A maggio ci sarà la prima remunerazione per gli investitori che hanno acquistato il BTP Più febbraio 2033. Il titolo identificato dall’ISIN IT0005634800 prevede il pagamento di 4 cedole annuali con frequenza trimestrale. La prima è calendarizzata per il 25 maggio prossimo. Si tratta di un giorno che cade di domenica e quindi entreranno in ballo i soliti tecnicismi previsti nei casi in cui lo stacco cade in un giorno festivo.
La sostanza però sarà sempre la stessa a partire dal rendimento del cedola. Proprio di questo aspetto ci occuperemo in questo articolo.
Prima cedola BTP Più in stacco il 25 maggio 2025: il funzionamento
Mentre degli altri titoli retail come il BTP Italia e il BTP Valore esistono oramai tutta una lunga serie di rappresentanti sul mercato secondario di Borsa Italiana, il BTP Più febbraio 2033 è il capostipite di questa nuova famiglia di titoli indirizzati ai piccoli risparmiatori. Lo stacco il agenda il 25 maggio 2025 sarà quindi una prima sotto tutti i punti di vista. Proprio per evitare di avere dei fraintendimenti con gli altri BTP retail, è bene fare un recap sul funzionamento della cedola stessa.
Chi ha comprato il BTP Più al momento dell’emissione oramai saprà a memoria che la particolarità di questo titolo è quella di avere il rimborso del capitale nominale dopo 4 anni (quindi a metà vita) a prescindere dall’andamento sul secondario. Per esercitare questo diritto e quindi rinunciare ai 4 anni successivi (con cedola maggiorata) è necessario dare comunicazione alla banca presso la quale si detiene il conto titoli.
Per incassare la prima cedola del BTP Più in stacco il 25 maggio non servirà fare niente di tutto questo perchè tutto sarà automatico. La cedola, infatti, verrà accreditata sul proprio conto.
L’ammontare è arcinoto: il titolo per i primi 4 anni di durata paga una cedola annuale del 2,85% lordo. Di conseguenza la trimestrale sarà dello 0,7125% sempre lordo. Questo è il valore di riferimento in vista dello stacco del 25 maggio prossimo. Al netto del 12,5% di tassazione si scende allo 0,623%.
Attenzione a non sbagliarsi con la cedola minima del 2,8% che venne fissata dal MEF prima dell’avvio del collocamento per poi essere rivista nella versione definitiva con un rialzo dello 0,05%.
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Quanto renderà la prima cedola del BTP Più febbraio 2033
Con l’ammontare netto preciso della cedola di maggio del BTP Più, diventa molto semplice calcolare il rendimento lordo e quindi netto. Il taglio minimi con cui il titolo poteva essere comprato è di 1000 euro. Di conseguenza un investimento di questo importo il 25 maggio porterà ad un guadagno di 6,23 euro nette (7,12 euro lorde).
Questi importi possono sembrare davvero bassi ma tanto per iniziare si tratta di cedole trimestrali e in secondo luogo non c’è praticamente nessuno ad aver messo solo 1000 euro sul BTP Più al momento del collocamento. Di solito infatti l’ammontare dell’investito oscilla tra i 15.000 e i 20.000 euro. Considerando il primo ammontare, la cedola in stacco il 25 maggio garantisce un ritorno di 93,45 euro nette mentre considerando il secondo il rendimento sarà di 124,6 euro. Questi sono importi al netto visto che la tassazione è stata già inglobata. Particolare non di poco conto è il fatto che non vengono applicate altre ritenute fiscali comprese ad esempio le imposte di riscossione.
Insomma sia pure senza faville, arriva il primo gruzzoletto per chi ha comprato il BTP Più. Il titolo, a differenza degli altri retail, non ha premi fedeltà extra e quindi non c’è niente altro da conteggiare per calcolare quanto rende.
Le ipotesi fatte valgono per chi lo ha comprato al momento dell’emissione. Altre variabili entrano in gioco se l’acquisto è stato effettuato successivamente sul MOT ai prezzi correnti.
Per completezza il rendimento lordo a scadenza del BTP Più febbraio 2033 è ora pari al 3,28% sulla base di un prezzo leggermente sopra 100.
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Le date delle altre cedole del primo BTP Più
Dopo la cedola del 25 maggio prossimo, il BTP Più tornerà a staccare la sua remunerazione trimestrale il prossimo 25 agosto. Successivamente terzo stacco il 25 novembre e quarto stacco il 25 febbraio. Con quest’ultimo l’intera cedola annuale del 2,85% lordo è da considerarsi corrisposta per un ritorno di 28,5 euro lordi sui 1000 euro investiti e 570 lordi su un investimento di 20.000 euro.
Le date di stacco della cedola saranno le stesse per gli anni a seguire, anche nella seconda fase (in quel momento la cedola annuale sarà però del 3,7%).
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