convenienza nuovo BTP Italia
Quanto conviene investire nel BTP Italia maggio 2025 (www.risparmioggi.it)

Già stanno impazzando le analisi su quanto conviene investire nel nuovo BTP Italia in emissione dal 27 maggio 2025. Lusinghiero modo di mettere le mani in avanti ma finchè non viene reso noto l’ammontare della cedola minima garantita si possono fare tutte le allusioni che si vogliono e mettere sul tavolo anche le migliori previsioni perchè comunque tutto resta un pour parler e niente altro. Non converrà per niente dicono i trader più speculativi che, per loro natura non sono interessati a questo genere di prodotti conservativi. Converrà tantissimo ribattono i risparmiatori che badano solo ad evitare che il loro capitale venga mangiato dall’inflazione.

Dove sta la verità? Non nel mezzo ma in quello sarà l’ammontare della cedola minima. In quel momento sarà possibile fare i conti e capire se, alla luce della situazione personale, conviene investirci o meno.

Fino ad allora quindi niente? Assolutamente no perchè comunque è possibile effettuare un’analisi pre-cedola sulla convenienza del prodotto. Le emissioni di BTP Italia mancano da tempo essendo state sostituite dai collocamenti di altri titoli retail. Ci sono alcune particolarità sulla natura stessa dello strumento che già danno un’idea su se e quanto conviene investirci.

L’inflazione dirà se conviene investire nel BTP Italia maggio 2025

Il BTP Italia nasce per salvaguardare il capitale dall’inflazione offrendo qualcosa in più (ossia la cedola definitiva che sarà resa nota al termine della prima fase del collocamento e non potrà essere inferiore alla cedola minima garantita che verrà annunciata giorno 26 maggio).

Se le prospettive di inflazione sono alte, allora la convenienza del BTP Italia sale. Se la prospettive sono basse, la convenienza cala. Questa è la regola-base per stabilire se conviene investirci. Tutto il resto viene dopo.

I precedenti storici, essendo presente la variabile inflazione, vanno presi molto con le molle. In questo caso si va infatti ben oltre alla solita formula per cui la performance passate non sono garanzia di quelle future. Molti investitori hanno in portafoglio il BTP Italia maggio 2022. Questo è stato probabilmente il titolo indicizzato all’inflazione italiana che ha dato più soddisfazione di tutti almeno nei primi anni di vita. Venne emesso con un tasso cedola dell’1,6% in una fase in cui l’inflazione erano molto bassa. Al momento del collocamento tanti gli passarono accanto e proseguirono pensando che avrebbe reso pochissimo con quel tasso. E invece accadde che l’inflazione iniziò una lunga galoppata e la cedola semestrale si gonfiò fino al 7,2% garantendo per il primo anno di vita un rendimento lordo del 9,4%. Negli anni seguenti con la contrazione dell’inflazione anche la cedola è andata a picco. L’ultima in ordine cronologico, risalente a dicembre, è stata di appena l’1,4%. Questo esempio la dice lunga su quanto impatti la dinamica dell’inflazione sulla convenienza del BTP Italia.

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Il BTP Italia maggio 2025 può replicare tutto questo? Alla luce dell’attuale dinamica dell’inflazione, pensare di rivedere i rendimenti che il BTP Italia maggio 2022 ebbe nei suoi primi anni di vita (2022-2023) è un azzardo perlomeno all’inizio. La durata del titolo (scadenza giugno 2032) rende difficile fare previsioni su quale possa essere la dinamica dell’inflazione ad esempio a partire dal terzo anno di vita. Ed è proprio per far leva su tutto questo che entra in gioco l’asso del MEF: il premio fedeltà dell’1% lordo per chi detiene il titolo fino alla scadenza. E’ un pò pochino se viene ipoteticamente diviso in 7 (appena lo 0,14%), tuttavia è la leva attraverso la quale chi deciderà di comprare il titolo al momento dell’emissione sarà tentato di tenerlo anche negli anni successivi ai primi due spaventato dalla possibilità che l’inflazione torni a salire!

I rendimenti dei titoli di stato a più breve termine, BOT ma anche BTP più corti, e quelli dei conti deposito sono da mesi in profondo ribasso a causa del taglio dei tassi BCE. E’ plausibile che proprio gli investitori che fino a un anno fa puntavano su questi asset, possano guardare al nuovo BTP Italia maggio 2025 percependolo come valida alternativa.

