calendario aste, soldi in primo piano e bandiera Italia sullo sfondo
Agenda aste titoli di stato ottobre 2025 (www.risparmioggi.it)

Il mese di ottobre si annuncia particolarmente denso per chi segue con attenzione il mercato dei titoli di Stato italiani. Accanto alle tradizionali aste di BOT e BTP, il Ministero dell’Economia e delle Finanze porterà infatti sul mercato una nuova emissione del BTP Valore, titolo retail pensato per i risparmiatori individuali. Inoltre, il mese di ottobre segna anche l’avvio delle operazioni previste nel quarto trimestre 2025, con due nuovi benchmark a 5 e 10 anni che si affiancheranno alle riaperture di titoli già in circolazione. Ebbene almeno uno dei due potrebbe essere emesso proprio in occasione di uno dei due appuntamenti con i BTP tradizionali in calendario.

Vediamo nel dettaglio le date chiave, le caratteristiche delle emissioni e le implicazioni operative per chi investe.

Un contesto di mercato da monitorare

Prima di entrare nel merito delle singole aste, conviene ricordare lo sfondo macro-finanziario in cui queste operazioni si collocano. L’autunno 2025 si apre con mercati ancora attenti alle mosse della Banca Centrale Europea che nel board di settembre non ha tagliato i tassi di interesse, arginando così la discesa dei rendimenti nella parte corta della curva (in questo contesto è da inquadrare il ritorno del rendimento del BOT semestrale sopra al 2%).

Lo spread BTP-Bund oscilla intorno a quota 90 punti base, mantenendo più schiacciato il costo di rifinanziamento del debito pubblico italiano. In questo scenario, la strategia del Tesoro punta a bilanciare il ricorso al breve termine rappresentato dai BOT e necessario per la gestione della liquidità, con un progressivo consolidamento sul medio-lungo termine, attraverso emissioni benchmark e titoli dedicati al retail come il BTP Valore.

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Le aste di BOT di ottobre: due appuntamenti fissi

Come di consueto, il calendario del mese prevede due aste di Buoni Ordinari del Tesoro, strumenti a tasso fisso e senza cedola, acquistabili sotto la pari e rimborsati a 100 alla scadenza.

  • 10 ottobre 2025 – BOT annuale: sarà collocato un titolo con scadenza a 12 mesi. Il MEF renderà note le caratteristiche definitive – ammontare offerto, data di regolamento e codice ISIN – con il consueto comunicato di martedì 7 ottobre.
  • 29 ottobre 2025 – BOT semestrale: seconda asta del mese, dedicata a un titolo a 6 mesi. In questo caso la comunicazione ufficiale con i dettagli arriverà venerdì 24 ottobre.

Questi strumenti, privi di cedola, restano particolarmente sensibili all’andamento dei tassi a breve. Per gli investitori più prudenti rappresentano un’alternativa liquida e a basso rischio di duration, ma con rendimenti legati in modo diretto alla politica monetaria BCE.

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Le aste di BTP: medio-lungo termine e titoli indicizzati

Oltre ai BOT, ottobre porterà in collocamento due aste di BTP tradizionali e un’asta speciale riservata ai titoli a breve o indicizzati.

  • 14 ottobre 2025 – asta medio-lungo termine: saranno proposte nuove tranche di titoli già in corso di emissione, presumibilmente con scadenze comprese fra 3 e 30 anni
  • 28 ottobre 2025 – asta BTP Short Term / BTP€i: l’appuntamento di fine mese sarà dedicato a strumenti flessibili. I BTP Short Term, di solito a 2 anni, offrono liquidità rapida; i BTP€i, invece, sono indicizzati all’inflazione europea e garantiscono protezione reale contro l’erosione del potere d’acquisto
  • 30 ottobre 2025 – asta medio-lungo termine: seconda emissione mensile di titoli benchmark, utile al Tesoro per calibrare la raccolta in base alle condizioni di mercato

Attenzione perchè in occasione di una delle due aste medio e lungo termine potrebbero essere collocati anche uno dei due nuovi benchmark previsti nel programma trimestrale di emissioni.

