antenna delle Tlc con logo di TIM
Azioni TIM e bond senior unsecured 2030 (www.risparmioggi.it)

Ritorno lampo sul mercato obbligazionario da parte di Telecom Italia e di conseguenza azioni TIM che finiscono “di diritto” nel novero dei titoli da tenere d’occhio in apertura di contrattazioni anche perchè c’è già una debolezza settimanale a fare da potenziale calamita di attrazione. Nelle ultime cinque sedute, infatti, le azioni TIM hanno lasciato sul parterre il 3,4 per cento e oggi ripartono da 0,43 euro. Il collocamento di nuove obbligazioni bond senior unsecured tasso fisso per un ammontare complessivo di 500 milioni di euro potrebbe riportare un pò di appeal anche perchè pure su base mensile il titolo delle tlc appare in difficoltà con un rosso del 6,6%.

Una situazione che non deve comunque essere ingigantita oltre che è realmente visto che stiamo sempre parlando di una quotata che da inizio 2025 si è apprezzata del 71% e anno su anno addirittura del 79%. Nel lungo termine le azioni TIM sono tra le migliori di tutto il Ftse Mib. Proviamo ora a capire se il bond da 500 milioni di euro collocato con successo possa bastare a far tornare gli acquisti oppure se invece si tratta di una notizia priva di reali ripercussioni.

Nuovo bond da 500 milioni di euro emesso da TIM

Telecom Italia ha annunciato il completamento con successo di un collocamento obbligazionario rivolto al solo mercato istituzionale. Nell’ambito dell’operazione è stata eseguita l’emissione di obbligazioni senior unsecured con scadenza a 5 anni e tasso fisso del 3,625% annuo per un ammontare complessivo pari a 500 milioni di euro. L’emittente ha precisato che l’attività di book-building ha registrato una buona accoglienza da parte degli investitori, confermando l’interesse del mercato nei confronti del debito del gruppo.

Il ricavato del collocamento sarà destinato a finalità societarie generali, contribuendo a rafforzare la struttura finanziaria di Telecom Italia e anticipando parte delle necessità di funding previste per il 2026. Grazie a questa operazione Telecom Italia prosegue la sua strategia di diversificazione delle fonti di finanziamento riuscendo a beneficiare di condizioni di mercato favorevoli e garantendo al contempo maggiore flessibilità nella gestione del debito.

Il lancio delle nuove obbligazioni si inserisce nel programma EMTN (Euro Medium Term Notes) da complessivi 10 miliardi di euro, strumento attraverso cui il gruppo pianifica operazioni di raccolta sul mercato dei capitali. Il nuovo bond senior unsecured 2030 verrà listato sia presso la Borsa del Lussemburgo sia sulla Borsa Italiana.

Sul fronte della valutazione creditizia dell’emissione, non ci dovrebbero essere grandi novità con le principali agenzie di rating che dovrebbero limitarsi a confermare la solidità del bond. In quest’ottica Moody’s dovrebbe attribuire un giudizio pari a Ba2, mentre Standard & Poor’s e Fitch dovrebbero assegnare entrambi un rating BB. Si tratta di livelli in linea con precedenti emissioni dello stesso tipo.

E’ innegabile che non con il successo di questa nuova emissione obbligazionaria, Telecom Italia vada ulteriormente a rafforzare la propria presenza tra gli emittenti corporate europei, puntando a una gestione proattiva del proprio debito e a un rafforzamento della fiducia da parte degli investitori istituzionali.

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Cosa fare con le azioni TIM dopo l’emissione del nuovo bond?

Il successo del collocamento del bond Telecom Italia non si può tradurre automaticamente in impatto sulle azioni TIM. Vero è che i titoli partono deprezzati su base settimanale, ma bisogna anche vedere quali sono gli spazio creati dall’analisi tecnica. La sessione di borsa di ieri si è chiusa con un ribasso dell’1,9% rispetto ai prezzi del giorno precedente. Il ribasso ha portato Telecom Italia ad allontanarsi dagli 0,45 euro della chiusura di mercoledì scorso. Il fatto che ieri le azioni TIM abbiamo chiuso sui minimi della seduta non fa ben sperare anche perchè, rispetto all’andamento generale settimanale di tutto il Ftse Mib, la quotata guidata da Labriola è apparsa molto più incerta.

In questo contesto uno scenario di possibile evoluzione potrebbe vedere i prezzi scendere fino a 0,423 euro allungando quindi la fase negativa. In tal caso non sarebbe da escludere neppure lo sfondamento al ribasso di quota 0,42 euro. D’altra parte negli ultimi giorni si sono visti volumi in calo su Telecom Italia e questo è un classico segnale di scarso appeal sugli investitori. Ecco quindi che l’emissione obbligazionaria ritorna centrale.

Volendo far rispondere gli analisti alla domanda cosa fare con le azioni Telecom Italia non va poi tanto meglio. Il rating medio è accumulate (15 valutazione attive) con ben 5 hold e 1 underperform. Ma è l’assenza di potenziale di upside risultate dal target price medio a pesare. Essendo quest’ultimo pari a 0,433 euro la distanza dalle quotazioni attuali non arriva neppure all’1%.

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