Con un rialzo del 26% a quota 31 dollari anticipato da un balzo di oltre 20 punti percentuali nel pre-market, le azioni Intel stanno scuotendo Wall Street e anche i trader italiani. In un primo momento la corsa agli acquisti ha colto di contropiede analisti e investitori che però ci hanno messo davvero poco a fare due più due e quindi a capire cosa stesse succedendo. Dietro al rally delle azioni Intel, infatti, c’è la notizia del maxi investimento condotto dai rivali di Nvidia proprio nel capitale dello stesso colosso dei semiconduttori. Si tratta di una una operazione del valore di 5 miliardi di dollari che dovrebbe aprire la porta ad una futura collaborazione strategica tra due realtà che fino a ieri erano state antagoniste. Una svolta storica che va cambiare le carte in tavola aprendo scenari del tutto inediti in primis proprio per Intel che, con l’ingresso di Nvidia, può ora ambire davvero a competere con AMD nel segmento dei personal computer. E infatti non è caso che mentre sia in atto una corsa a comprare azioni Intel, al contrario gli operatori stiano vendendo azioni AMD (-3,5 per cento a 154 dollari).
Insomma l’investimento di Nvidia in Intel sta generando ripercussioni su tutto il comparto dei semiconduttori.
Ma di cosa si tratta nello specifico? Capirlo significa anche farsi un’idea sulle possibili implicazione e quindi sul potenziale di rialzo che esso potrebbe indurre.
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NVIDIA ha comprato azioni Intel a super-sconto
Investimento di Nvidia in Intel non significa che il colosso dell’intelligenza artificiale abbia messo soldi nel gruppo dei semiconduttori per lo sviluppo qualche progetto, almeno non in modo diretto. In realtà Nvidia ha comprato azioni Intel pagandole 23,28 dollari, a sconto del 6,5% rispetto al prezzo di chiusura dello stesso titolo Intel al termine della seduta di borsa di ieri (24,9 dollari) ma ben oltre i 20,47 dollari per azione che il governo americano ha invece sganciato per rilevare una partecipazione straordinaria del 10% nel capitale di in Intel appena il mese scorso.
Complessivamente l’esborso per il gruppo dell’AI sarà pari a 5 miliardi di dollari. Ecco da dove sbuca questa cifra.
Indirettamente parliamo si di investimento di Nvidia in Intel ma in termini concreti si tratta di un maxi acquisto di titoli. Operazione che, se vogliamo, è ancora più significativa di quello che sarebbe un normale investimento in senso tradizionale perchè va ad aprire strade potenzialmente molto interessanti.
Lato industriale Nvidia fornirà a Intel supporto finanziario e accesso a soluzioni avanzate di AI mentre Intel, per quello che riguarda i data center, costruirà CPU personalizzate Nvidia che verranno poi integrate nelle piattaforme di infrastruttura AI dello stesso colosso di Jensen Huang e per quello che riguarda il segmento computer, si andrà ad occupare dello sviluppo di system-on-chip con incorporati i chiplet GPU RTX della stessa Nvidia.
Praticamente si avrà una sorta di integrazione tra l’intelligenza artificiale e lo stack di calcolo accelerato di Nvidia e le CPU di Intel.
Insomma da un maxi-acquisto di azioni a sconto ad un accordo di ampia portata che, come giustamente hanno evidenziato gli esperti di Wedbush, porterà Intel a recitare un ruolo di primissimo piano nel settore dell’intelligenza artificiale dove fino, ad ieri, era rimasto quasi dietro le quinte.
Ed è proprio con questa prospettiva che i trader (anche italiani) si sono riversati a comprare determinando l’apprezzamento a doppia cifra delle azioni Intel.
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Cosa fare in borsa dopo l’accordo tra Intel e Nvidia
Le azioni Intel, prima dell’annuncio del maxi investimento di Nvidia, non avevano brillato più di tanto a Wall Street. Pur recuperando dai minimi raggiunti nella prima metà di agosto, i prezzi erano comunque rimasti sottopressione. La corsa a comprare in atto oggi cambia radicalmente tutto con Intel che schizza su livelli che non si vedevano da quasi un anno. I numeri attestano il cambio di rotta: +30% nell’ultimo mese, +37% da inizio anno e +43% su base annua.
E’ quindi svolta e di certo dovranno prenderne atto anche molti investitori che, fino a ieri, erano rimasti a dir poco abbottonati sulle azioni Intel. Per effetto dell’accordo con Nvidia e delle prospettive che esso potrebbe aprire, nei prossimi giorni ci potrebbe già essere delle revisioni sulle valutazioni. Per adesso, però, il quadro che emerge dai dati di MarketScreener è a dir poco prudente: rating medio “hold” (ben 37 raccomandazioni mantenere su un totale di 44 attive e soprattutto appena due “buy) e un target price medio a 22,2 euro che, a prescindere dal rally in atto oggi, era stato già superato dai prezzi correnti rivelando una totale assenza di upside potenziale.
Operativamente le strade che si aprono sono le due generali tipiche di queste situazioni: il ricorso a strumenti derivati come i CFD per speculazioni in day trading e l’acquisto di azioni reali se invece l’ottica è di lungo termine. Si tratta di soluzioni che partono proprio da approcci diversi: nel primo caso cavalcare il trend di oggi e quindi reagire rapidamente ad esso mentre nel secondo muoversi in ottica da investimento puntando su un rialzo dei prezzi delle azioni Intel nel lungo termine.
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