Le azioni del settore difesa non avevano certamente bisogno di visibilità visto che erano sulla cresta dell’onda già da mesi ma lo scoppio della guerra tra Israele e Iran ha fatto crescere ancora di più il loro appeal. Come sempre avviene quando c’è un nuovo conflitto, per l’industria globale della difesa e delle armi sono nuovi affari. In questa prima fase delle ostilità gli acquisti sulle azioni del comparto sono stati generalizzati nel senso che gli investitori hanno premiato in modo indistinto le big del settore semplicemente per lo scoppio delle ostilità.
E’ molto probabile che a questo primo step ne possa poi seguire un secondo più selettiva in cui a finire nel mirino dei compratori saranno solo quelle azioni della difesa che possono trarre reale beneficio dalla guerra tra Israele e Iran. I precedenti storici (tanti negli ultimi anni) suggeriscono che all’iniziale euforia diffusa su tutto il settore, seguono poi acquisti sulle compagnie effettivamente coinvolte nel conflitto. Saranno proprio queste le azioni da comprare per cavalcare questa nuova guerra.
Indice
3 azioni della difesa pronte a scattare con la guerra Israele Iran
Non tutte le azioni globali del settore difesa ma solo quelle europee beneficeranno del maxi piano di riamo varato dalla Commissione Europea (Re-Arm UE) e dell’aumento delle spese per la difesa dei singoli stati europei.
Seguendo lo stesso ragionamento, a cavalcare la guerra Israele Iran saranno le azioni delle società che più riforniscono lo stato ebraico di armi. Ora Israele si rifornisce di armi e sistemi per la difesa in tutto il mondo occidentale, Italia compresa con Leonardo, tuttavia è soprattutto l’industria americana degli armamenti ad avere grandi commesse con Gerusalemme.
Assumendo questo punto di vista, le tre azioni del settore difesa pronte a scattare con la guerra Israele Iran sono:
- General Dynamics
- Northrop Grumman
- Lockheed Martin Corporation
Tre colossi del comparto uniti dallo stesso minimo comun denominatore: sono sono semplici società del settore difesa ma veri conglomerati dagli armamenti. Tutti americani.
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Azioni General Dynamics
Non è una delle tre più grandi società americane della difesa, tuttavia ha enormi appalti in Israele. General Dynamics è infatti la società produttrice del carro armato Abrams e dei veicoli da combattimento Stryker oltre che un grande fornitore di munizioni da 155 millimetri di cui l’IDF fa largo uso. Da inizio anno le azioni General Dynamics hanno guadagnato il 7% ma anno su anno evidenziano una prestazione negativa del 4%.
E’ uno dei titoli delle difesa Usa che ha brillato di meno e proprio per questo le sue valutazioni sono accessibili in un contesto di prezzi di mercato altissimi. La guerra tra Israele e Iran e gli interessi che GD ha in Medio Oriente potrebbero essere l’assist per la scoperta anche di questo titolo del settore difesa fino ad ora più in ombra rispetto ai più blasonati.
Azioni Northrop Grumman
Conglomerato americano del settore difesa, è attivo nella produzione di armamenti di cielo, di terra e di mare. In particolare la sua divisione aeronautica produce bombardieri strategici subsonici come i B-2 Spirit e i B-21 Raider e bimotori a turboelica come gli E-2D Advanced Hawkeyee. Israele punta al dominio dei cieli di Teheran e nei primi giorni di guerra ha fatto largo uso dell’aviazione. Se lo scontro militare dovesse proseguire, Northrop Grumman sarebbe pronta a rifornire l’aviazione di Gerusalemme con i modelli che abbiamo indicato. Il colosso americano è uno dei più grandi appaltatori dello Stato ebraico anche per quello che riguarda i sistemi di sorveglianza per la difesa aerea e missili teleguidati. In questi primi giorni di guerra Israele sta facendo largo uso del suo Iron Dome per difendersi dalla pioggia di missili di Teheran. L’efficienza del sistema è altissima ma, tra le centinaia di vettori, una minima parte buca la difesa portando morte soprattutto a Tel Aviv. Le forniture per la difesa area della Northrop Grumman sono centrali.
In borsa le azioni Northrop Grumman hanno guadagnato il 7% nell’ultimo mese e il 14% anno su anno. Anche in questo caso c’è chi ha fatto meglio e la guerra tra Israele e Iran diventa quindi un assist per il titolo NOC. Il segnale dei mercati va in questa direzione: nel primo giorno di ostilità la quotata si è apprezzata di oltre 10 dollari mantenendo un forte appeal per tutta la seduta ma soprattutto incamerando volumi ben sopra la media.
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Azioni Lockheed Martin Corporation
Non c’è bisogno di presentare la Lockheed Martin Corporation che, ad oggi, è uno conglomerati della difesa a maggiore market cap al mondo. Soprattutto Lockheed Martin è uno dei più importanti fornitori di Israele. Gli appalti riguardano vari ambiti del settore difesa: ci sono i missili come Javelin e Joint Air-to-Ground Missile (JGM) e poi c’è tutta una batteria di aerei da combattimento dagli F-35 Lightning fino agli F-16 Fighting Falcon e ai F-22 Raptor. Vale il discorso fatto in precedenza: per l’attacco all’Iran Gerusalemme sta impegnando soprattutto missili e aviazione e la Lockheed Martin è ben posizionata su entrambi i fronti.
Una chicca che non centra nulla con la guerra Israele Iran ma che può essere un ulteriore valore aggiunto per le azioni LMT: la società è attiva anche nell’industria spaziale ed è quindi pronta a sfruttare il piano Golden Dome di Trump. Un motivo in più per comprare azioni Lockheed Martin.
Guardando ai corsi di borsa, nell’ultimo mese il rialzo è stato solo dello 0,2%, appena +1% anno su anno. Nel primo giorno di guerra, i prezzi era subito saliti di oltre 13 dollari a 482 dollari.
Quale è l’idea: le azioni General Dynamics, Northrop Grumman e Lockheed Martin Corporation sono da comprare con la guerra Israele Iran non solo perchè hanno commesse enormi con stato ebraico ma anche perchè sono a prezzi accessibili avendo registrato apprezzamenti contenuti nell’ultimo anno.
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