Faro sulle azioni Cucinelli in apertura di settimana. La maison della moda è reduce da un’ottava disastrosa: crollo del 19,7% in appena 5 sedute, oltre 1,5 miliardi di market cap mandati in fumo, oltre il 40% di distanza dai massimi raggiunti a febbraio 2025, rosso di oltre il 20% da inizio 2025, volume di scambi pari ad oltre 31 volte quello medio dei pezzi scambiati e per finire pioggia di milioni guadagnati da chi era short sul titolo. Tutto per effetto dell’oramai noto report di Morpheus Research (e ancora prima del fondo inglesew Pertento Partners) sulle presunte violazioni delle sanzioni europee Russia.
Dopo le drammatiche sospensioni decise da Borsa Italiana la scorsa settimana, oggi il titolo riparte in borsa da 83,6 euro. In pratica il prezzo di partenza è il solo aspetto certo perchè, per il resto, tutto appare di difficile comprensione. Comprare a questi prezzi a prima vista molto convenienti o attendere ancora è la grande domanda che gli investitori si faranno fin dal pre-market.
Acquistare azioni Cucinelli o aspettare perchè i prezzi potrebbero calare ancora sarà anche l’argomento di questo articolo. Nei prossimi paragrafi analizzeremo la situazione tecnica delle azioni Cucinelli e il punto di vista degli analisti sul titolo umbro. Ma faremo anche altro: i nomi di chi ci ha guadagnato milioni da questa situazione semplicemente perchè era short sulla quotata.
Comprare azioni Cucinelli dopo il crollo conviene?
La situazione a prima vista potrebbe sembrare simile a tante altre: un titolo caratterizzato da un trend positivo di borsa a un certo punto crolla a picco. I suoi prezzi si portano ai minimi dell’anno e un passo dai minimi del 2024. Subito si accende la campanellina dell’occasione: è l’occasione giusta per comprare a sconto?
I fondamentali di Brunello Cucinelli società quotata sono solidi e questo è un punto a favore dell’ipotesi acquisti. Non è però supportato dal quadro tecnico visto che la situazione eredita dalla sell-off della scorsa settimana è pessima. Il settimanale -19,4% potrebbe offuscare il fatto che abbiamo a che fare con un titolo che in un giorno è andato a picco di oltre il 17,3!. Vero è che venerdì dopo essere precipitate fino a 77,6 euro, le azioni Cucinelli si sono riprese chiudendo poi a oltre 83 euro, tuttavia se oggi dovessero riprendere le vendite e non ci dovesse essere alcuna reazione nell’area tra 70 e 80 euro allora si ricreerebbe la stessa situazione già presente nella fase più drammatica della scorsa ottava e poi scongiurato: quella di un crollo ancora più ampio. L’area tra 70 e 80 euro, quindi, come supporto di lungo termine il cui cedimento comporterebbe un ulteriore ribasso. Viceversa se invece dovesse proseguire il tentativo di rimbalzo avviato venerdì e i prezzi dovessero portarsi stabilmente oltre gli 80 euro, per il titolo sarebbe un segnale di ripresa.
In questo secondo caso comprare ai livelli attuali sarebbe un’idea da considerare anche perchè prima del grande crollo, le azioni Cucinelli scambiavano tra i 102 e i 106 euro (valori di martedì 23 settembre).
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Chi ha guadagnato con il crollo delle azioni Cucinelli
Per tutti gli investitori che avevano posizioni long attive su Cucinelli, il crollo è stata una catastrofe più o meno ampia a seconda della portata del trade e dei tempi di reazione. E’ stato invece un grande assist per gli shortisti. Non parliamo di investitori singoli ma dei grandi fondi speculativi che si sono letteralmente arricchiti dal sell-off. Stando agli ultimi dati aggiornati, sulle azioni Cucinelli ad inizio scorsa settimana erano attivi con vendite allo scoperto quattro investitori in tutto:
- JP Morgan Asset Management (UK) Limited con uno short dello 0,78%
- AQR Capital Management LLC con lo 0,72%
- Kintbury Capital LLP con lo 0,71%
- Pertento Partners LLP con lo 0,58% (stesso fondo del primo report sullo scandalo russo)
Complessivamente c’era il 2,79% del capitale venduto allo scoperto. Tanto ma non tantissimo visto che Cucinelli, a conti fatti, era solo il quinto titolo più shortato. Tuttavia, ed è quindi la particolarità, negli ultimi mesi c’era stata un boom degli short passati da un totale di 0,56% alla data dell’8 luglio fino a un massimo del 3,45% al 9 settembre.