@Traderprof

I vantaggi del BTP Italia maggio 2025

Il primo vantaggio del BTP Italia maggio 2025 è il timing dell’emissione: i tassi BCE sono in ribasso da mesi e lo stesso dicasi per l’inflazione. Tuttavia l’irruzione sulla scena di Trump e la guerra commerciale globale potrebbero far schizzare i prezzi nel giro di un paio di anni. Non è detto che ciò avvenga ma se dovesse avvenire l’inflazione tornerebbe a galoppare e ciò, in base a quanto abbiamo detto nel precedente paragrafo, renderebbe molto conveniente aver investito nel nuovo BTP Italia.

Ci sono poi altri vantaggi più generali:

  • il pagamento ogni sei mesi delle cedole rivalutate all’inflazione (ma altri titoli retail come BTP Più fanno meglio con stacchi ogni 3 mesi)
  • il rischio di credito basso: BTP Italia è garantito dallo Stato italiano, quindi il rischio di default è relativamente basso (ma non nullo).
  • la tassazione agevolata del 12,5% invece del 26% presente sulle obbligazioni corporate o sugli altri strumenti finanziari
  • il taglio minimo di sottoscrizione di 1.000 euro.

Non sono vantaggi di poco conto perchè rendono il BTP Italia più competitivo rispetto ad altri strumenti finanziari che magari rendono di più ma che poi, passando al netto e subendo un taglio del 26%, finiscono con il rendere meno del BTP Italia al netto del 12,5%.

🧠 QUANDO CONVIENE INVESTIRE IN BTP ITALIA

  • Ti preoccupa l’inflazione e vuoi proteggere il capitale nel medio-lungo periodo.

  • Hai un profilo prudente e cerchi uno strumento a basso rischio rispetto alle azioni.

  • Intendi tenerlo fino a scadenza per ottenere il bonus fedeltà.

  • Non ti aspetti che l’inflazione tra 2,3 anni sia bassa (o lo consideri improbabile).

I rischi del BTP Italia maggio 2025

Ovviamente non ci sono solo vantaggi nel nuovo BTP Italia ma anche rischi tra cui:

  • rendimento reale basso in deflazione o inflazione bassa: se l’inflazione dovesse restare bassa per tutti e sette anni di vita del titolo allora le cedole saranno poco interessanti.
  • rischio di tasso d’interesse: vendendo prima della scadenza sul secondario, il prezzo può essere penalizzato da rialzi dei tassi (soprattutto per i BTP con durata più lunga)
  • rischio durata: 7 anni è la vita preferita dalle famiglie italiane, tuttavia non è propriamente una durata breve e ci potrebbe essere l’esigenza di rientrare prima del capitale investito.

Quanto investire nel nuovo BTP Italia?

Tutto quello che abbiamo detto nei precedenti paragrafi lo possiamo sintetizzare in questo piccolo grafico di immediata comprensione.

Sei un investitore prudente?Preoccupato per l’inflazione?Vuoi tenere il titolo fino a scadenza?
✅ Sì✅ Sì✅ Sì

Allora il BTP Italia maggio 2025 può essere una scelta sensata nel tuo portafoglio.

Ma quanto investirci?

Il BTP Italia copre dall’inflazione grazie alla rivalutazione del capitale, tuttavia se nel portafoglio sono già presenti ETF legati proprio all’inflazione, sarebbe un inutile doppione andare ad inserire anche BTP Italia in modo significativo. In tal caso la quota sul totale del portafoglio potrebbe essere al massimo simbolica. Anche se sono già presenti altri BTP Italia, inserire il giugno 2032 potrebbe essere superfluo.

Se nel portafoglio non ci sono ne precedenti emissioni di BTP Italia e ne tantomeno ETF legati all’inflazione, allora vale la pena riservare una quota sempre marginali al nuovo titolo.

Ecco una guida indicativa su quanto investire in titoli di stato a basso rischio a seconda del proprio profilo di investitore. La quotata specifica del BTP Italia maggio 2025 è da ritagliare sulla percentuale complessiva.

Profilo investitorePercentuale suggerita in BTP Italia
Conservativo40–60% del portafoglio totale
Bilanciato20–35%
Dinamico / Aggressivo0–15%

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Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo e non si può considerare in alcun modo un’indicazione operativa. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità sull’utilizzo delle informazioni riportate.