Ottobre è infatti il mese che inaugura il quarto trimestre 2025, periodo in cui il Tesoro ha programmato il lancio di due nuovi titoli di riferimento:

  • Nuovo BTP a 5 anni: scadenza 1° febbraio 2031, con ammontare minimo di 10 miliardi di euro
  • Nuovo BTP a 10 anni: scadenza 1° febbraio 2036, anch’esso con ammontare minimo fissato a 10 miliardi di euro

Per completezza va puntualizzato che questi due titoli si affiancheranno alle riaperture di strumenti già in corso di emissione, fra cui:

  • BTP 27/06/2025 – 26/08/2027 (cedola 2,10%)
  • BTP 15/07/2025 – 15/01/2029 (cedola 2,35%)
  • BTP 09/09/2025 – 15/11/2032 (cedola 3,25%)
  • BTP 02/05/2025 – 01/10/2035 (cedola 3,60%)

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Il protagonista di ottobre: nuovo BTP Valore

La vera novità di ottobre è però il collocamento del nuovo BTP Valore, in calendario dal 20 al 24 ottobre 2025 (con chiusura alle ore 13 dell’ultimo giorno, salvo chiusura anticipata).

Il titolo, riservato esclusivamente ai risparmiatori individuali e affini, si presenta con caratteristiche pensate per attrarre il pubblico retail:

  • Durata: 7 anni
  • Cedole: pagate ogni tre mesi, con struttura crescente nel tempo (step-up)
  • Meccanismo step-up: 3+2+2 anni, con un tasso iniziale per i primi 3 anni, uno superiore per i successivi 2 e un ulteriore incremento per gli ultimi 2 anni
  • Premio fedeltà: 0,8% del capitale nominale, riconosciuto a chi acquista in fase di collocamento e detiene il titolo fino alla scadenza.
  • Capitale garantito: rimborso integrale a scadenza
  • Fiscalità agevolata: tassazione al 12,5% su cedole e premio, esenzione dalle imposte di successione, esclusione dal calcolo ISEE fino a 50.000 euro investiti in titoli di Stato
  • Taglio minimo: 1.000 euro
  • Nessuna commissione di sottoscrizione per i piccoli risparmiatori (restano eventuali costi di gestione del conto titoli o piattaforma di trading)

Venerdì 17 ottobre il MEF comunicherà i tassi minimi garantiti per ciascuna delle tre fasi dello step-up, insieme al codice ISIN del titolo. Al termine del collocamento, tali tassi potranno essere confermati o rivisti al rialzo in base alle condizioni di mercato. I risparmiatori avranno quindi il tempo di valutare con calma le condizioni prima dell’apertura del collocamento.

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Aste titoli di stato ottobre 2025 e implicazioni operative per gli investitori

Ottobre 2025 sarà dunque un mese cruciale per il mercato dei titoli di stato italiani. Alle aste canoniche di BOT e BTP si affianca l’attesa emissione del nuovo BTP Valore, che punta a rafforzare il legame con il risparmio retail. Parallelamente, il Tesoro inaugurerà il quarto trimestre e quindi almeno uno dei due nuovi benchmark a 5 e 10 anni potrebbe già finire in asta nelle prossime settimane.

Per gli investitori la sfida sarà valutare la combinazione più adatta di strumenti, bilanciando sicurezza, rendimento e prospettiva temporale. Alla luce del calendario ci saranno ben tre opzioni da valutare:

  • BOT: le aste del 10 e 29 ottobre offrono strumenti adatti a chi cerca sicurezza e un impiego di liquidità di breve periodo. I rendimenti rispecchieranno fedelmente il livello dei tassi BCE, senza rischio cedolare ma con un’esposizione diretta al costo del denaro.
  • BTP tradizionali: le aste di medio-lungo termine permettono di costruire posizioni più stabili, ideali per chi guarda al capitale nel lungo periodo.
  • BTP Valore: con cedole trimestrali, step-up e premio finale, il nuovo BTP Valore rappresenta una soluzione ibrida: da un lato offre la stabilità del capitale garantito (se portato a scadenza), dall’altro premia la fedeltà del risparmiatore. Il rendimento effettivo dipenderà dai tassi minimi annunciati il 17 ottobre, ma l’impostazione mira a offrire maggiore prevedibilità rispetto alle fluttuazioni di mercato.

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