficilmente contestabile: il gruppo degli ETF XRP ha registrato afflussi netti positivi per 30 sedute consecutive. Un risultato che, nel panorama degli ETF crypto, spicca nettamente se confrontato con l’andamento più irregolare dei flussi su ETF Bitcoin ed Ethereum nello stesso periodo.

Brad Garlinghouse ha sottolineato questo traguardo come un segnale chiaro di interesse strutturale verso XRP, soprattutto da parte di investitori che preferiscono costruire un’esposizione regolamentata tramite strumenti quotati, piuttosto che l’acquisto diretto di XRP.

Dal punto di vista di Ripple, la costanza degli afflussi rafforza la tesi secondo cui XRP stia guadagnando legittimazione finanziaria in ambito istituzionale. Questo è un dato di fatto. Ma c’è un…ma che vedremo tra poco.

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L’effetto “valanga” delle nuove quotazioni di ETF crypto

Il successo degli ETF XRP è anche il risultato di una rapida espansione dell’offerta. Dopo una prima fase sperimentale, il mercato ha assistito a una vera e propria accelerazione nelle quotazioni.

In autunno, REX-Osprey ha lanciato un ETF a esposizione quasi spot, aprendo la strada a una nuova categoria di prodotti. La svolta decisiva è arrivata però con il debutto del primo ETF spot XRP negli Stati Uniti, lanciato da Canary Capital. L’esordio è stato particolarmente significativo: volumi record per un ETF su un altcoin, con circa 250 milioni di dollari raccolti in tempi molto rapidi.

Sull’onda di questo successo, altri grandi emittenti si sono mossi per conquistare quote di mercato. Franklin Templeton ha lanciato XRPZ, Bitwise ha presentato il proprio ETF XRP, mentre Grayscale ha ampliato la gamma con il Grayscale XRP ETF (GXRP). Il risultato è un ecosistema competitivo, con più strumenti che canalizzano domanda istituzionale verso XRP.

Il paradosso del prezzo di XRP: afflussi sì, performance no

Nonostante l’entusiasmo sugli ETF XRP, il prezzo di XRP sembra raccontare una storia diversa. Dopo aver perso il supporto psicologico dei 2,00 dollari, XRP si muove in area 1,88–1,92 dollari, evidenziando una struttura tecnica fragile.

Secondo diverse analisi, il mercato si trova di fronte a un paradosso: a fronte di oltre 1 miliardo di dollari di pressione in acquisto legata agli ETF, il prezzo non riesce a reagire in modo proporzionale. La spiegazione più condivisa chiama in causa una combinazione di più fattori: le vendite da parte del retail, che tendono a emergere in fasi di debolezza tecnica, e l’attività di copertura dei market maker, che possono vendere XRP sul mercato dei derivati per proteggersi dalle oscillazioni di prezzo quando forniscono liquidità agli emittenti degli ETF.

Questa dinamica genera una pressione ribassista invisibile, capace di compensare, almeno nel breve periodo, gli acquisti strutturali effettuati tramite gli ETF.

Perché i flussi ETF non bastano a cambiare il trend

Dal punto di vista dell’analisi di mercato, il messaggio che emerge è chiaro: gli afflussi sugli ETF non sono, da soli, un segnale di inversione del trend. Diversi analisti sottolineano come XRP rappresenti un promemoria utile per tutti gli investitori crypto: le narrazioni aiutano il sentiment, ma sono i prezzi a determinare il trend.

Nonostante una lunga serie di chiusure positive per gli ETF XRP, la struttura grafica del token resta debole. Finché il mercato non mostrerà segnali tecnici inequivocabili di inversione, il rischio di ulteriori fasi di consolidamento o di pressione ribassista rimane sul tavolo.

In questo contesto il quadro macro di breve periodo non aiuta. L’inizio dell’anno è stato caratterizzato da volumi ridotti e scarsa direzionalità, un contesto che tende a penalizzare le altcoin più di Bitcoin. In assenza di catalizzatori forti, il mercato spesso scivola lentamente, con movimenti ribassisti graduali piuttosto che con crolli improvvisi.

In questo scenario, i rimbalzi tecnici rischiano di trasformarsi in semplici reazioni di breve durata, più che in veri cambi di trend. Senza breakout convincenti e senza un miglioramento della struttura sui timeframe inferiori, ogni tentativo di recupero può essere facilmente venduto.

I livelli tecnici di XRP sotto osservazione

Sul piano operativo, alcuni livelli chiave attirano l’attenzione degli investitori. Tanto per iniziare c’è l’area di 1,98 dollari che rappresenta la prima zona di resistenza significativa in caso di rimbalzo. Al di sopra, altre zone di offerta potrebbero limitare ulteriormente la spinta rialzista mentre sul lato opposto, in uno scenario di maggiore debolezza, area 1,53 dollari si può considerare come possibile zona di accumulazione, ma non come target certo.

La distinzione è importante: parlare di accumulazione implica un approccio graduale e paziente, non la pretesa di individuare il minimo assoluto.

Il messaggio per gli investitori

Per chi guarda agli ETF XRP con un’ottica finanziaria, il messaggio è duplice. Da un lato, i flussi positivi e la moltiplicazione dei prodotti indicano un interesse reale e crescente da parte del mercato istituzionale ma dall’altro, la debolezza del prezzo suggerisce prudenza nel timing.

Fermo restando che gli ETF possono essere strumenti efficienti per costruire esposizione nel tempo, soprattutto per investitori che preferiscono un veicolo regolamentato, affidarsi solo ed esclusivamente alla narrativa degli afflussi senza considerare la struttura del prezzo può aumentare il rischio operativo.

Del resto il caso XRP sta diventando sempre di più un esempio emblematico di come finanza strutturata e dinamiche di mercato possano procedere su binari paralleli, almeno nel breve periodo.

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Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo e non si può considerare in alcun modo un’indicazione operativa. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità sull’utilizzo delle informazioni riportate.