rendimento del BTP Valore
Possibili cedole e rendimento del nuovo BTP Valore in emissione a ottobre 2025 (www.risparmioggi.it)

L’annuncio è arrivato ieri: il prossimo ottobre ci sarà l’emissione di un nuovo BTP Valore. Quinta edizione per questa tipologia di titolo di stato dedicata esclusivamente ai piccoli risparmiatori italiani, verrà collocato nella finestra settimanale da lunedì 20 ottobre a venerdì 24 ottobre 2025 (salvo chiusura anticipata). Il titolo avrà scadenza sette anni ed è la classica occasione interessante per ancorare parte del proprio risparmio a un rendimento certo, con il vantaggio di un flusso cedolare trimestrale, un premio fedeltà extra per chi lo ha acquistato all’emissione condizioni fiscali agevolate.

Ma quali saranno i possibili tassi cedolari e il rendimento effettivo nuovo BTP Valore ottobre 2025? E come si andrà a porre il nuovo collocamento rispetto alle precedenti emissioni della stessa famiglia?

Cerchiamo di fare chiarezza.

I possibili tassi cedolari e il rendimento stimato del BTP Valore ottobre 2025

Uno degli aspetti più attesi del nuovo BTP Valore riguarda la cedola ossia l’ammontare dei livelli minimi garantiti di interesse che il Tesoro comunicherà venerdì 17 ottobre, pochi giorni prima dell’avvio del collocamento.

Al momento, il riferimento è il rendimento del BTP a 7 anni tradizionale, che si attesta intorno al 3,12% lordo annuo (dato di metà settembre). Nelle precedenti emissioni, il Tesoro ha sempre offerto un piccolo premio di rendimento rispetto ai titoli di pari durata quotati sul mercato, in media pari a +0,15% / +0,20%.

Se questa logica dovesse essere confermata, il rendimento BTP Valore ottobre 2025 potrebbe collocarsi intorno al 3,30%-3,35% lordo annuo, suddiviso secondo lo schema step-up:

  • Primi 3 anni: cedola più bassa (ad esempio 3,10%-3,15% annuo);
  • Quarto e quinto anno: cedola intermedia, leggermente più alta (es. 3,30%);
  • Sesto e settimo anno: cedola più elevata (es. 3,50%-3,60%).

Il vantaggio di questa struttura è evidente: chi mantiene il titolo fino a scadenza potrà beneficiare di cedole crescenti e di un rendimento medio in linea, se non leggermente superiore, a quello dei BTP tradizionali. A ciò si aggiunge un premio fedeltà dello 0,8% sul capitale nominale, erogato una tantum a chi deterrà il titolo fino al 2032.

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Caratteristiche già note e quelle da definire del nuovo BTP Valore

Senza girarci tanto attorno ecco cosa già sappiamo e cosa non sappiamo ancora in relazione alla nuova emissione del BTP Valore.

Sette le caratteristiche già annunciate dal Tesoro:

  • Durata: 7 anni (novità rispetto ai precedenti 4, 5 e 6 anni);
  • Struttura cedolare: step-up su 3 scaglioni (3+2+2 anni);
  • Cedole trimestrali: pagamento ogni tre mesi, utile a garantire flussi regolari;
  • Premio fedeltà: 0,8% del capitale nominale;
  • Emissione alla pari: il prezzo sarà sempre 100;
  • Importo minimo sottoscrivibile: 1.000 euro e multipli;
  • Zero commissioni di collocamento: nessun costo di sottoscrizione aggiuntivo.

Altre tre le caratteristiche in attesa di definizione:

  • Livelli minimi garantiti delle cedole: saranno comunicati venerdì 17 ottobre;
  • Codice ISIN del titolo: necessario per l’acquisto;
  • Eventuali aggiustamenti al rialzo: al termine del collocamento il MEF potrà ritoccare i tassi minimi, se le condizioni di mercato lo richiederanno.

Modalità di acquisto del nuovo BTP Valore

L’acquisto del BTP Valore ottobre 2025 sarà possibile secondo le tre solite modalità:

  • home banking abilitato al trading online, si tratta della soluzione più rapida e diffusa
  • filiale bancaria presso il proprio istituto di fiducia;
  • ufficio postale, per i correntisti BancoPosta con dossier titoli

Al termine dell’emissione, il titolo sarà collocato sul MOT di Borsa Italiana, attraverso Intesa Sanpaolo, Unicredit e Banco BPM come dealers principali, affiancati da MPS e Banca Sella come co-dealers.

La sottoscrizione avverrà sempre alla pari e senza limiti di quantità: ogni risparmiatore avrà la certezza di vedersi assegnata l’intera somma richiesta.

