Una nuova emissione obbligazionaria targata Goldman Sachs è disponibile sul MOT di Borsa Italiana. Come avvenuto con alcune precedenti emissioni della banca d’affari Usa, anche in questo caso si tratta di obbligazioni callable a tasso fisso crescente che, in caso di rimborso alla scadenza naturale, staccheranno una cedola cumulata a doppia cifra oltre al capitale nominale.

L’ammontare della cedola che verrebbe staccata se l’emittente dovesse lasciar fare al bond il suo corso naturale non esercitando le call previste ogni anno, è impressionante: 66%! Le possibilità reali che si possa davvero arrivare ad una simile cedola sono invece molto ma molto basse anche perchè stiamo parlando di obbligazioni di durata ultra-decennale con opzioni call a partire dal primo anno fino ad arrivare al decimo.

Nonostante questo limite fisiologico, le nuove obbligazioni Goldman Sachs sono comunque decisamente remunerative visto che anche in caso di rimborso anticipato è previsto ovviamente il ritorno del capitale nominale investito a cui si aggiungono cedole crescenti che partono dal 5,1% in caso di esercizio della call dopo il primo anno e vanno a salire progressivamente.

Essendo il taglio minimo di sottoscrizione delle nuove obbligazioni callable di Goldman Sachs molto basso, 1.000 euro per acquistarle sul mercato secondario di Borsa Italiana, è inevitabile che l’ipotesi di una cedola cumulativa finale del 66% ma anche il semplice ammontare delle cedole riconosciute, anno dopo anno, in caso di esercizio della call, non possano che suscitare un forte interesse da parte degli investitori retail.

Il suggerimento che sempre diamo agli amici lettori è quello di andarci molto con i piedi di piombo anche perchè si tratta di emissioni con non pochi rischi a partire dal rischio credito dell’emittente che così si può sinterizzare: se Goldman Sachs non dovesse essere capace di adempiere agli obbligo connessi con le obbligazioni stesse, gli investitori potrebbero perdere in parte o del tutto il capitale che hanno investito in questo bond.

Nuove obbligazioni callable Goldman Sachs tasso fisso crescente: i dettagli

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Cedole crescenti per le nuove obbligazioni callable Goldman Sachs tasso fisso in quotazione sul MOT (ISIN XS2552848785)

Prima di analizzare quale è il meccanismo di funzionamento delle nuove obbligazioni callable di Goldman Sachs in base al quale, in caso di rimborso a scadenza, si può arrivare ad una cedola cumulata del 66%, è meglio mettere a fuoco le caratteristiche basilari del bond.

Tanto per iniziare la data di scadenza che è il 22 settembre 2034. La durata è quindi di 11 anni con ben 10 finestre per l’esercizio dell’opzione call (una per ogni anno).

A partire dal primo anno e fino ad arrivare al decimo, infatti, l’emittente può rimborsare anticipatamente le obbligazioni al 100% del valore nominale con la maggiorazione di cedole fisse crescenti che vanno dal 5,1% al 7% annuo che maturano a partire dall’emissione. Tali cedole vengono corrisposte in una sola soluzione al rimborso delle obbligazioni che è a discrezione dell’emittente oppure, cumulativamente, a scadenza naturale se non dovese essere esercitata nessuna delle 10 opzioni call previste.

L’ammontare delle cedole fisse lorde è il seguente:

  • Anno 1, 2: 5,1%
  • Anno 3: 5,4%
  • Anno 4: 5,6%
  • Anno 5: 5,8%
  • Anno 6: 6%
  • Anno 7: 6,2%
  • Anno 8: 6,4%
  • Anno 9: 6,6%
  • Anno 10: 6,8%
  • Anno 11: 7%

Taglio minimo di acquisto delle nuove obbligazioni callable è di 1.000 euro mentre il codice ISIN di riferimento è XS2552848785.

Come fa la cedola delle obbligazioni Goldman Sachs ad arrivare al 66%

Le obbligazioni callable Goldman Sachs staccheranno una cedola pari al 66% solo se arrivano a scadenza naturale. Quel 66% altro non è che la somma delle cedole crescenti riportate in elenco.

Lo scenario più probabile è ovviamente l’esercizio della call che l’emittente può effettuare ad ogni finestra annua a sua insindacabile volontà. Giusto per essere chiari la prima data utile è il 22 settembre 2024 e poi a seguire stessa data di ogni anno successivo.

Nel caso di esercizio della call e quindi se ci dovesse essere un rimborso anticipato in una qualsiasi delle 10 finestre, la durata delle obbligazioni sarebbe più bassa di quella naturale (11 anni) e quindi ci sarebbe una conseguente flessione dei proventi complessivi dell’investimento.

Goldman Sachs è un’emittente affidabile come si può dedurre dai rating assegnati alla banca:

  • A2 per Moody’s
  • BBB+ per S&P
  • A Fitch

Le obbligazioni callable, però, dietro la possibilità di avere una cedola fino al 66% sono prodotti complessi oggettivamente adatti solo agli investitori con una mentalità speculativa.

Giusto per dirne una, il rendimento del bond è legato al prezzo di acquisto e al prezzo di vendita dello stesso sul mercato ed è condizionato da una pluralità di fattori compreso il livello di liquidità.

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