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Azioni Enel e trimestrale (www.risparmioggi.it)

E’ in agenda giovedì 13 novembre il consiglio di amministrazione di Enel per l’approvazione dei conti del terzo trimestre 2025 e dei primi nove mesi dell’anno. Nell’occasione dovrebbe essere presentata anche la guidance su tutto l’esercizio. All’appuntamento, tra l’altro uno degli ultimi della stagione delle trimestrali di Borsa Italiana, le azioni Enel dovrebbero arrivare senza grandi scossoni. Nelle ultime cinque sedute, infatti, i prezzi sono rimasti quasi invariati in area 8,9 euro con i 9 euro che restano nel mirino.

Calma piatta e evento privo di importanza quindi? Assolutamente no perchè rispetto a un mese fa le quotazioni di Enel risultano apprezzate del 7,25% e da inizio 2025 la prestazione è addirittura positiva per il 27%. Niente male considerando che stiamo parlando di un’utility e non di una banca! Scendendo più nel dettaglio grafico è dalla seconda metà di settembre che i prezzi delle azioni Enel hanno subito una forte accelerazione culminata proprio nel recente attacco al target dei 9 euro. In questo contesto, proprio la prossima trimestrale potrebbe fungere da assist per l’aggancio di questo livello che manca dal 2021. Un’idea speculativa che di certo sta sfiorando non pochi investitori.

Per attuarla è anzitutto necessario conoscere le previsioni sui conti del terzo trimestre 2025 nonchè quello che dice il consensus su tutto l’esercizio. Vediamo nel dettaglio.

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Cosa aspettarsi della trimestrale di Enel: le previsioni

Non ci dovrebbero essere grandi sorprese dalla trimestrale di Enel con il trend che dovrebbe semplicemente ricalcare quello del primo semestre 2025. Secondo Equita, nei primi nove mesi dell’esercizio, Enel dovrebbe aver conseguito un Ebitda stabile in area 17,18 miliardi di euro e ricavi in crescita del 10% su base annua quota 62,9 miliardi di euro. Sempre per la sim milanese, l’utile ordinario di Enel relativo ai primi nove mesi dovrebbe essersi attestato a 5,64 miliardi di euro in rialzo dell’1% mentre la posizione finanziaria netta dovrebbe attestarsi a -57,9 miliardi contro i -55,5 miliardi del secondo trimestre del 2025. Indebitamento in allargamento, quindi, ma semplicemente a causa del pagamento di dividendi per 2 miliardi di euro e per effetto di investimenti per 3,5 miliardi.

A livello geografico gli analisti si attendono una decrescita del business in Italia (-1% su base annua) che comunque verrebbe più che compensata dall’aumento del giro d’affari in America Latina (+2% annuo) e soprattutto in Spagna (+4,2$ annuo). E’ fuori dall’Italia, quindi, che si andrebbe a collocare il punto di forza della trimestrale di Enel. Questo aspetto, però, non solo non dovrebbe sorprendere più di tanto ma è addirittura già scontato. La controllata spagnola Endesa, infatti, ha già pubblicato i conti trimestrali battendo le attese degli analisti. In particolare l’Ebitda del gruppo iberico è salito dell’8,8% su base annua attestandosi a quota 4,22 miliardi mentre l’utile netto è addirittura volato del 21,9% a quota 1,71 miliardi. A completare il quadro, poi, è stato un cash flow in aumento del 29% a 3,44 miliardi. Conti robusti che, di fatto, hanno messo un’ipoteca sulla trimestrale di tutta Enel.

Le previsioni su tutto il 2025 di Enel

Dalle previsioni sui primi nove mesi passiamo a quelle su tutto l’esercizio quindi guidance. Ci sarà ovviamente un riferimento in trimestrale ma neppure qui secondo Equita dovrebbero esserci delle sorprese. L’utility, infatti, si dovrebbe limitare a confermare quanto già noto a partire da un target di utile nella parte alta della forchetta tra 6,7-6,9 miliardi.

Secondo il consensus degli analisti aggiornato al 31 ottobre scorso e basato sulle indicazioni fornite da 26 banche d’affari che coprono il titolo, il margine operativo lordo di Enel a fine anno dovrebbe attestarsi a 23,01 miliardi di euro. Questo è il valore medio mentre il range è compreso tra i 22,59 miliardi di euro (previsione peggiore) e i 23,48 miliardi di euro (previsione migliore). Ancora l’utile netto ordinario dovrebbe collocarsi in area 6,91 miliardi (stima peggiore 6,6 e stima migliore 7,17 miliardi) mentre la media per l’EPS è a quota 0,68 euro (previsione migliore 0,71 euro, peggiore a 0,66 euro). Per finire l’indebitamento che è visto a 57,27 miliardi di euro (valore medio) con una forchetta compresa tra 55,26 miliardi e 66,45 miliardi.

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Cosa fare con le azioni Enel in vista della trimestrale?

Due diversi analisti hanno aggiornato le loro previsioni sulle azioni Enel proprio in vista dell’approvazione dei conti trimestrali. Si tratta di Mediobanca e della citata Equita. Piazzetta Cuccia ha confermato un rating outperform e un target price a 8,2 euro che, nei fatti, è stato già superato dal titolo. La sim milanese, invece, è buy con target price a 8,5 euro. View bullish per entrambe quindi ma i prezzi obiettivo non implicano alcun potenziale di upside.

E il punto è che proprio i target price sulle azioni Enel sembrano essere indietro: la stessa media sulla base di 22 coperture attive è a 8,5 euro sotto ai valori attuali anche se il prezzo obiettivo più ambizioso è a 10 euro con oltre l’11% rispetto ai valori correnti. Vero ci sono tanti buy (10) ma ci sono altrettanti hold (9) a dimostrazione del fatto che per molti analisti le azioni Enel abbiano già corso tanto e abbiano più slancio per crescere in borsa. Assumendo questa seconda prospettiva, la trimestrale Enel dovrebbe quindi aggiungere ben poco.




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