PNC (posizioni nette corte) erano cresciute di oltre 6 volte passando dallo 0,56% dell’8 Luglio al 3,45% del 9 Settembre, senza un apparente motivo.
Ebbene proprio i 4 shortsti dell’elenco hanno avuto grandi guadagni dal crollo delle azioni Cucinelli: assumendo il valore totale degli short al 2,79% del capitale si può dedurre un controvalore short pari a circa 166 milioni di euro. Nel giorno del grande crollo di Cucinelli (-17,3% in una sola seduta) il guadagno per questi fondi è stato pari a circa 28,7 milioni di euro.

Cosa fare con le azioni Cucinelli secondo gli analisti
Come era logico attendersi, dopo lo shock causato dal sell-off, anche molti analisti hanno preso la parola sulle azioni Cucinelli. Alcuni hanno reagito in modo duro tagliando la loro valutazione, altri in modo più soft confermando il loro giudizio mentre altri ancora hanno preso tempo limitandosi a mettere sotto osservazione il titolo in attesa di capire cosa stia succedendo.
Ad ogni modo anche dai giudizi degli esperti emergono indicazioni su cosa fare con le azioni Cucinelli.
Equita è nel gruppo di chi si è limitato a confermare la valutazione: rating hold e il prezzo obiettivo di 103 euro è il giudizio della sim milanese. Nel loro report gli esperti hanno affermato che il valore di 300 euro indicato sui prezzi in Russia è relativo solo al valore di trasferimento e quindi approssimativamente pari al al prezzo wholesale dei prodotti a cui la maison umbra, applica di solito un markup sul mercato locale pari a circa 3 volte. Secondo Equita però, gli sconti aggressivi che Cucinelli avrebbe attuato per ridurre l’eccesso di merce invenduta nonchè la possibilità che ci sia davvero un magazzino elevato non fanno bene all’immagine della maison e al posizionamento del marchio Cucinelli. Tra l’altro, prosegue il report, queste criticità rilevate da Morpheus Research si vanno a sommare con altri fattori potenzialmente negativi che riguardano l’aspetto prettamente finanziario e già ampiamente noti alla comunità a partire dall’aumento dei costi di affitto e dal conseguente trend in declino dell’Ebitda.
Anche Intermonte è tra chi ha preferito dare fiducia a Cucinelli confermando il rating neutrale e il target price a 113 euro (molto avanzato rispetto ai prezzi post crollo). Secondo gli esperti, il rapporto di Morpheus Research mischia aspetti e questioni molto diversi tra loro e il solo elemento davvero nuovo è la presunta violazione della sanzioni alla Russia che però è tutta da dimostrare.
Banca Akros è invece nel gruppo di analisti che hanno sospeso la valutazione sulle azioni Cucinelli in attesa che venga pubblicato un report terzo sulla questione sollevata da Morpheus Research. Gli esperti, in particolare, attendono o un’opinione certificata da parte del revisore PWC o un report da parte di un auditor indipendente e fino ad allora hanno congelato la loro valutazione sulla maison. Akros si è limitata a ricordare quello che dice la legge: in caso di accertamento della violazione della normativa sull’export verso la Russia, sono previste sanzioni penali (addirittura la detenzione fino a sei anni) oltre a multe tra i 25.000 e i 250.000 euro.
E per finire c’è il terzo gruppo di analisti: quelli più pessimisti che hanno deciso di tagliare la loro valutazione sul titolo. Oddo BHF ne è un esempio con il downgrade da outperform a neutrale e il target price abbassato a 83 euro contro gli 85 euro precedenti. Quello operato da Oddo è un vero cambio di prospettiva: se prima l’indicazione era le azioni Cucinelli faranno meglio del settore lusso ora la valutazione è neutrale. Il nuovo prezzo obiettivo è praticamente identico alla quotazione che la maison umbra avrà in avvio di ottava.
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