Tassazione e vantaggi fiscali

Come per tutti i titoli di stato italiani, anche il nuovo BTP Valore godrà di un regime fiscale agevolato:

  • tassazione al 12,5% sulle cedole e sul premio fedeltà (contro il 26% della maggior parte dei prodotti finanziari privati ma allo stesso livello dei BOT e dei BTP tradizionali)
  • esenzione dalle imposte di successione;
  • non rilevanza ai fini ISEE fino a 50.000 euro complessivi investiti.

Questi vantaggi rendono il titolo particolarmente competitivo rispetto a obbligazioni bancarie o corporate, soprattutto per i piccoli risparmiatori.

Confronto con le precedenti 4 emissioni di BTP Valore

Dal debutto di giugno 2023 a oggi, il Tesoro ha collocato con successo quattro BTP Valore, raccogliendo complessivamente 64,9 miliardi di euro. A questi va aggiunto il collocamento del BTP Più di febbraio 2025, che da solo ha portato altri 14,9 miliardi.

Ecco uno sguardo alle caratteristiche principali delle emissioni precedenti:

  • Giugno 2023 (4 anni): cedole step-up 3,25% → 4%, premio fedeltà 0,50%, raccolta 18,2 miliardi
  • Ottobre 2023 (5 anni): cedole 4,10% → 4,50%, premio fedeltà 0,50%, raccolta 17,2 miliardi
  • Febbraio/Marzo 2024 (6 anni): cedole 3,25% → 4%, premio fedeltà 0,70%, raccolta record 18,3 miliardi
  • Maggio 2024 (6 anni): cedole 3,35% → 3,90%, premio fedeltà 0,80%, raccolta 11,2 miliardi

Rispetto a queste emissioni, però, il BTP Valore ottobre 2025 presenta alcune differenze e quindi il confronto con il passato lascia un pò il tempo che trova. In particolare:

  • durata più lunga (7 anni), che richiede maggiore impegno ma offre rendimenti finali potenzialmente più alti
  • premio fedeltà stabile allo 0,8%, lo stesso dell’ultima emissione
  • cedola su tre scaglioni (anziché due), che rende il profilo di rendimento più articolato e potenzialmente più interessante

In termini di tassi, è probabile che il nuovo BTP Valore offra rendimenti leggermente inferiori rispetto alle emissioni di ottobre 2023 e febbraio 2024 (quando i tassi di mercato erano più alti), ma più competitivi di quelli di maggio 2024.

Il rendimento che il BTP Valore ottobre 2025 dovrebbe avere

Per capire se il BTP Valore ottobre 2025 potrà davvero attrarre la domanda dei risparmiatori, bisogna valutare il suo rendimento rispetto ad alternative di mercato.

Un BTP tradizionale a 7 anni oggi rende circa il 3,12% lordo. Se il Tesoro offrirà uno step-up medio al 3,30%-3,35%, con punte finali verso il 3,50%-3,60%, il titolo diventerà più appetibile:

  • per chi cerca reddito costante: le cedole trimestrali garantiscono flussi regolari, ideali per chi integra la pensione o desidera un’entrata periodica
  • per chi punta alla sicurezza: il premio fedeltà rafforza il rendimento complessivo
  • per chi confronta con il mercato: rispetto a obbligazioni bancarie con analoga scadenza, il vantaggio fiscale e la sicurezza dell’emittente (lo Stato italiano) rendono il BTP Valore competitivo.

Tirando quindi le somme, per essere competitivo e appetibile agli occhio dei potenziali sottoscrittori, il nuovo BTP Valore in emissione ad ottobre dovrebbe avere un medio che superi di almeno almeno 0,20% quello del BTP tradizionale a 7 anni. Con un rendimento netto attorno al 2,90% annuo, al netto di tasse e premio fedeltà, il BTP Valore ottobre 2025 sarebbe una scelta interessante per i risparmiatori prudenti.

Il vero discrimine sarà quindi il livello delle cedole BTP Valore che il MEF annuncerà il 17 ottobre: se confermeranno un rendimento netto superiore a quello dei BTP tradizionali, l’emissione potrà replicare il successo dei precedenti collocamenti e attrarre ingenti volumi di raccolta confermando la bontà della strategia del Tesoro che oramai da anni punta a rafforzare il legame diretto tra lo Stato e i risparmiatori italiani. Da quando è stato lanciato il primo collocamento di questo titolo retail, infatti, la quota di debito pubblico nelle mani delle famiglie è salita dall’11,8% al 14,3%.

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