dividendi di Eni
Stacco dividendo trimestrale Eni 2026 (www.risparmioggi.it)

Il 22 settembre 2025 è un giorno che gli investitori esposti sul titolo Eni avranno già segnato in rosso sul calendario: per quella data infatti è in programma lo stacco della prima tranche del dividendo Eni 2026 relativo all’esercizio 2025. L’appuntamento con la prima delle quattro parti in cui si articola la remunerazione degli azionisti del Cane a Sei Zampe è il più importante tra i dividendi di settembre 2025. Non solo ma, di fatto, lo stacco del dividendo Eni in programma il prossimo lunedì segna anche il ritorno delle cedole del Ftse Mib dopo un lungo periodo di stop. La stagione dei dividendi 2025, relativi all’esercizio 2024, è infatti archiviata da tempo. Eni, assieme a STM, aprirà in modo ufficiale la stagione dei dividendi 2026. Può farlo solo perchè la sua politica di remunerazione si articola in quattro tranche con la prima che viene staccata dopo la semestrale. Casi più unici che rari quelli dei dividendi trimestrali perlomeno su Borsa Italiana visto che a Wall Street, ad esempio, sono la normalità. Ecco perchè l’appuntamento con la prima tranche di Eni è così atteso da tutti gli investitori.

“Meno” dalle azioni Eni che, nel corso dell’ultimo mese non si sono mosse più di tanto. Complice anche l’andamento incerto delle quotazioni petrolifere, il prezzo delle azioni Eni oggi sotto ai 14,9 euro è più basso di appena lo 0,6% rispetto a un mese fa (da inizio anno invece il titolo ha guadagnato il 10%).

E proprio il valore delle Eni sarà il punto di riferimento per il calcolo del rendimento della cedola trimestrale.

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Focus sul rendimento del dividendo trimestrale di Eni in stacco il 22 settembre prossimo

Sull’ammontare del dividendo Eni 2026, tutto è già noto oramai da tempo. La cedola complessiva sarà infatti pari a 1,05 euro così come a suo tempo già deliberato dall’assemblea degli azionisti di metà maggio. Sempre durante la stessa occasione il management aveva anche specificato la suddivisione delle quattro cedole trimestrali con la prima fissata a 0,26 euro (attenzione perchè a differenza di quanto avvenuto a valere sull’esercizio 2024, il dividendo Eni 2026, per ovvie ragioni, non sarà diviso in cedole uguali visto che l’ultima sarà leggermente più alta: 0,27 euro invece di 0,26 euro).

Lato ammontare, gli azionisti possono ritenersi ampliamente soddisfatti visto che il dividendo Eni 2025, relativo al 2024, fu pari a 1 euro totale ripartito in cedole trimestrali di 0,25 euro ognuna.

Concentrando l’attenzione solo sulla tranche in stacco il 22 settembre prossimo, c’è un aumento di 0,01 euro.

Il vero discrimine per valore la cedola è però sempre il rendimento da dividendo. Parliamo di dividend yield che, in relazione alla prima tranche, sarà pari all’1,75%. Questo assumendo come riferimento le azioni Eni a 14,8 euro. Con lo stesso parametro tutto il rendimento da dividendo di Eni sarebbe pari a 7,1 euro.

Ricordiamo che su tutti i dati indicati (ammontare del dividendo e rendimento) c’è sempre la tassazione dividendi al 26% da considerare.

Cosa deve fare chi ha azioni Eni per avere il dividendo in stacco il 22 settembre prossimo

Data di stacco del dividendo trimestrale Eni il 22 settembre prossimo, record data il 23 settembre successivo e data di pagamento il 24 settembre. Questi i tre step in cui si articolerà la remunerazione degli investitori del Cane a Sei Zampe.

Ma concretamente cosa è necessario fare per avere diritto al dividendo del 22 settembre?

Per essere sicuri di incassare gli 0,26 euro del dividendo trimestrale è fondamentale avere le azioni Eni nel proprio portafoglio prima del 22 settembre. Comprando azioni Eni il giorno stesso dello stacco (lunedì prossimo), non si avrà alcun diritto al dividendo. Calendario alla mano, quindi, l’ultimo giorno utile per acquistare le azioni Eni maturando la cedola sarà venerdì 19 settembre 2025. Sempre venerdì sarà possibile avere l’indicazione definitiva sul rendimento del dividendo trimestrale alla luce del prezzo delle azioni Eni al termine proprio di quella seduta.

Infine la risposta a un dubbio che spesso disorienta gli investitori alle prese con le cedole: una volta comprate le azioni Eni per avere diritto al dividendo, esse possono essere anche vendute a partire dal giorno stesso di stacco (o ovviamente dopo). In fin dei conti è fondamentale che al momento dello stacco della cedola sia effettiva la registrazione come azionista.

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