La scorsa settimana il consiglio di amministrazione di Eni ha approvato i conti dei primi nove mesi dell’esercizio 2025 rivedendo al rialzo la guidance sull’intero anno. Nell’ambito dello stesso appuntamento sono state anche ufficialmente definite tutte le caratteristiche della seconda tranche del dividendo Eni 2026 che, come già noto, andrà in stacco a novembre 2025. Più nel dettaglio il CdA ha ribadito quello che sarà l’ammontare, già conosciuto da tempo essendo stata già definita la consistenza di tutto il dividendo Eni a valere sull’esercizio 2025, specificando però quali saranno le date precise dello stacco e del pagamento (specifiche, queste, che invece non erano ancora diffuse).
Sulla base poi dell’ammontare della cedola a titolo di seconda tranche è poi possibile anche calcolare quello che sarà il rendimento da dividendo. Con il dividend yield relativo alla tranche di prossimo stacco, ora tutto quello che riguarda la seconda parte del dividendo trimestrale di Eni è nero su bianco. Gli investitori hanno quindi tutti gli elementi per capire se conviene loro comprare azioni Eni in vista proprio dello prossimo stacco del dividendo o se è preferibile lasciar passare.
Seconda tranche dividendo trimestrale Eni: ammontare e data di stacco
Il dividendo Eni 2026 è pari a 1,05 euro per azione, in aumento rispetto alla cedola che venne riconosciuta a valere sull’esercizio 2024 (stacchi tra il 2024 e il 2025). La ripartizione è trimestrale come del resto avviene da tempo per tutte le società del settore petrolifero. Dopo lo stacco della prima tranche avvenuto il 22 settembre, la seconda sempre pari a 0,26 euro per azione, sarà staccata il 24 novembre 2025 con pagamento a partire dal 26 novembre successivo.
L’ammontare del dividendo trimestrale di Eni era noto già dallo scorso maggio. Il tassello che mancava era solo quello della data di stacco e pagamento.
Altrettanto note sono anche le principali caratteristiche della terza e della quarta tranche del dividendo relativo all’esercizio 2025. Dopo quella di novembre, la prossima sarà quella di marzo 2026 quando in stacco andrà la terza tranche del dividendo trimestrakle sempre pari a 0,26 euro. Ammonterà invece a 0,27 euro la quarta e ultima tranche del dividendo Eni 2026 che verrà messa in pagamento nel mese di maggio.
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Quando rende la seconda tranche del dividendo Eni 2026?
Quando venne staccata la prima tranche del dividendo Eni 2026, il dividend yield era pari all’1,75% lordo. Allora le azioni Eni scambiavano a 15,1 euro. Oggi invece il titolo Eni passa di mano a 15,93 euro forte di un rialzo di ben il 5% su base mensile e di un trend positivo che, compresa quella di oggi, dura oramai da ben nove sedute. Assumendo come prezzo di riferimento quello corrente, il rendimento da dividendo relativo alla seconda tranche è pari all’1,63%. A causa proprio dall’apprezzamento registrato da fine settembre ad oggi, c’è stata quindi una compressione del dividend yield.
Se da qui al momento dello stacco (il 24 novembre prossimo) dovesse esserci un ulteriore incremento delle quotazioni di Eni (tutta da vedere visto che da inizio anno ad oggi il titolo del Cane a sei zampe ha già messo in cassaforte un rialzo del 18% mentre il verde su base annua è del 12%), il dividend yield della seconda tranche del dividendo Eni subirebbe una ulteriore compressione. Viceversa un calo dei valori del titolo porterebbe ad una progressione del rendimento da dividendo.
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